I bassorilievi in gesso in mostra a Milano e New York
L’ultimo capolavoro di Canova
Gallerie d'Italia, Milano
L. Sanfelice
03/10/2013
Milano - Tra gli ultimi desideri di Antonio Canova ci fu quello di celebrare la potenza della fede attraverso la costruzione di un Tempio sulle colline della propria città natale, Possagno. Ciò che lo scultore immaginava era un edificio imponente ispirato al Partenone e al Pantheon.
I lavori furono avviati nel 1819, lui li seguì finchè ebbe vita e impiegò le ultime energie nella modellazione di una serie di metope che raffigurassero episodi dell’Antico e del Nuovo Testamento. Arrivò a realizzarne sette in gesso e, prima di morire, spedì i modelli all’Accademia di Venezia perchè venissero tradotti in marmo.
Uno dei bassorilievi è andato perduto, i sei superstiti, riportati al loro splendore attraverso un accurato restauro, sono protagonisti, insieme ad una serie di disegni preparatori, della mostra “Canova. L’ultimo capolavoro. Le metope del Tempio”, da oggi visitabile nelle Gallerie d’Italia in piazza della Scala a Milano, dove rimarranno fino al 6 gennaio. Il loro viaggio proseguirà poi alla volta del Metropolitan Museum of Art di New York.
I lavori furono avviati nel 1819, lui li seguì finchè ebbe vita e impiegò le ultime energie nella modellazione di una serie di metope che raffigurassero episodi dell’Antico e del Nuovo Testamento. Arrivò a realizzarne sette in gesso e, prima di morire, spedì i modelli all’Accademia di Venezia perchè venissero tradotti in marmo.
Uno dei bassorilievi è andato perduto, i sei superstiti, riportati al loro splendore attraverso un accurato restauro, sono protagonisti, insieme ad una serie di disegni preparatori, della mostra “Canova. L’ultimo capolavoro. Le metope del Tempio”, da oggi visitabile nelle Gallerie d’Italia in piazza della Scala a Milano, dove rimarranno fino al 6 gennaio. Il loro viaggio proseguirà poi alla volta del Metropolitan Museum of Art di New York.
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