A Roma, il nuovo allestimento del museo progettato da Zaha Hadid
Re-Evolution: così il MAXXI diventa The Place to Be
Ph. Roberto Ventre |
MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma
Francesca Grego
02/05/2017
Roma - C’è aria di rinnovamento al MAXXI: dal 5 maggio il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo triplica gli spazi dedicati alla collezione permanente e si arricchisce di grandi installazioni, mentre inaugura una serie di iniziative all’insegna dell’accessibilità digitale del proprio patrimonio.
Si intitola The Place to Be il nuovo allestimento curato da Margherita Guccione e Bartolomeo Pietromarchi: un percorso che si sviluppa dall’opera dei grandi maestri degli anni Sessanta alle ultime generazioni di artisti. Sulla scorta della permeabilità tra interno ed esterno, alla base del progetto di Zaha Hadid, l’arte accoglierà i visitatori già in piazza Alighiero Boetti, con due installazioni monumentali e liriche ad un tempo: Anima, di Mircea Cantor, e Mareo Merz, di Elisabetta Benassi, accompagnate dall’immaginario fantastico di Ugo Rondinone in Winter Moon.
“Il MAXXI ha una grande collezione in magazzino, di cui finora abbiamo visto esposto solo il 30%”, ha spiegato Pietromarchi, direttore della sezione Arte. Via libera dunque a nuove opere di artisti cari al museo, come William Kentridge, Sol Lewitt, Anselm Kiefer, insieme agli storici Mario Merz e Boetti, con alcuni importanti ritorni, come E così sia, l’enorme svastica composta da Bruna Esposito con milioni di semi a mo’ di mandala.
Mentre la Galleria 1, al piano terra, ospiterà le collezioni di arte, fotografia e architettura, nella Galleria 2 del primo piano sarà possibile approfondire la conoscenza della scena contemporanea e dei suoi protagonisti a partire da focus dedicati.
Saranno inoltre esposti i progetti per le stazioni della metropolitana di Napoli, la più grande opera di arte pubblica mai realizzata in Italia da architetti del calibro di Dominique Perrault, Alvaro Siza, Gae Aulenti, Edouardo Souto de Mura e Atelier Mendini, insieme alle proposte per il concorso del ponte sullo Stretto di Messina. E ancora per gli appassionati di architettura una preziosa serie di modellini d’autore, visibili dal vivo o in versione digitale 3D, grazie al progetto Virtual MAXXI.
Sono proprio le nuove tecnologie l’ulteriore fiore all’occhiello di Re-Evolution: dall’inedita videogallery Artapes, che propone proiezioni giornaliere su autori, opere sperimentali, focus storici e tematici, ai nuovi spazi per la consultazione dell’Archivio degli Incontri Internazionali d’Arte, cuore del patrimonio documentario del museo.
E mentre prosegue Nature Forever, la mostra dedicata a un pioniere della New Media Art come Piero Gilardi, si attende per il 23 giugno il grande evento Zaha Hadid e l’Italia, in collaborazione con la Serpentine Gallery di Londra, dedicato all’architetto di origine irachena e indimenticata progettista del MAXXI che ha cambiato il volto di numerosi luoghi della Penisola.
L’ingresso a The Place to Be è gratuito per tutti dal martedì al venerdì e ogni prima domenica del mese.
Si intitola The Place to Be il nuovo allestimento curato da Margherita Guccione e Bartolomeo Pietromarchi: un percorso che si sviluppa dall’opera dei grandi maestri degli anni Sessanta alle ultime generazioni di artisti. Sulla scorta della permeabilità tra interno ed esterno, alla base del progetto di Zaha Hadid, l’arte accoglierà i visitatori già in piazza Alighiero Boetti, con due installazioni monumentali e liriche ad un tempo: Anima, di Mircea Cantor, e Mareo Merz, di Elisabetta Benassi, accompagnate dall’immaginario fantastico di Ugo Rondinone in Winter Moon.
“Il MAXXI ha una grande collezione in magazzino, di cui finora abbiamo visto esposto solo il 30%”, ha spiegato Pietromarchi, direttore della sezione Arte. Via libera dunque a nuove opere di artisti cari al museo, come William Kentridge, Sol Lewitt, Anselm Kiefer, insieme agli storici Mario Merz e Boetti, con alcuni importanti ritorni, come E così sia, l’enorme svastica composta da Bruna Esposito con milioni di semi a mo’ di mandala.
Mentre la Galleria 1, al piano terra, ospiterà le collezioni di arte, fotografia e architettura, nella Galleria 2 del primo piano sarà possibile approfondire la conoscenza della scena contemporanea e dei suoi protagonisti a partire da focus dedicati.
Saranno inoltre esposti i progetti per le stazioni della metropolitana di Napoli, la più grande opera di arte pubblica mai realizzata in Italia da architetti del calibro di Dominique Perrault, Alvaro Siza, Gae Aulenti, Edouardo Souto de Mura e Atelier Mendini, insieme alle proposte per il concorso del ponte sullo Stretto di Messina. E ancora per gli appassionati di architettura una preziosa serie di modellini d’autore, visibili dal vivo o in versione digitale 3D, grazie al progetto Virtual MAXXI.
Sono proprio le nuove tecnologie l’ulteriore fiore all’occhiello di Re-Evolution: dall’inedita videogallery Artapes, che propone proiezioni giornaliere su autori, opere sperimentali, focus storici e tematici, ai nuovi spazi per la consultazione dell’Archivio degli Incontri Internazionali d’Arte, cuore del patrimonio documentario del museo.
E mentre prosegue Nature Forever, la mostra dedicata a un pioniere della New Media Art come Piero Gilardi, si attende per il 23 giugno il grande evento Zaha Hadid e l’Italia, in collaborazione con la Serpentine Gallery di Londra, dedicato all’architetto di origine irachena e indimenticata progettista del MAXXI che ha cambiato il volto di numerosi luoghi della Penisola.
L’ingresso a The Place to Be è gratuito per tutti dal martedì al venerdì e ogni prima domenica del mese.
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