Paolo Ventura. Senigallia

© Paolo Ventura

 

Dal 22 Giugno 2023 al 31 Ottobre 2023

Senigallia | Ancona

Luogo: Palazzo del Duca

Indirizzo: Piazza del Duca 1

Orari: da mercoledì a domenica dalle 18 alle 24

Costo del biglietto: intero €. 8,00 – cittadini di età superiore ai 25 anni; ingresso agevolato €. 4,00 – cittadini dell’Unione europea di età compresa tra i 18 e i 25 anni e ai docenti delle scuole statali con incarico a tempo indeterminato; ingresso ridotto €. 6,00 – soci FAI, Touring, Coop Alleanza 3.0, Archeoclub d’Italia, Pro Loco, CNA, AVIS Senigallia, Associazione Albanostra - Cassa Mutua G. Leopardi, e possessori del biglietto di ingresso alla Rocca Rover esca o al Museo Archeologico Statale di Arcevia

Telefono per informazioni: 366 – 679.79.42

E-Mail info: circuitomuseale@comune.senigallia.an.it

Sito ufficiale: http://www.comune.senigallia.an.it


Dal 22 giugno fino al 31 ottobre Senigallia Città della Fotografia presenta una mostra di Paolo Ventura, un progetto site specific realizzato dall’artista proprio ispirandosi alla città marchigiana, da cui prende il titolo, e qui esposto per la prima volta. Circa trenta opere per scoprire la poetica di Ventura, fotografo ed artista che da oltre vent’anni analizza e studia i paesaggi urbani su cui costruisce le sue originali immagini oniriche e senza tempo.
 
I lavori sulle città e i loro landscape sono uno dei filoni a cui si rivolge la ricerca e la poetica di Paolo Ventura, paesaggi non riconoscibili se non a volte per sparuti dettagli, architetture e palazzi che vengono isolati dal contesto e che servono come sfondo per le sue ricostruzioni immaginifiche, ricreando quelli che potrebbero essere ideali vedute italiane, prive di caratterizzazione eppure sempre familiari e che si potrebbero ritrovare in qualsiasi città. Non è la realtà che già esiste ad interessare l’artista, ma le infinite possibilità di poter creare e raccontare quello che non esiste.
 
Anche in passato la ricerca di Ventura si è concentrata su singole città, come nella serie dedicata a Milano iniziata nel 2021 e tutt’ora in corso, ed è in questo filone che si inserisce questo nuovo lavoro ambientato a Senigallia. Lo sguardo dell’artista si è concentrato su scenari meno turistici ma non per questo meno affascinanti della città: ad assumere interesse per lui non è la canonica bellezza dei luoghi che uniforma le vedute cittadine, ma piuttosto le sue contraddizioni come il sovrapporsi di stili ed epoche che spesso producono uno iato architettonico. Troviamo così palazzi degli anni ’60 che si mescolano con altri degli anni ’70, hotel del lungomare giustapposti a case di pescatori, di casellanti e a pollai. L’occhio si sofferma sulle stratificazioni del paesaggio senza nessuna volontà di denuncia, ma anzi con la voglia di conoscere meglio il contesto per poterlo usare e modificare e dare vita così a nuovi luoghi che acquistano un ulteriore valore e visione, quasi metafisici e fuori dal tempo.
 
Il modus operandi di Paolo Ventura parte dalla fotografia su cui poi interviene con pittura ad acrilico, lavorando per sottrazione: dal dato reale registrato dallo scatto fotografico crea una scenografia sì artificiale ma allo stesso tempo affascinante e atemporale.

Paolo Ventura è cresciuto a Milano, trascorrendo le sue estati sulle colline della Toscana orientale.Suo padre, Piero, è stato un illustratore di libri per bambini negli anni Settanta e Ottanta.Alla fine degli anni Ottanta, Ventura frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera.All’inizio degli anni Novanta, inizia a lavorare cone fotografo di moda. Nel giro di pochi anni, collabora già per riviste acclamate, tra cui “Elle”, “Marie Claire”, “Amica”, “Vogue”. Verso la fine degli anni Novanta, dopo circa dieci anni, Ventura gradualmente abbandona questo settore e si trasferisce a New York per seguire un percorso artistico personale.Nel suo studio di Brooklyn inizia a comporre e a fotografare diorami in miniatura sul tema della Seconda Guerra mondiale in Italia, rifacendosi ai ricordi eai racconti della nonna. Nel 2006 Contrasto pubblica War Souvenir, una raccolta di queste sue opere, con una prefazione di Francine Prose. Al volume fanno seguito numerose mostre in tutto il mondo.La BBC inserisce le opere di Ventura nel documentario della fotografia intitolato The Genius of Photography (2007).Tre anni dopo Ventura inizia il suo secondo grande progetto, Winter Stories (2009), poi pubblicato in un volume da Aperture con una prefazione di Eugenia Perry.Nello stesso periodo inizia a collaborare con diverse gallerie newyorkesi ed europee, tiene numerose mostre e le sue opere vengono acquistate da musei ed enti fotografici di tutto il mondo.Nel 2010 la Library of Congress degli Stati Uniti acquisisce una collezione di 142 Polaroid facente parte della serie War Souvenir.Negli anni successivi lavora ad altri progetti, tra cui The Automaton, edito da Dewi Lewis nel 2012, e Behindthe Walls, pubblicato da Danilo Montanari Editore nel 2011.
Nel 2010 rientra in Italia e si trasferisce ad Anghiari, una piccola cittadina in Toscana. Qui, in uno studio ricavato da un vecchio fienile di campagna, si dedica a un nuovo progetto a cui dà iltitolo Short Stories, dove utilizza la sua famiglia come soggetto fotografico.Nel 2016 Aperture pubblica queste foto in un volume intitolato appunto Short Stories. Nel 2012 il Museo di Arte Contemporanea di Roma (MACRO) inaugura una personale di Ventura da titolo Lo Zuavo Scomparso, a cui fa seguito un volume omonimo edito da Punctum.La regista canadese Helen Doyle inserisce le opere di Ventura nel film Dans un océan d’images del 2013. Nello stesso anno la televisione svizzera dedica un documentario al lavoro di Ventura, trasmesso dall’emittente di servizio pubblico nazionale.Nel 2015, il regista e documentarista olandese Erik van Empel gira un lungometraggio su Ventura intitolato Paolo Ventura: The Vanishing Man, che si aggiudica il Prix Italia nel 2016quale miglior film nella categoria “TV Performing Arts”.Nello stesso anno, Ventura inizia la sua prima collaborazione con il mondo del teatro e realizza. Le scene per il musical Carousel di Rodgers e Hammerstein per la Lyric Opera di Chicago con la regiadi Rob Ashford.
Nel 2018 prosegue la sua avventura nel teatro, collaborando con il regista Gabriele Lavia, e realizza le scene e i costumi per Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, andato in scena al Teatro Regio di Torino, e l’anno successivo per Cavalleria Rusticana.Nel 2018 la Fondazione Giorgio Armani di Milano (Armani/Silos) dedica a Paolo Ventura un’importante mostra personale.Nell’autunno del 2020 Camera, il Centro italiano per la Fotografia di Torino, inaugura al pubblico una retrospettiva degli ultimi quindici anni di produzione artistica di Ventura.Nel 2021 esce per Johan&Levi la sua autobiografia narrata da Laura Leonelli dal titolo “Autobiografia di un impostore”.Negli ultimi anni Ventura si è anche dedicato alla produzione di libri per bambini,pubblicando tre libri con Topipittori.

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