“Si colleziona sempre il proprio io”, scriverva Jean Baudrillard, e una collezione è perciò, anche la storia personale di chi la crea poco per volta.
In occasione del decennale dalla scomparsa della studiosa, gallerista e collezionista appassionata, Claudia Gian Ferrari, il MAXXI le rende omaggio con un focus nella sala a lei dedicata.Il lascito di Claudia Gian Ferrari al Museo rivela alcune costanti nelle dinamiche e nelle scelte della sua collezione costituita tramite il rapporto incessante con artisti, collezionisti, galleristi e connaisseur, con quel sistema dell’arte contemporanea che dagli anni Novanta si è sviluppato in Italia.
La sua casa di Roma, che si affaccia sulla Basilica di Santa Maria Maggiore, era piena di opere, oggetti, sculture e video, molti dei quali esposti in questa occasione, che raccontano, oltre alla sua passione e al suo impegno, un frammento della nostra storia dell’arte. Con l’intenzione di promuovere e diffondere l’arte da lei più amata per renderla accessibile a un pubblico vasto, la Gian Ferrari si è impegnata negli ultimi anni della sua vita, in importanti donazioni tese ad arricchire il patrimonio di diverse collezioni pubbliche, tra cui, quella destinata al MAXXI nel 2010 e costituita da 58 delle opere d’arte contemporanea della sua collezione nella casa romana. Un gesto di grande generosità e fiducia verso un’istituzione che allora muoveva i primi passi.