Mostra Paolo Di Paolo. Mondo perduto a Roma. Le informazioni sulla mostra Paolo Di Paolo. Mondo perduto, i curatori, gli orari di ingresso, il costo dei biglietti, i numeri per prenotare, il comunicato stampa sulla mostra Paolo Di Paolo. Mondo perduto del museo MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma.

Paolo Di Paolo, Anna Magnani nella sua villa a San Felice Circeo (Roma), 1955

Archivio Paolo Di Paolo

Paolo Di Paolo, Anna Magnani nella sua villa a San Felice Circeo (Roma), 1955

Mappa

Scheda Mostra

Paolo Di Paolo. Mondo perduto

Paolo Di Paolo


  • Luogo: MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo
  • Curatori: Giovanna Calvenzi
  • Enti promotori:
    • MiBAC
    • Enel
    • Regione Lazio
  • Città: Roma
  • Provincia: Roma
  • Data inizio: 17 Aprile 2019
  • Data fine: 01 Settembre 2019
  • Costo del biglietto: intero € 12, ridotto € 9. Gratuito minori di 14 anni; disabili che necessitano di accompagnatore; accompagnatore del disabile; dipendenti MiBAC; accompagnatori e guide turistiche dell’Unione Europea, munite di licenza (rif. circolare n.20/2016 DG-Musei); 1 insegnante ogni 10 studenti; membri ICOM; soci AMACI; giornalisti accreditati; possessori della membership card del MAXXI; studenti universitari di Arte e Architettura dal martedì al venerdì*; il giorno del tuo compleanno
  • Telefono per informazioni: +39 06 3201954
  • E-Mail info
  • Sito ufficiale

Comunicato Stampa:


PAOLO DI PAOLO. Mondo perduto, a cura di Giovanna Calvenzi, main sponsor Gucci, è una nuova tappa della linea di ricerca sulla fotografia fortemente sostenuta da Giovanna Melandri, Presidente della Fondazione MAXXI. In mostra oltre 250 immagini, molte delle quali inedite, parte dell’immenso archivio (250mila negativi, provini, stampe e diapositive) ritrovato per caso da sua figlia Silvia in cantina, una ventina d’anni fa. Paolo Di Paolo, infatti, poco dopo la chiusura de Il Mondo nel 1966, non sentendosi più “in sintonia con i tempi, con la società che si stava formando”, abbandona la macchina fotografica e, poco più che quarantenne, torna ai suoi studi filosofici e al settore editoriale. Di Paolo volta pagina e il suo meraviglioso, inestimabile archivio finisce in cantina, dimenticato. Grazie alla scoperta di sua figlia e all’interesse di Alessandro Michele, Direttore Creativo di Gucci e di Bartolomeo Pietromarchi, Direttore del  MAXXI Arte, sono stati realizzati il libro Paolo Di Paolo. Mondo Perduto, Fotografie 1954-1968  (Marsilio 2018) presentato al MAXXI lo scorso dicembre e la mostra, a grande richiesta prorogata fino al 1° settembre 2019.
 
Paolo Di Paolo è nato nel 1925 a Larino, in Molise. Nel 1954 inizia a collaborare con il settimanale Il Mondo, fondato e diretto da Mario Pannunzio, del quale Di Paolo diventerà uno dei principali collaboratori, con il maggior numero di foto pubblicate (573 immagini). Tra il 1954 e il 1956 allarga le collaborazioni alla Settimana Incom Illustrata e lavora stabil­mente per il settimanale Tempo, diretto da Arturo Tofanelli, per il quale realizza numerosi servizi e inchieste in giro per il mondo. Grazie ai rapporti di amicizia stabiliti negli ambienti del cinema e del mondo artistico, realizza foto private ed esclusive ai più grandi intellettuali, attori e registi dell’e­poca. Affronta importanti inchieste sociologiche, come ”La lunga strada di sabbia”, del 1959, sulle abitudini degli italiani in vacanza, firmata con Pier Paolo Pasolini. Instaura con Pasolini un rapporto di fiducia, lo segue durante le riprese di Il Vangelo secondo Matteo e Mamma Roma e realizza inoltre immagini private in casa, con la madre, al Monte dei Cocci a Roma e in raccoglimento sulla tomba di Antonio Gramsci nel Cimitero Acattolico di Roma.  Ha concluso la sua attività di fotografo collaborando assiduamente con la famosa giornalista Irene Brin, creando con lei un “tandem” specializzato in reportage esclusivi sull’alta società inter­nazionale. Nel 1966, a seguito della chiusura de Il Mondo, decide di abbandonare la professione di fotografo, ritornando ai suoi studi filosofici e di ricerca storica. Il suo archivio, perfettamente con­servato, sarà riportato alla luce da sua figlia Silvia all’inizio degli anni Duemila.

Venerdì 24 maggio alle ore 18:00 appuntamento speciale con il fotografo