Anversa • Chiesa di San Paolo (Sint-Pauluskerk)

Anversa, Sint-Paulusstraat 22

 
  • Dove: Anversa, Sint-Paulusstraat 22
  • Realizzazione: 1517 - 1662
  • Indirizzo: Sint-Paulusstraat 22
  • Telefono: +32 3 231 33 21
  • Apertura: Visite: 1° apr - 31 ott tutti i giorni 14 - 17 | dopo il 31 ott Sab e dom 14 - 17 |  chuiso in caso di celebrazioni speciali

    Sante Messe: dom h 10.30 (organo e canto gregoriano) | Festivi h 10.30 (con orchestra, coro e solisti, organo)
  • Costo: ingresso libero | 1 € per accedere al Tesoro
 
DESCRIZIONE:
La Chiesa di San Paolo (in fiammingo Sint-Pauluskerk), conosciuta anche come Chiesa del Calvario per la presenza di un complesso scultoreo esterno che evoca la salita al monte sul quale Gesù fu crocifisso, sorge nell'area Nord del centro storico, nei pressi del Fiume Schelda, in un antico quartiere marinaro e conserva al suo interno un notevole tesoro di dipinti e sculture, opera di grandi Maestri barocchi come Pieter Paul Rubens, Jacob Jordaens, Antoon van Dyck, Artus Quellinus il Vecchio.

La storia dell'edificazione della chiesa annovera una lunga serie di demolizioni, ricostruzioni e modifiche architettoniche, a partire dalla consacrazione, risalente al 1276 da parte di Alberto Magno, della prima piccola chiesa con adiacente monastero, eretta dai Domenicani giunti ad Anversa nel 1243 e poi demolita nel 1549, fino al grande incendio del 1968, che devastò i tre quarti del convento, parte del campanile, il tetto e le volte, seguito da un lungo restauro che portò il complesso ecclesiastico allo stato attuale.

Nei secoli il nuovo edificio, costruito nel 1517 poco distante dalla primo complesso domenicano, su progetto in stile Gotico brabantino dell'architetto Dominikus De Waghemaker, e consacrato nel 1571 all'inizio dei lavori del nuovo convento, fu dapprima trasformato in tempio protestante e spogliato di tutto il suo arredo, subendo varie demolizioni e trasformazioni d'uso. Lo stesso convento divenne persino fonderia di cannoni sotto i Calvinisti, e le pietre del coro e del transetto si trasformarono in armi difensive contro l'assedio di Alessandro Farnese nel 1584.

Solo verso la fine del XVI secolo, con il ritorno dei Domenicani, ebbe inizio la serie di lavori di ricostruzione e decorazione, protrattasi per tutto il XVII secolo, che portò il complesso ad assumere il carattere pienamente barocco degli interni innestato nell'originaria struttura gotica e sopravvissuto fino ai nostri giorni, nonostante i ripetuti incendi saccheggi e bombardamenti subiti.
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