L'evento: Flemish Masters 2018-2020

Le Fiandre celebrano gli "ambasciatori" fiamminghi. Da Rubens a Jan Fabre, il trionfo è del Barocco

La statua di Rubens presso la Groenplaats di Anversa © Kris Jacobs
 

Samantha De Martin

28/11/2017

Mondo - “La mia passione viene dal cielo” scriveva Pieter Paul Rubens. Un cielo che trova consistenza terrena non soltanto tra i magici riflessi della Bruges di van Eyck, tutta ciottoli, merletti e cioccolata, ma che affonda i suoi pastelli nell’eclettica silhouette di Anversa che, sospesa tra palazzi medievali e le arenarie rosse del MAS, si appresta a celebrare, dal 2018 al 2020 il suo triennio d’oro votato all’arte.
Il ricco calendario di mostre ed iniziative culturali di Flemish Masters 2018-2020, dedicato ai grandi ambasciatori delle Fiandre, a partire dalle tre corone Rubens, Bruegel il Vecchio e Jan van Eyck, fino a sfiorare le illustri corde dell’arte contemporanea, con Jan Fabre e Luc Tuymans, è già ben confezionato e attende soltanto, tra pochi mesi, il taglio del nastro.

Anversa Barocca 2018: l’omaggio a Rubens alla Rubenshuis
In perfetto equilibrio tra gli splendori del passato, i capolavori dell’arte e la creatività contemporanea, la poliedrica Anversa, nel 2018, sublima il suo DNA barocco. Il dialogo a distanza tra il suo cittadino più illustre, Pieter Paul Rubens, e i grandi nomi dell’arte, da Jan Fabre a Luc Tuymans, sarà il fulcro di un appuntamento descritto da un susseguirsi di mostre e performance d’arte, oltre che dalla valorizzazione della ricca offerta permanente di musei, case e chiese legate al pittore fiammingo.
Luogo privilegiato di questa grande festa dedicata al maestro che, irrompendo nella storia dell’arte con la sua energia creativa, ha aperto la strada al barocco europeo, sarà la Rubenshuis, la Casa-Museo dell’artista.
Si comincia il 1° giugno con la mostra Rubens’Return che, fino al 2 settembre 2018, celebra il ritorno “a casa” dell’autoritratto del maestro, fresco di restauro.
Da non perdere, nel corso della visita, il giardino interno tornato ad antico splendore.

Al MAS l’arte barocca in chiave contemporanea
In questa vibrante kermesse in onore di Rubens c’è grande attesa per la prima grande retrospettiva dedicata, dal 1° giugno al 31 ottobre 2018, a Michaelina Wautier, artista belga seicentesca nota per la produzione di dipinti su larga scala, per i soggetti audaci e per la personalissima tecnica pittorica.
Questa volta sarà il MAS di Anversa - Museum aan de Stroom - il più grande della città, con le sue spettacolari vedute e le arenarie rosse che si specchiano nel fiume Schelda, ad ospitare la mostra dedicata a questo talento artistico in rosa, accanto alle immagini e alle installazioni dell’artista Athos Burez, classe 1987, chiamato ad interpretare in chiave contemporanea i diversi generi dell’arte barocca.

Ad Anversa un dialogo tra antico e contemporaneo
Nelle sale del M HKA - un vecchio silo per grano che accoglie il Museo di Arte Contemporanea - Luc Tuymans curerà Sanguine|Bloedrood Luc Tuymans on Baroque, in programma dal 1° giugno al 16 settembre.
Alcune opere barocche selezionate dall’artista dal Museo di Belle Arti - da Rubens a Caravaggio - saranno coinvolte in un serrato dialogo con l’arte contemporanea.

Ad Anversa Jan Fabre interpreta il barocco
Non poteva mancare Jan Fabre dal calendario di appuntamenti in programma per il 2018 nella sua cittadina natale. Questa volta l’artista visivo belga non sarà al centro della controversa performance che assistette, nel 2012 proprio ad Anversa, a un provocatorio lancio di gatti in aria, ma sarà chiamato a offrire un’interpretazione contemporanea al barocco delle chiese monumentali di Anversa, alle quali Rubens architetto e scultore aveva lavorato.
Ciascuno dei grandi pittori barocchi di Anversa, nel 1628, fu, infatti invitato dall'Ordine degli Agostiniani a realizzare una pala d'altare per la chiesa. Rubens dipinse l'arazzo per l'altare principale, Jacob Jordaens e Antoon van Dyck decorarono gli altari di Sant'Apollonia e Sant'Agostino. Il vuoto lasciato dalle tre opere - attualmente in esposizione nel Museo Reale delle Belle Arti, ancora chiuso per restauro - è stato colmato realizzando un progetto affidato all'eclettico Jan Fabre. Chiese Monumentali è infatti il titolo del programma di performance di danza, arte visiva e musica, che si snoda, come un ponte tra il Barocco e il presente, tra i cinque storici edifici religiosi della città, inclusa Sant’Agostino.

Un viaggio multimediale nella vita di Rubens
Un viaggio multimediale sulle tracce di Rubens, nel suo studio, tra i suoi amici, attraverso indizi e curiosità. Il nuovo Rubens Experience Center, che sarà inaugurato nell’autunno 2019, segnerà la chiusura del festival Barocco.
E c’è attesa anche per la riapertura del KMSKA - Museo Reale delle Belle Arti - che regalerà al pubblico un’esperienza attraverso le intatte stanze signorili dell’edificio neoclassico e la ricca collezione che spazia da Tiziano a Simone Martini.

Un 2019 con Bruegel il Vecchio
Il 2019 sarà invece l’anno di Pieter Bruegel il Vecchio. Oltre al progetto Rubens inspires, dedicato al grande pittore fiammingo, l’appuntamento triennale Flemish Masters 2018-2020 prevede anche un omaggio alla figura dell’enigmatico e visionario artista, in occasione dei 450 anni dalla morte avvenuta nel 1569.
Da Bruxelles - che dedicherà all’artista gli spazi dei Musei Reali di Belle Arti del Belgio - ad Anversa, che inaugurerà l’autunno con una mostra sul Secolo d’Oro del pittore, i festeggiamenti saranno in grande stile.

Da Gent a Bruges, il 2020 è di van Eyck
Il viaggio lungo un triennio, in compagnia dei maestri fiamminghi, si concluderà nel 2020 a Gent e a Bruges sulle tracce di van Eyck e del suo capolavoro, il monumentale Polittico dell’Agnello Mistico, oggetto, da otto anni, di uno scrupoloso restauro che ne sta svelando le pitture originali, esaltando lo straordinario talento di questo misterioso artista.
La visita al capolavoro del pittore, morto a Bruges, sarà anche un’occasione per visitare la Cattedrale di San Bavone - dove il Polittico è conservato - con le sue guglie protese verso il cielo - prima di raggiungere Bruges con i suoi ponti varcati un tempo da artisti e da mercanti, il vecchio mercato del pesce e l’assorto beghinaggio, un complesso di edifici parte dei beghinaggi fiamminghi, iscritti dal 1998 nella lista dei Patrimoni mondiali dell'Unesco.

Anversa-Venezia A/R. Un Tintoretto “fiammingo” alla Biennale 2019
In occasione del festival dedicato ai maestri fiamminghi, le Fiandre ammiccano con generosità all’Italia e a uno dei suoi più illustri artisti, entrato a far parte, dallo scorso giugno, della collezione della Casa-Museo di Rubens ad Anversa.
La pala d’altare dell’Angelo che predica Santa Caterina d’Alessandria del suo martirio che Tintoretto dipinse tra il 1560 e il 1570, che il cantautore David Bowie acquistò nel 1980 e che il nuovo proprietario dell’opera - un collezionista fiammingo - ha concesso in prestito permanente alla Casa-Museo, tornerà temporaneamente a Venezia.
D’altra parte Jacopo Robusti l’aveva dipinta proprio per la veneziana chiesa di San Geminiano - ritratta anche da van Eyck in alcuni schizzi, nel corso del suo soggiorno italiano - dove rimase fino all’anno della sua demolizione, nel 1807. L’occasione del “ritorno”, seppure temporaneo, sarà la Biennale del 2019, che la vedrà al centro di una mostra dedicata alla chiesa di San Geminiano e ai dipinti che questa ospitava in Piazza San Marco.
Un’occasione unica per far conoscere i maestri fiamminghi nel luogo stesso in cui vennero ispirati dai pittori italiani e dall’eredità degli antichi.
Il programma relativo agli appuntamenti è disponibile al sito www.visitflanders.com.

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