Dall'8 luglio al sito archeologico visite by night

Luci, voci e suoni dal passato: così Pompei rivive anche di notte

Luci a Pompei. Courtesy of MiBACT
 

Samantha De Martin

04/07/2017

Napoli - Quando il sole si frantuma tra le antiche vestigia di una delle aree archeologiche più suggestive al mondo, una nuova luce si accende sulle vite, sulle storie, tra le domus dell'antica Pompei.
E infonde una certa emozione questa inusuale passeggiata by night che permette di respirare, sotto le stelle, l'atmosfera magica descritta dal nuovo percorso di luci e suoni che dall'antica Porta Marina conduce il visitatore nel cuore della storia.

L'impianto di illuminazione appena inaugurato, darà, infatti il via, a partire dall'8 luglio, alle visite guidate notturne della durata di poco più di un'ora e per gruppi di 50-60 persone, che fino al prossimo 24 agosto - secondo un calendario consultabile sul sito del MiBACT - accompagneranno il pubblico alla scoperta dei segreti di questo immenso museo a cielo aperto.

«Il nuovo impianto di illuminazione di Pompei - ha detto il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini - è un altro importante passo della rinascita di un sito archeologico unico al mondo, un percorso che in tre anni ha permesso di restituire al pubblico 30 domus, di dotare l'intera area archeologica di copertura Wi-Fi e di realizzare un itinerario di tre chilometri che consente la piena accessibilità a una parte rilevante degli scavi. Grazie al suggestivo gioco di luci, le linee e le forme delle rovine risplendono ora di una rinnovata bellezza».

A scandire le tappe di questo emozionante itinerario audiovisivo - che ha visto in campo anche l'Enel, con il totale rifacimento degli impianti che, grazie ai led, rendono ancora più intenso il percorso - saranno suoni, voci e parole provenienti dalle case, dai templi, dalle botteghe dell'antica Pompei.
Oltrepassate le Terme Suburbane, poco fuori la cinta muraria, potrete, infatti, fermarvi ad ascoltare le voci di lavoratori e artigiani, immersi nelle loro attività, come quelle provenienti dalla bottega del panettiere e dal negozio di Furius. A queste si mescolano le chiacchiere della padrona di casa nella Domus di Trittolemo, le parole che accompagnano i ludi in onore di Apollo, provenienti dall'omonimo santuario, e ancora il ritmo dei tamburi e delle musiche delle sacre cerimonie per il supremo Giove al Capitolium.
Nel silenzio della notte risuonerà la confusione dell'antico Macellum, i frulloni - lavandai - torneranno a vivere presso l'Edificio di Eumachia e le pareti della Basilica - termine dell'itinerario - si trasformeranno, grazie a una proiezione tridimensionale, nelle case e nei giardini pompeiani abbelliti da piante, affreschi e fiori colorati.

«La possibilità di vedere Pompei di notte - ha ribadito Franceschini - soprattutto nei mesi estivi credo significhi viaggiare nella meraviglia, nella bellezza, nella magia. Ed anche di questo dobbiamo essere orgogliosi».

“Scese la notte, non come quando non v'è luna o il cielo è nuvoloso, ma come quando ci si trova in un locale chiuso a lumi spenti” scriveva Plinio il Giovane in una lettera allo storico Tacito, rievocando l'immane tragedia di quel 79 d.C. Oggi una nuova luce contribuisce a dissolvere il buio di quella morte, facendo rivivere Pompei e la sua incomparabile bellezza senza tempo.

Leggi anche:


• Pompei e i Greci


• Casciello Pompei


• Pompei milionaria

COMMENTI