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The requested URL /notizie/roma/Il freddo, la fame, il coprifuoco alle cinque del pomeriggio, gli aeroplani sulla città nera, e ancora l’arresto del padre, Giacomo Balla, scambiato per una spia mentre era intento a dipingere nel Parco di Veio, nei pressi di Grottarossa. Le memoria di Elica Balla, fortemente legate al tempo dell’occupazione nazista di Roma, si intrecciano alle opere e alle testimonianze che riguardano la bella e talentuosa figlia del maestro futurista, protagonista di una mostra in corso fino al 16 ,maggio alla Casa della Memoria e della storia. Elica Balla, l’arte in tempo di guerra, a cura di Bianca Cimiotta Lami e Simone Aleandri, racconta la vita familiare e l’attività artistica di casa Balla attraverso i dipinti inediti e gli scritti di Elica, la minore delle due figlie del maestro. Autrice della preziosa biografia Con Balla, pubblicata in tre volumi tra il 1984 e il il 1986, i cui brani accompagnano il corposo nucleo iconografico di dipinti e di disegni a relativi agli anni della guerra, Elica racconta di rastrellamenti, strade deserte, linee telefoniche intasate, spari, paura. E ancora aneddoti, barzellette, memorie accompagnano le opere in mostra. Tra queste c’è anche una tela misteriosa sul cui retro è riemersa una pittura coperta da uno strato di vernice rossa sulla quale Elica aveva posto firma e datazione dell'opera dipinta sul lato opposto. Il quadro, di incerta attribuzione - parzialmente svelato in sede di restauro e visibile su entrambi i lati grazie ad una struttura apposita - ritrae un uomo mentre scrive a macchina con un curioso gioco di sovrapposizione delle dita. Frequentato da una moltitudine di artisti, ai quali il quadro si potrebbe attribuire, il variopinto ambiente di Casa Balla dialoga con l’intero percorso espositivo. Negli anni della guerra le due figli, Elica e Luce, pur non rinunciando alla pittura all'aperto si dedicarono a un costante ed intimo lavoro di reciproci ritratti ed autoritratti. A queste opere la mostra dedica uno spazio speciale. Accanto all’Autoritratto, si potranno ammirare La campagna romana nei pressi di Sutri, i ritratti di Abrà e di Giacomo Balla, Coprifuoco, dipinto da Luce e il ritratto di Elica realizzato da Giacomo. Non mancano lo scrittoio e la sediolina adoperati dalle due sorelle, realizzati con cassette della frutta assemblate e dipinte a macchie di leopardo, secondo il gusto coloniale dell'epoca. L’esposizione, a ingresso libero, si potrà visitare dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 20. was not found on this server.


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