BOOMing Contemporary Art Show 2025

Elen Bezhen, Portrait on the grass, 2024, olio su tela, 29x29 cm. Candy Snake Gallery

 

Dal 06 Febbraio 2025 al 09 Febbraio 2025

Bologna

Luogo: Palazzo Isolani

Indirizzo: Va Santo Stefano 16

Orari: Giovedì 6 febbraio 2025 ore 19:00 – 24:00 Venerdì 7 febbraio 2025 ore 11:00 – 24:00 Sabato 8 febbraio 2025 ore 11:00 – 24:00 Domenica 9 febbraio 2025 ore 11:00 – 20:00

Costo del biglietto: 12€ intero, 10€ ridotto, 5€ GenZ

Sito ufficiale: http://www.boomcontemporaryart.com


I muri non le arrestano, anzi, vengono incorporati, come getti evolutivi di una lenta conquista dello spazio. Dal 6 al 9 febbraio BOOMing Contemporary Art Show torna a Bologna sotto il simbolo delle Rampicanti come l’edera, pianta totemica della quinta edizione che – novità del 2025 – entra in una delle dimore storiche più belle nel cuore della città. Palazzo Isolani, affacciato sulla Piazza delle Sette Chiese con l’accesso da via Santo Stefano 16. 
 
Radicati nell’inaspettato: la conquista di Palazzo Isolani
 
Da DUMBO, il distretto ferroviario rigenerato, dalle estetiche street, punk e industrial, al salotto di una famiglia senatoria in pieno centro, a pochi passi dalle Due Torri. Proprio come una pianta rampicante la fiera dell’arte “emergente e in stato di emergenza” s’inerpica e si ramifica nell’inaspettato, portando scompiglio. Si spinge oltre il cortile cinquecentesco, attorcigliandosi sulla scala elicoidale capolavoro rinascimentale del Vignola, espandendosi negli ambienti settecenteschi decorati dai quadratori Francesco Stagno e da Giuseppe Valliani e affrescati da Giuseppe e Antonio Rolli, autori del Trionfo di Felsina. Tra gli interni dalle tappezzerie damascate, i cimeli di famiglia come il ritratto del re di Napoli Gioacchino Murat, con cui gli Isolani si imparentarono nel primo Ottocento. 
BOOMing Contemporary Art Show è diretto, anche quest’anno, dalla critica d’arte e curatrice Simona Gavioli, affiancata da Doc Creativity, il network di professionisti delle attività culturali e creative parte della Rete Doc, la più grande piattaforma cooperativa italiana nel settore. 
 
#LE RAMPICANTI
 
BOOMing nasce nell’anno più precario della storia recente, il 2020, abbraccia il caos primordiale di una genesi incerta e adotta inizialmente il simbolo del fiore della cipolla, umile e necessario come l’arte. L’idea attecchisce, la gemmazione porta nuovi semi, e nel 2024 si esplora la poetica del rizoma, che si espande onnidirezionalmente e si ramifica nel presente. Nel 2025 è il momento di dare la scalata al cielo
 
Le rampicanti estendono i loro tentacoli con radici avventizie e s’inerpicano con forza per la quinta edizione di BOOMing Contemporary Art Show, invadendo nuovi spazi a Palazzo Isolani. Con la versatilità dei sistemi vegetali infestanti, BOOMing si snoda attraverso le sale riccamente decorate con intrecci rizomatici in continuo sviluppo asincrono. Un rigoglio che nella sua multi-potenzialità crea continue associazioni sinaptiche in chi vive e respira queste spore, segnando nuove traiettorie neuro-plastiche. 
 
La vegetazione spontanea e selvatica si pone all’antitesi di ciò che Byung-Chul Han, ne “La salvezza del bello”, chiama “la levigatezza, il segno distintivo del nostro tempo. È ciò che accomuna” – scrive il filosofo tedesco-coreano – “le sculture di Jeff Koons, l’iPhone e la depilazione brasiliana. La levigatezza non ferisce, e neppure offre alcuna resistenza (…)”, riferendosi a una contemporaneità troppo comoda, liscia e consumabile in cui tendiamo persino a rispecchiarci narcisisticamente. A rischio di perdere appigli concreti e profondità su una superficie scivolosa e luccicante che finisce per nascondere un vuoto.  
Le piante rampicanti - come l’arte - non sono un sistema chiuso e perfetto, normabile e addomesticabile. Hanno giunture, nodi, imperfezioni, sporcature, come tutto ciò che ha attinenza con la realtà e con l’umano. Possiedono radici aeree, uncini e appigli da cui possono diramarsi in nuove direzioni impreviste, sfuggendo al controllo e alle ambizioni estetiche uniformanti e anestetizzanti, e hanno una forza vitale autentica.  
 
L’Hedera Helix (dal lat. haerere letteralmente “stare attaccati”) è un vero e proprio simbolo di tenacia e sopravvivenza nel mondo vegetale. Detta anche edera “comune”, è una pianta sempreverde rampicante e radicante, estremamente resiliente e capace di adattarsi a ogni tipo di terreno, ambiente interno o esterno, di resistere a diverse latitudini anche alle temperature più estreme e a condizioni di scarsa esposizione. I suoi fusti aderiscono aggrappandosi e attorcigliandosi a qualsiasi supporto verticale o orizzontale che ne permetta lo sviluppo. 
 
Elicoidale è anche lo sviluppo della scala cinquecentesca attribuita al “Vignola” - capolavoro architettonico della storica residenza felsinea degli Isolani che ospiterà per la prima volta la fiera - esattamente come il moto della “vite aerea” di Leonardo da Vinci che, ispirandosi alle forme della natura, anticipa di secoli l’efficacia trattiva dell’elica e che nelle intenzioni dell’inventore avrebbe dovuto “avvitarsi” nell’aria
 
BOOMing in questi nuovi ambienti genera una propulsione energetica auto-dinamica e a tratti vorticosamente ascensionale, ma mai decentrata rispetto alla retta centrale. Saldamente aderente alla propria missione, si radica nella piena consapevolezza dell’asse valoriale e identitario della propria essenza: l’arte che (ri)genera, (ri)voluziona, realizza il proprio intrinseco valore sempre, comunque e ovunque. 
BOOMing Contemporary Art Show in una ancor più densa concentrazione spazio-temporale rizomatica si svilupperà nel dedalo di stanze e saloni con continui rimandi iper(con)testuali nelle sue quattro interconnesse sezioni tematiche: Le Elicoidi - Main SectionLe Rampicanti – Sezione FemminismiLe Ne(ur)ogenerative – Sezione Generation(Z)Le Ecocentriche – Sezione Ambiente. Il programma culturale di appuntamenti “Intrecci” amplifica il loro messaggio attraverso una varietà di canali dentro e fuori dalle mura del palazzo. 
 
“INTRECCI”: UN PROGRAMMA CULTURALE ARBORESCENTE FRA PERFORMANCE PARTECIPATIVA, MOSTRA, TALK E VIDEO
 
“Costellazioni Familiari”: Un’azione processione inaugurale (co)involgente della giovane performer Dora Musola (Verona, 2000) avvilupperà i/le partecipanti fra corpi, relazioni e stracci della civiltà dei consumi, strascinando con sé un groviglio di persone, abiti e accessori più o meno necessari, in discesa dalla iconica scala elicoidale capolavoro rinascimentale del Vignola, Un moto condiviso che si riverserà con energia elastica a spezzare il nastro per inaugurare la fiera e la mostra speciale “Intrecci”
 
Un rizoma di ricami, intrecci tessili, organici, botanici, tecnologici e sinaptici con artist* della GenZ nella collettiva “Intrecci”. Come la performance di Dora Musola incoraggia la vulnerabilità e favorisce il legame emotivo con il pubblico, così le "Memorie dal Sottosuolo" di Eva Fruci (Lamezia Terme, 2002) sono esplorazioni sensibili e lacerate della condizione umana. Gli scatti ecocentrici della fotografa Monica Smaniotto abbracciano le contraddizioni del nostro legame con la natura, mentre la poesia visiva, le trame palindrome leggibili in ogni direzione e l’installazione site-specific di Nadia Tamanini indagano la parola, la ricuciono, incarnano e traducono. I “contenuti sensibili” di micc e le sculture e culture in “depixelizzazione” di Morb – entrambi a cura di Simone Sensi – analizzano il nostro rapporto problematico con la tecnologia, la FOMO online e l’intelligenza artificiale che si sta rivelando degenerativa. 
 
Torna il duo Boccardi-Panizza, con il video finale della performance realizzata da Giulio Boccardi come main project della scorsa edizione. Il regista e video-artista Leonardo Panizza nella mostra collettiva porta il suo Strapianto, un’installazione video che vede una serie di schermi disposti all’interno di vasi e fioriere, con immagini di piante selvatiche che emergono spontaneamente dallo spazio urbano. È la resilienza delle erbacce, la stessa raccontata da carte, leporelli, fotografie e tessili di piccolo formato abbarbicati agli alti armadi, fra volumi e documenti storici, affioranti dalle memorie della Sala dell’Archivio, che ospiterà anche una serie di conversazioni, declamazioni e proiezioni. 
 
Attesissima anche la presentazione del video della performance WO_MAN di Thomas De Falco, realizzata in collaborazione con il Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese nell’ambito della personale GOLD-While all Flow'rs and all Trees do close To weave the Garlands of repose, che ha recentemente inaugurato la nuova stagione espositiva dell’Istituzione, guidata dalla nuova direttrice Elsa Barbieri. 
 
LE ELICOIDI – MAIN SECTION
 
In geometria l’elicoide è una superficie invariante per tutti gli avvitamenti rispetto ad un asse con passo fissato. L’elica è il moto perpetuo di un’attività coerente: quella delle gallerie che sin dalle prime edizioni della fiera emergente bolognese hanno affrontato e sfidato cicli e stagioni, nuove e sempre significative collaborazioni con generazioni diverse di artist*, senza mai perdere la capacità di rinnovarsi coraggiosamente e senza scendere a compromessi con il mercato. Sono selezionate realtà che hanno sempre e ancora qualcosa da dire e che non vedono il successo come meta da raggiungere, ma come processo autogratificante, spinta all’azione e ricerca di un’arte più consapevole. Generatrice di dinamiche virtuose perché utile al/la singol* e alla collettività, nonché sostenibile nella sua durevolezza e nel suo valore rigenerato continuamente. 
 
Già all’ingresso della residenza privata dei Cavazza Isolani siamo accolti da un Hidden Work speciale di Luca Rossi per il progetto OGGI PER VEDERE VERAMENTE QUALCOSA BISOGNA NASCONDERLO. Le “essenze” degli artisti sono occultate sotto teli o scatoloni perfinalmente “allenare nuovi occhi”.  BOOMing ospita una delle voci più critiche di un sistema dell’arte arenato su una definizione di valore slegata dal contenuto intrinseco dell’opera e poco interessata al suo impatto culturale, sociale o ambientale. Una realtà chiusa in un sistema di relazioni utilitarista, edonista e autocelebrativo. Lo fa attraverso un format provocatorio già ospitato negli ultimi mesi in alcuni luoghi cardine dell’arte contemporanea italiana: Triennale di Milano, Museo Mambo di Bologna, Arte Fiera 2024, Videocittà 2024, ArtVerona 2023. Una “conferenza stampa in solitaria” che diventa uno specchio del nostro presente per affrontare alcuni temi fondamentali, ben oltre il sistema dell’arte, con sintesi efficace. Dopo avere attraversato il MAMbo – come testimonia la videoregistrazione ritrasmessa nel programma di screening della fiera – e l'happening RINASCIDENTRΩ, organizzato dal collettivo in collaborazione con il Musée de l'OHM e BOOMing Contemporary Art Show durante l’Art Week bolognese, Luca Rossi anticiperà nelle prossime settimane questa ampia diffusione a Bologna attraverso una delle conferenze stampa della serie presso il Musée de l'OHM, museo-opera di Chiara Pergola collocato all'interno del Museo Civico Medievale. 
 
Nella Sala del Cardinale BI-BOx Art space di Biella presenta “AmbiguouSmile” con OGNI EPOCA HA IL SUO SORRISO AMBIGUO, una nuova serie di pezzi unici di GEC, realizzati con scatoloni da trasporto Amazon Prime, dipinti a mano ad acrilico.  Una citazione della Monna Lisa che, giocando attraverso i secoli, ci racconta le ambiguità di un presente con cui forse non abbiamo ancora fatto i conti. Il lavoro di Gec, che espone in importanti mostre – la Biennale di architettura di Venezia, la Triennale di Milano, il Mart di Rovereto – si fonda principalmente sull’utilizzo del web per coinvolgere, e indaga temi quali il lavoro, la comunicazione pubblicitaria, il consumo consapevole, le lotte di classe, il gioco. Attraverso immagini o installazioni ambientali ironiche e drammatiche invade lo spazio urbano senza alcuna autorizzazione. È la reazione del pubblico in rete a determinare la riuscita di questo esperimento. 
 
LE RAMPICANTI – SEZIONE FEMMINISMI
 
Si rafforza come perno costante “femminismi”. Introdotta da BOOMing come prima sezione dedicata al tema in una fiera italiana sin dagli esordi nel 2019, sostiene le donne che sono, come in qualsiasi altro ambito, tuttora sottorappresentate e penalizzate anche nel sistema e nel mercato dell’arte. Parteciperanno figure femminili dirompenti nel panorama artistico nazionale e internazionale, oltre che artist* che hanno fatto della tematica femminile e femminista il cardine della loro ricerca, decostruendone e ricostruendone le fondamenta culturali e storiche e analizzandone i punti sensibili. L’approccio sarà ancora una volta al plurale, nel cogliere la diversità dei punti di vista, dei vissuti e delle approssimazioni a una materia complessa, stratificata, tuttora ribollente di proiezioni, violenze di genere e contraddizioni.
 
Sempre radicalissima, presentata dalla galleria modenese D406 sin dalla prima edizione di BOOMing, la francese MadMeg (Villeurbane, 1976) presenta un nuovo disegno di grande formato realizzato appositamente per la nuova sede di BOOMing, e ispirato all’artista ribelle Artemisia Gentileschi, pittrice, anzi, “pittora” di scuola caravaggesca, e icona femminista ante litteram. Trova la sua collazione naturale nella centrale e pittoresca Sala del Granduca, in un irresistibile dialogo con una storia più attuale che mai, spodestando sostituendo con spirito di rivendicazione i ritratti storici di uomini potenti presenti originariamente nella sala. In questo work in progress MadMeg sta valutando di rielaborare con inchiostro rosso - sangue “da macello” o “viola femminista” - uno dei suoi capolavori più feroci “Giuditta decapita Oloferne”, e di incorporare un riferimento polemico a Nicholas Fuentes, sostenitore di Donald Trump e dell’abolizione del diritto all’aborto. 
 
I Femminismi, nella loro accezione plurale, emergono dal punto di vista della varietà di temi e tecniche attraverso generazioni di artist* presentati dalla bolognese Blu Gallery nel Salone del Settecento, ricorrono nelle sperimentazioni fotografiche oniriche con AI dell’affermata artista parigina Pupa Neumann, trapelano dai ricami esistenziali di Lau_Lana, classe 1998, si esprimono nelle figure disorientanti di Mattia Barbalaco, affascinato dalla vita misteriosa delle suore. 
 
LE NE(UR)OGENERATIVE – SEZIONE GENERATION(Z)
 
Le quiete stanze settecentesche di Palazzo Isolani saranno occupate dagli artisti nat* dopo il 1990. Si esplora il potenziale trasformativo delle nuove generazioni, cresciute attraverso nuove asperità ed esperienze, e con la necessità di dare un contributo diverso per (r)innovare l’esistente: la prima generazione digitale e plurale in tempi estremi, in cui il superamento di ogni limite territoriale, fisico e di genere apre solo apparentemente a infinite praterie di possibilità e libertà. Viviamo anni marcati dalla polarizzazione e gentrificazione della società, dalla mercificazione di ogni aspetto della vita, dalla dipendenza tecnologica e dalle conseguenze dell’impatto ecologico e climatico. Sono richiesti nuovi approcci neuro-(ri)generativi che agiscono innanzitutto sulle coscienze e che ripartono dalla ricerca di una ritrovata profondità concettuale, sentimentale e spirituale. La fine dello storytelling: si torna a “toccare l’erba”, in urban slang, rientrando in contatto con il mondo reale.
Alle gallerie di questa sezione speciale è richiesto di esporre almeno un* artist* under 35 (*1990) e/o di collaborare con almeno un/a curatore/trice della stessa età. 
 
Le proposte di Candy Snake Gallery di Milano emergono in un riuscito contrasto fra generi storici: le estremizzazioni estetiche del presente emergono con forza fra le tappezzerie damascate rosse della Sala dell’Alcova. Agostino Rocco (1971) crea, con i volti della serie “fashionable/questionable”, un corto circuito tra l’ossessione dell’artista per la ritrattistica rinascimentale in piccolo formato e i book fotografici di moda. Pennellate invisibili su volti belli e imperfetti, sottilmente incongrui nelle proporzioni, rappresentativi della varietà umana. Sono ritratti immaginari di persone inesistenti, pur nella precisione del dettaglio e nella ricerca di una grana di pelle iperrealista tesa su soggetti irreali. L’artista del Caucaso Elen Bezhen (1996), trapiantata in Francia, lavora all’intersezione tra il concetto di Nuovo Medievalismo e le idee ecofemministe. Nelle sue opere affronta temi legati al rapporto tra uomo e natura, concentrandosi in particolare sull’immagine femminile, rileggendo l’estetica del primo Rinascimento e del Medioevo in chiave contemporanea. 
 
BoA Spazio Arte di Bolognapropone una tessitura rampicante di tutti i filoni portanti di questa edizione, aprendosi a femminismi vissuti in una dimensione più intima e domestica, ma non per questo meno urgente: presenta tre artiste emergenti nate tra il ’92 e il ’97, che indagano con mezzi e tecniche differenti il tema dell'interiorità trasformata in immagine estetica, trasportando l'intimità del proprio vissuto, anche attraverso atti performativi, nell'opera. Roberta Cacciatore (Roma, 1992) si serve della tecnica della cianotipia per rappresentare se stessa in relazione allo spazio domestico. In particolare, con” Pigiama Party”, l’artista ricerca il paradosso dello spazio della solitudine, malinconico ma vitale. Le immagini sospese in un blu senza tempo, fissate a supporti in maiolica bianca ricamata a filo rosso, ricordano piccoli santuari o edicole votive, a supporto della sacralità dei piccoli gesti quotidiani. Alice Zanelli (Bologna, 1996) si auto-ritrae e indaga le proprie emozioni attraverso gli occhi: sculture a mosaico di diversi materiali che combinano una estetica patinata e rilucente ad un bisogno invece quasi disperato di ascolto. Tullia Mazzotti (Rimini, 1997) esprime con toni scuri i suoi tumultuosi paesaggi interiori. Rappresenta luoghi della sua memoria emotiva, che si lega indissolubilmente alla natura attraverso lunghe camminate solitarie. Disegno, pittura e scrittura si compenetrano ed esplorano la fugacità della memoria, custode di immagini mentali che diventano ideali. 
 
LE ECOCENTRICHE – SEZIONE AMBIENTE
 
La fissazione di BOOMing, nata come prima fiera green e “plastic free” del settore, per l’unico futuro possibile, trova ancora una volta decisa espressione nella sezione dedicata alle tematiche e problematiche ambientali. È un percorso avviato nella prima edizione con “Climax”, all’insegna di una minaccia percepita come crescente, ribattezzata poi “Everyday For Future” ispirandosi al movimento internazionale dei “Fridays For Future” con la richiesta di azioni urgenti di tutt* su base quotidiana. Il testimone passa a “Le Ecocentriche”, la sezione attraverso cui BOOMing pone la questione su un piano più profondo, quello della consapevolezza di essere tutt* parte di un unico ecosistema in cui il rapporto uomo-natura deve essere riequilibrato. Dalle relazioni simbiotiche, soprattutto vegetali, c’è molto da apprendere, e come insegna l’edera, la natura selvaggia prima o poi deve riprendersi i suoi spazi. 
 
Tra gli screening del programma collaterale spicca il video di Leonardo Panizza, che racconta la performance estrema e radicale “In nome del Cielo” creata dal performer Giulio Boccardi per BOOMing come uno degli eventi più sorprendenti della scorsa Art Week bolognese. In cerca di redenzione spirituale, Boccardi rimase 96 ore sulla torre “stilita” elevata di fronte all’ingresso, esposto alle intemperie, in una prova di resistenza ed empatia partecipativa. Intorno a lui, gli schermi riproducevano le opere video di Leonardo Panizza realizzati in collaborazione con Associazione MOKA, dedicati alle catastrofi ambientali. Un progetto trasformativo da rivivere nella poetica restituzione video. 
Si iscrive di diritto in questa sezione anche l’opera di Livio Ninni, torinese classe 1989 del collettivo 
 
“Il Cerchio E Le Gocce”, vincitore del Premio Sustainability Art Giorgio Morandi rivolto ad artisti under 40 impegnati sul tema delle emergenze ambientali. Un riconoscimento promosso da Grand Hotel Majestic “già Baglioni” – dove sarà esposta in futuro – e Confedilizia APE Bologna con il sostegno della Fondazione Giorgio Morandi. La sua opera, Foggy – fotografia trasferita su cemento, spray e marker – appare “spezzata”, ricordando attraverso colori e poetica il Morandi degli anni ’16-‘18, colto ad interrogarsi sull’ambiente con gli strumenti della metafisica
 
 
I PREMI 
Premio Doc Creativity Doc Creativity, producer della manifestazione, promuove un’arte capace di guardare oltre, di comunicare tematiche complesse e stratificate. Il comitato scientifico della fiera, insieme a Daniela Furlani e alla direzione di BOOMing, eleggeranno l’opera che maggiormente ci sensibilizza verso temi urgenti, offrendo stimoli e punti di vista inediti. “Gli artisti e le artiste, da sempre, sono coloro che, spinti dalla passione e dalla voglia di comunicare nelle diverse forme quello che talvolta agli occhi dei più sfugge, riescono a stupire, emozionare e trasmettere nonostante tutto” queste le parole di Daniela Furlani, Presidente di Doc Creativity. Conferiranno il Premio – che consiste nell’acquisto dell’opera – la Presidente di Doc Creativity Daniela Furlani e il Presidente di Doc Servizi, Demetrio Chiappa.
 
Premio Sustainability Art Giorgio Morandi Nel solco di Giorgio Morandi (Bologna, 1890 – 1964), uno dei più grandi artisti italiani del primo Novecento, BOOMing Contemporary Art Show lancia per la quarta volta il Premio Sustainability Art Giorgio Morandi giunto alla IVa edizione rivolto ad artisti under 40 impegnati sul tema delle emergenze ambientali. Un riconoscimento promosso da Confedilizia APE Bologna e sostenuto da Grand Hotel Majestic già Baglioni e la Fondazione Giorgio Morandi. È l’occasione per promuovere, attraverso l’arte, la sensibilità ambientale, in sintonia con lo spirito visionario e precocemente “ecomoderno” del grande pittore novecentesco.
 
ORGANIZZATORI
 
Simona Gavioli, direttrice
 
Mantovana, critica d’arte, curatrice indipendente e docente di Fenomenologia dell’Arte Contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, classe 1977, Simona Gavioli si occupa di arti visive contemporanee con uno sguardo attento alla sinergia tra diverse discipline. Collaboratrice per importanti riviste settoriali, porta avanti una ricerca multidisciplinare con un occhio attento alle nuove generazioni. Fondatrice e presidente dell’Associazione Culturale SpazioBlue, direttore artistico e curatore del Premio Internazionale di Pittura Zingarelli-Rocca delle Macìe dal 2010 al 2016, ha co-fondato la rivista on-line MyWhere e la manifestazione Setup Contemporary Art Fair, che rivolge l'attenzione alla scena contemporanea Under 35. Nel 2015 crea l’associazione culturale Caravan SetUp di Bologna, che ha aperto un suo spinoff a Mantova e si occupa del festival Without Frontiers, Lunetta a Colori. Membro del Comitato Scientifico della fiera Drawing Room di Madrid. Negli ultimi anni ha collaborato alla realizzazione di importanti mostre al Marca di Catanzaro e a Casa del Mantegna a Mantova.
 
DOC Creativity, organizzatore e producer
 
La creatività è al centro dell’azione di questa rete di professionisti delle attività culturali e creative che riunisce, tra gli altri, pittori, illustratori, fumettisti, makers, artigiani creativi e digitali, web designer, fotografi e audiovisivi. DOC Creativity fa parte della rete Doc, la più grande piattaforma cooperativa in Italia nel settore della creatività, con oltre 8.000 iscritti, 34 sedi in Italia e 1 all’estero, a Parigi.
www.doccreativity.it
 

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