Rossella Biscotti. L’avvenire non può che appartenere ai fantasmi / Chiara Fumai. Der Hexenhammer

© Rossella Biscotti. Ph. Luis Filipe do Rosario | Rossella Biscotti durante la realizzazione dell’opera “Le Teste in Oggetto”, 2014. 

 

Dal 31 Gennaio 2015 al 25 Maggio 2015

Bolzano

Luogo: Museion - Museo d'Arte Moderna e Contemporanea

Indirizzo: via Dante 6

Orari: da martedì a domenica 10-18; giovedì 10-22. Ingresso gratuito 18-22. Visita guidata gratuita h 19. Dialoghi sull’arte: sabato e domenica 14-18

Curatori: Letizia Ragaglia, Frida Carazzato

Costo del biglietto: intero € 7, ridotto € 3,50, gratuito under 18

Telefono per informazioni: +39 0471 223411

E-Mail info: info@museion.it

Sito ufficiale: http://www.museion.it


Rossella Biscotti. L’avvenire non può che appartenere ai fantasmi 
31/01/2015 – 25/05/2015 
a cura di Letizia Ragaglia 

Nel 2008, per un progetto speciale di Museion, aveva sfidato la sua vertigine e camminato sul muro dell’ex- Lager di Bolzano, per poi raccogliere le testimonianze e le storie degli abitanti del quartiere.
Non si arrende davanti alle sfide, Rossella Biscotti. Archeologa della memoria e del contemporaneo, nelle sue opere l’artista apre a nuove prospettive il tempo storico e lo rende attuale nella rilettura del presente. 
L’esposizione a Museion, che è anche la sua prima personale in un museo italiano, intende rileggere alcune tappe significative del suo percorso, senza essere però una retrospettiva. All’invito dell’istituzione, Biscotti ha infatti risposto con la realizzazione di nuovi lavori e tracce di opere esistenti provenienti da collezioni private e dalla collezione Museion. 
Tra le opere in mostra i calchi del progetto “Le Teste in Oggetto” del 2009, le cinque teste di bronzo di Vittorio Emanuele III e Benito Mussolini realizzate nel 1942 per l’Esposizione Universale di Roma, poi annullata, e “The Prison of Santo Stefano” (2011-13) i calchi in piombo di frammenti dalla prima prigione per gli ergastolani costruita nel 1793 sull’isola pontina di Santo Stefano. Tra i lavori realizzati per l’occasione anche un nuovo video per la facciata di Museion e “Note su Zeret”, appunti di viaggio alla grotta di Zeret in Etiopia, rifugio di un gruppo di sostenitori della resistenza etiope massacrati dalle truppe coloniali italiane nel 1939. 
La natura dei lavori esposti rivela molto sul modo di lavorare e sull’arte di Rossella Biscotti e conferma la sua predilezione per ricerche aperte, progressive. Tutte le opere esposte hanno una innegabile componente socio-politica e propongo un confronto con la storia. Confronto che non è semplice rievocazione, però. Come recita il titolo della mostra, citazione dal filosofo francese Derrida (L’avvenire non può che appartenere ai fantasmi) riconsiderare gli eventi passati vuol dire rappresentarli qui ed ora – e quindi riflettere sul nostro presente. E del nostro passato. 
Per l’occasione verrà pubblicato un catalogo trilingue con testi di Letizia Ragaglia, Chus Martinéz e un dialogo tra Rossella Biscotti e Cesare Pietroiusti. 
L’artista dichiara questa mostra libera dall’ergastolo. https://liberidallergastolo.wordpress.com/about/

Rossella Biscotti (Molfetta, 1978, vive e lavora a Bruxelles). Premio MAXXI nel 2010, Biscotti è una delle più interessanti della sua generazione. Ha esposto a dOCUMENTA (13), Kassel nel 2012, alla Biennale di Venezia (2013) e a Manifesta 9, Genk nel 2011. Per Museion l’artista ha realizzato un progetto sul lager di Bolzano (2008) e ha partecipato alla collettiva “The New Public” curata da Rein Wolfs nel 2012. 

Chiara Fumai. Der Hexenhammer 
31/01/2015 – 26/04/2015 
a cura di Frida Carazzato 

“O sei parte del problema o sei parte della soluzione. In mezzo non c’è nulla”. Così due figure femminili in costume cinquecentesco esortano una donna mentre le porgono la comunione. La frase è una citazione della nota terrorista tedesca Ulrike Meinhof – le figure sono riprese invece da un antico grimorio (libro di magia). La scena, inquietante e surreale, è rappresentata in un wall painting– dipinto a parete, parte del nuovo progetto con cui l’artista Chiara Fumai (Roma, 1978) apre la stagione 2015 della project room. 
Non una mostra nel senso classico del termine quindi, ma, in linea con la vocazione sperimentale della Project Room, un progetto che vede, oltre al wall painting appena descritto, una performance live dell’artista in stretto dialogo con il contesto di Museion e delle sue mostre. In otto appuntamenti da gennaio ad aprile Fumai guida infatti i visitatori attraverso l’esposizione di un’altra artista, Rossella Biscotti, che si svolge in contemporanea al quarto piano di Museion. I visitatori non si aspettino una semplice visita guidata, però: in un gioco di sovrapposizioni e rievocazioni di frammenti dalla storia recente, in Chiara Fumai vivranno la voce e la storia della giornalista e terrorista tedesca Ulrike Meinhof. 
Nel progetto per Museion l’impegno politico e ribelle di Meinhof è associato all’immaginario del trattato medievale Malleus Maleficarum, celebre trattato contro la stregoneria pubblicato dai frati domenicani Heinrich Kramer e Jacob Sprengler nel 1478 (tradotto in tedesco con Der Hexenhammer che dà il titolo alla mostra). Nel grande wall painting sulla parete della Project Room, Fumai riporta inoltre alcuni copioni della performance sotto forma di collage e scrittura automatica – la figura della terrorista viene così inserita nel suo universo. 

Chiara Fumai (Roma, 1978, vive e lavora a Bruxelles) personali in istituzioni come MACRO Testaccio, Roma (2011), Muratcentoventidue, Bari (2011) e Careof, Milano (2008); tra le collettive Fondazione Querini Stampalia, Venezia (2013) e dOCUMENTA (13), Kassel 2012. Nel 2013 le è stato conferito il Premio Furla, riconoscimento biennale d’eccellenza per l’arte contemporanea dedicato ai giovani talenti italiani. 

Date di svolgimento della performance: 

- venerdì 30 gennaio 2015, ore 18 
- sabato 31 gennaio 2015, ore 15 
- giovedì 05 e 19 febbraio; 12 e 19 marzo; 9 e 16 aprile alle ore 18 

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