Giovanni Boldini. Il genio della linea, la magia del colore
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Opera di Giovanni Boldini
Dal 27 Novembre 2021 al 18 Aprile 2022
Campobasso
Luogo: Fondazione Molise Cultura
Indirizzo: Via Milano 15
Curatori: Chiara Vorrasi
Enti promotori:
- Con il patrocinio della Regione Molise
Sito ufficiale: http://www.fondazonecultura.eu
Da sabato 27 novembre 2021 al 18 aprile 2022 la Fondazione Molise Cultura ospita la mostra Giovanni Boldini. Il genio della linea, la magia del colore, prodotta e organizzata da MetaMorfosiEventi, in collaborazione con la Fondazione Ferrara Arte e le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, con il patrocinio della Regione Molise.
La rassegna, a cura di Chiara Vorrasi, conservatrice delle GAMCdi Ferrara, rientra nelle celebrazioni del novantesimo anno dalla morte di Giovanni Boldini, che si spense l’11 gennaio del 1931 a Parigi, nella sua casa di boulevard Berthier. Per sottolineare questa ricorrenza la Fondazione Ferrara Arte, in accordo con il Comune di Ferrara, ha costituito un Comitato di studio – presieduto da Vittorio Sgarbi e diretto da Tiziano Panconi – per promuovere una serie di iniziative dedicate al pittore ferrarese, tra cui la mostra dossier Boldini. Dal disegno al dipinto. Attorno alla Contessa de Leusse, allestita nella Sala dei Comuni del Castello Estense, e la collaborazione con il MART – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto alla realizzazione della grande mostra monografica Giovanni Boldini. Il Piacere.
Pittore e disegnatore di impareggiabile talento, Giovanni Boldini, nato a Ferrara nel 1842, incarnò con le sue opere l’essenza della Belle Époque. Con il suo stile inconfondibile, elegante e dinamico, colto e sensuale, si affermò come uno dei più brillanti ritrattisti del tempo, ricercatissimo da una facoltosa clientela internazionale.
Una ricca selezione di opere provenienti dal Museo Giovanni Boldini di Ferrara accompagnerà il visitatore attraverso le pagine di un diario intimo e professionale nella Parigi fin de siècle. S’incontreranno rappresentazioni di cantanti e musicisti al culmine delle loro interpretazioni, di piazze gremite di folla e boulevard percorsi da carrozze, a cui faranno da controcanto le atmosfere sospese dell’atelier frequentato dai protagonisti del mondo privato del maestro, così come l’incanto effimero di un paesaggio inondato dal sole o battuto dal vento.
Dipinti e disegni, pastelli e acquerelli, ma anche oggetti personali e strumenti di lavoro tratteggeranno un ritratto a tuttotondo di unartista geniale, che ebbe il merito di elaborare una formula linguistica fortemente innovativa e di respiro internazionale, da subito ammiratissima.
La rassegna, a cura di Chiara Vorrasi, conservatrice delle GAMCdi Ferrara, rientra nelle celebrazioni del novantesimo anno dalla morte di Giovanni Boldini, che si spense l’11 gennaio del 1931 a Parigi, nella sua casa di boulevard Berthier. Per sottolineare questa ricorrenza la Fondazione Ferrara Arte, in accordo con il Comune di Ferrara, ha costituito un Comitato di studio – presieduto da Vittorio Sgarbi e diretto da Tiziano Panconi – per promuovere una serie di iniziative dedicate al pittore ferrarese, tra cui la mostra dossier Boldini. Dal disegno al dipinto. Attorno alla Contessa de Leusse, allestita nella Sala dei Comuni del Castello Estense, e la collaborazione con il MART – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto alla realizzazione della grande mostra monografica Giovanni Boldini. Il Piacere.
Pittore e disegnatore di impareggiabile talento, Giovanni Boldini, nato a Ferrara nel 1842, incarnò con le sue opere l’essenza della Belle Époque. Con il suo stile inconfondibile, elegante e dinamico, colto e sensuale, si affermò come uno dei più brillanti ritrattisti del tempo, ricercatissimo da una facoltosa clientela internazionale.
Una ricca selezione di opere provenienti dal Museo Giovanni Boldini di Ferrara accompagnerà il visitatore attraverso le pagine di un diario intimo e professionale nella Parigi fin de siècle. S’incontreranno rappresentazioni di cantanti e musicisti al culmine delle loro interpretazioni, di piazze gremite di folla e boulevard percorsi da carrozze, a cui faranno da controcanto le atmosfere sospese dell’atelier frequentato dai protagonisti del mondo privato del maestro, così come l’incanto effimero di un paesaggio inondato dal sole o battuto dal vento.
Dipinti e disegni, pastelli e acquerelli, ma anche oggetti personali e strumenti di lavoro tratteggeranno un ritratto a tuttotondo di unartista geniale, che ebbe il merito di elaborare una formula linguistica fortemente innovativa e di respiro internazionale, da subito ammiratissima.
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