Giacomo Durazzo 1717-1794. Teatro musicale e collezionismo tra Genova, Parigi, Vienna e Venezia
Dal 30 Giugno 2012 al 07 Ottobre 2012
Genova
Luogo: Museo di Palazzo Reale - Teatro del Falcone
Indirizzo: via Balbi
Orari: martedì e mercoledì 9-13.30; da giovedì a domenica 9-19
Curatori: Giorgio Rossini, Luca Leoncini
Enti promotori:
- Ministero per i Beni e le Attività Culturali
- Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria e Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria
Costo del biglietto: intero € 4, ridotto € 2, gratuito per i minori di anni 18 e i maggiori di 65
Telefono per informazioni: +39 010 2710236/286
E-Mail info: palazzorealegenova@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.giacomodurazzo.it
La mostra, allestita dal 30 giugno (inaugurazione 29 giugno) al 7 ottobre 2012 nel Teatro del Falcone, spazio espositivo del Museo di Palazzo Reale, intende ricostruire la figura straordinaria di Giacomo Durazzo, un genovese cosmopolita vissuto al culmine dello splendore della Repubblica Oligarchica. Nato nel palazzo che oggi chiamiamo Reale, quale membro di una delle famiglie più ricche e influenti della Genova d’antico regime, seguì da prima il cursus honorum tipico di un componente dell’aristocrazia cittadina, seguendo studi classici e ricoprendo incarichi diplomatici. Grazie a una personalità fuori del comune, ad amicizie importanti e a una raffinata educazione, diventò, giovanissimo, il direttore dei teatri viennesi, influenzando per un decennio non solo la vita musicale e culturale della capitale dell’Impero, ma compiendo una rivoluzione storica nell’ambito del teatro musicale europeo, riformandone il melodramma.
Fu quindi per vent’anni ambasciatore cesareo a Venezia, continuando ad occuparsi sia di musica che di arti figurative. È l’autore di una celeberrima collezione di stampe ordinata con criteri moderni ed illuminati, per il duca Alberto di Sassonia-Teschen (1738-1822) che diede origine a quello straordinario museo che è l’Albertina di Vienna, uno dei più grandi musei di grafica del mondo.
Protettore di geni musicali come Calzabigi e Gluck, circondato da amicizie importanti, da Von Kaunitz a Casanova, bibliofilo e fine connoisseur, ebbe anche una sua raccolta di disegni, stampe e quadri che comprendeva capolavori come la Discesa al Limbo di Mantegna. Si deve a lui la prima serie di stampe degli affreschi nella Cappella Ovetari di Padova, testimonianza di un’attenzione precoce per il grande pittore veneto.
Genova, e l’antica residenza dei suoi avi, nota oggi come Palazzo Reale, vuole ricordare la figura eccezionale di Giacomo, esponendo alcune opere d’arte da lui collezionate: i disegni e le stampe acquistati per il duca Alberto, i quadri appartenuti alla sua quadreria, i libri della sua biblioteca, i libretti d’opera delle opere da lui promosse, gli spartiti vivaldiani che gli appartennero, oltre alle memorie delle sua attività di diplomatico e quelle legate al palazzo di via Balbi e al teatro del Falcone.
Enti organizzatori: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria e Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria
Con la collaborazione di: Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria, Università degli Studi di Genova, Archivio di Stato di Genova
Curatori: Giorgio Rossini e Luca Leoncini
Percorso espositivo (in elaborazione):
1. I Durazzo a Genova
La nascita all’interno di una famiglia potente che a metà del secolo riuscì a controllare i tre teatri pubblici cittadini, non poteva che avere un forte ascendente su una personalità dotata di spiccata intelligenza e sostenuta da una cultura raffinatissima.
2. Il teatro del Falcone
Cresciuto in una casa che ospitava nel suo perimetro il più antico teatro della città, costruito dal suo avo Eugenio Durazzo, fu in contatto precocemente con la vita musicale e artistica cittadina.
Il teatro del Falcone e i teatri genovesi, costumi e scene, documenti e ritratti.
3. Parigi: musica, politica e arte
I viaggi giovanili come inviato della Repubblica, tra interessi familiari, passione politica, amicizie strategiche lo porteranno a Parigi dove incontrerà Wenzel Anton von Kaunitz, il potente cancelliere dell’impero che sarà suo protettore a Vienna.
Lettere, ritratti, la Parigi della metà del Settecento.
4. Giacomo impresario di Maria Teresa
I dieci anni viennesi tra successi mondani, vita di corte, viaggi e acquisti d’arte Vienna e le sue dimore storiche, i ritratti dei sovrani, della corte e dei personaggi conosciuti e frequentati da Giacomo. Il suo matrimonio con Ernestine von Weissenwolf. L’Europa dell’Ancien Regime.
5. La riforma dell’opera italiana
In qualità di Generalspektateldirektor appoggia Gluck e ne favorisce l’incontro con Ranieri de’ Calzabigi, un connubio fortunato dal quale nascerà l’Orfeo ed Euridice. In contatto con Favart introdusse anche l’Opera Comique a Vienna. Riformò anche il balletto offrendo a Gasparo Angiolini la possibilità di sviluppare le sue teorie innovative sulla danza-pantomima.
Libretti, spartiti musicali, lettere, libri, ricostruzioni di scene teatrali, i teatri viennesi.
6. La raccolta per il duca Alberto
Una scelta delle oltre 900.000 stampe raccolte in tutta Europa e ordinate per la prima volta per scuole nazionali e in ordine cronologico a formare una vera e propria storia dell’arte europea.
7. Giacomo Durazzo collezionista
Dipinti dalla sua quadreria personale.
8. Venezia: il tramonto di un’epoca
L’ultimo periodo speso tra la villa di Mestre e il palazzo di Strada Balbi, mentre il mondo cambiava inesorabilmente, gli anni finali di un’esistenza straordinaria.
La villa di Mestre, le stampe di Mantegna, documenti, lettere, la sua lapide in San Moisè.
Fu quindi per vent’anni ambasciatore cesareo a Venezia, continuando ad occuparsi sia di musica che di arti figurative. È l’autore di una celeberrima collezione di stampe ordinata con criteri moderni ed illuminati, per il duca Alberto di Sassonia-Teschen (1738-1822) che diede origine a quello straordinario museo che è l’Albertina di Vienna, uno dei più grandi musei di grafica del mondo.
Protettore di geni musicali come Calzabigi e Gluck, circondato da amicizie importanti, da Von Kaunitz a Casanova, bibliofilo e fine connoisseur, ebbe anche una sua raccolta di disegni, stampe e quadri che comprendeva capolavori come la Discesa al Limbo di Mantegna. Si deve a lui la prima serie di stampe degli affreschi nella Cappella Ovetari di Padova, testimonianza di un’attenzione precoce per il grande pittore veneto.
Genova, e l’antica residenza dei suoi avi, nota oggi come Palazzo Reale, vuole ricordare la figura eccezionale di Giacomo, esponendo alcune opere d’arte da lui collezionate: i disegni e le stampe acquistati per il duca Alberto, i quadri appartenuti alla sua quadreria, i libri della sua biblioteca, i libretti d’opera delle opere da lui promosse, gli spartiti vivaldiani che gli appartennero, oltre alle memorie delle sua attività di diplomatico e quelle legate al palazzo di via Balbi e al teatro del Falcone.
Enti organizzatori: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria e Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria
Con la collaborazione di: Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria, Università degli Studi di Genova, Archivio di Stato di Genova
Curatori: Giorgio Rossini e Luca Leoncini
Percorso espositivo (in elaborazione):
1. I Durazzo a Genova
La nascita all’interno di una famiglia potente che a metà del secolo riuscì a controllare i tre teatri pubblici cittadini, non poteva che avere un forte ascendente su una personalità dotata di spiccata intelligenza e sostenuta da una cultura raffinatissima.
2. Il teatro del Falcone
Cresciuto in una casa che ospitava nel suo perimetro il più antico teatro della città, costruito dal suo avo Eugenio Durazzo, fu in contatto precocemente con la vita musicale e artistica cittadina.
Il teatro del Falcone e i teatri genovesi, costumi e scene, documenti e ritratti.
3. Parigi: musica, politica e arte
I viaggi giovanili come inviato della Repubblica, tra interessi familiari, passione politica, amicizie strategiche lo porteranno a Parigi dove incontrerà Wenzel Anton von Kaunitz, il potente cancelliere dell’impero che sarà suo protettore a Vienna.
Lettere, ritratti, la Parigi della metà del Settecento.
4. Giacomo impresario di Maria Teresa
I dieci anni viennesi tra successi mondani, vita di corte, viaggi e acquisti d’arte Vienna e le sue dimore storiche, i ritratti dei sovrani, della corte e dei personaggi conosciuti e frequentati da Giacomo. Il suo matrimonio con Ernestine von Weissenwolf. L’Europa dell’Ancien Regime.
5. La riforma dell’opera italiana
In qualità di Generalspektateldirektor appoggia Gluck e ne favorisce l’incontro con Ranieri de’ Calzabigi, un connubio fortunato dal quale nascerà l’Orfeo ed Euridice. In contatto con Favart introdusse anche l’Opera Comique a Vienna. Riformò anche il balletto offrendo a Gasparo Angiolini la possibilità di sviluppare le sue teorie innovative sulla danza-pantomima.
Libretti, spartiti musicali, lettere, libri, ricostruzioni di scene teatrali, i teatri viennesi.
6. La raccolta per il duca Alberto
Una scelta delle oltre 900.000 stampe raccolte in tutta Europa e ordinate per la prima volta per scuole nazionali e in ordine cronologico a formare una vera e propria storia dell’arte europea.
7. Giacomo Durazzo collezionista
Dipinti dalla sua quadreria personale.
8. Venezia: il tramonto di un’epoca
L’ultimo periodo speso tra la villa di Mestre e il palazzo di Strada Balbi, mentre il mondo cambiava inesorabilmente, gli anni finali di un’esistenza straordinaria.
La villa di Mestre, le stampe di Mantegna, documenti, lettere, la sua lapide in San Moisè.
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