Aldo Rossi. Disegni 1980 – 1996
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Aldo Rossi. Disegni 1980 – 1996
Dal 21 Settembre 2012 al 31 Ottobre 2012
Milano
Luogo: Antonia Jannone – Disegni di Architettura
Indirizzo: corso Garibaldi 125
Orari: da martedì a sabato dalle 15.30-19.30 e la mattina su appuntamento
Telefono per informazioni: +39 02 29002930
E-Mail info: info@antoniajannone.it
Sito ufficiale: http://www.antoniajannone.it
La Galleria Antonia Jannone – Disegni di Architettura presenta la mostra Aldo Rossi. Disegni 1980 – 1996. A due anni dall’esposizione Aldo Rossi. Opere dal 1970 al 1980, la storica galleria milanese propone, per la sua mostra autunnale, circa venti opere del grande architetto nel suo periodo più maturo; in mostra, acquerelli, collage, disegni a penna e a matita che immergono il visitatore nell’arcobaleno di linee e angoli, elemento distintivo del progettare a colori di Aldo Rossi.
Non schizzi o appunti di studio, ma opere elaborate su carte, cartoncini e veline in cui l’architetto designer milanese ha elaborato la sua riflessione su alcuni edifici tra cui: la scuola di Cantù (1986-1994) e il Centro commerciale Letzipolis di Zurigo (1995), la sistemazione dell’ospedale e di un complesso amministrativo di Hasselt (1992-1996) e il Palazzo dello Sport di Milano (1988), il Marburg Museum (1987) e il Monumento a Sandro Pertini a Milano (1988-1990).
Aldo Rossi (1931-1997) compie la sua prima formazione negli anni Cinquanta presso il Politecnico di Milano. Assistente negli studi di Ignazio Gardella e Marco Zanuso, insegna con Ludovico Quaroni presso la Scuola urbanistica di Arezzo e con Carlo Aymonino allo IUAV di Venezia.
Professore incaricato al Politecnico di Milano nel 1959, vince la cattedra di Caratteri degli edifici nel 1970, e comincia a collaborare anche con diverse università americane tra cui la Cooper Union University, l’Institute for Architecture and Urban Studies, Harvard e Yale University.
L’attività progettuale si divide tra edilizia privata e pubblica. La sua notorietà si afferma oltre i confini nazionali con realizzazioni quali l’isolato tra Kochstrasse e Friedrichstrasse a Berlino (1981), l’Hotel “Il Palazzo” di Fukuoka (1989) e a Maastricht il Bonnefantenmuseum (1994). L’attività di storico e teorico dell’architettura comprende, oltre alle collaborazioni con riviste quali “Casabella Continuità”, “Società” e “Il Contemporaneo”, la pubblicazione di Architettura della città (1966) e di A Scientific Autobiography (1984), oltre al film Ornamento e delitto e alla direzione della sezione internazionale di architettura alla Triennale di Milano (1973) e della sezione architettura della Biennale di Venezia del 1983. Architetto e studioso, nominato Accademico di San Luca nel 1979, insignito del Pritzker Prize 1990 e della 1991 Thomas Jefferson Medal in Architecture.
Non schizzi o appunti di studio, ma opere elaborate su carte, cartoncini e veline in cui l’architetto designer milanese ha elaborato la sua riflessione su alcuni edifici tra cui: la scuola di Cantù (1986-1994) e il Centro commerciale Letzipolis di Zurigo (1995), la sistemazione dell’ospedale e di un complesso amministrativo di Hasselt (1992-1996) e il Palazzo dello Sport di Milano (1988), il Marburg Museum (1987) e il Monumento a Sandro Pertini a Milano (1988-1990).
Aldo Rossi (1931-1997) compie la sua prima formazione negli anni Cinquanta presso il Politecnico di Milano. Assistente negli studi di Ignazio Gardella e Marco Zanuso, insegna con Ludovico Quaroni presso la Scuola urbanistica di Arezzo e con Carlo Aymonino allo IUAV di Venezia.
Professore incaricato al Politecnico di Milano nel 1959, vince la cattedra di Caratteri degli edifici nel 1970, e comincia a collaborare anche con diverse università americane tra cui la Cooper Union University, l’Institute for Architecture and Urban Studies, Harvard e Yale University.
L’attività progettuale si divide tra edilizia privata e pubblica. La sua notorietà si afferma oltre i confini nazionali con realizzazioni quali l’isolato tra Kochstrasse e Friedrichstrasse a Berlino (1981), l’Hotel “Il Palazzo” di Fukuoka (1989) e a Maastricht il Bonnefantenmuseum (1994). L’attività di storico e teorico dell’architettura comprende, oltre alle collaborazioni con riviste quali “Casabella Continuità”, “Società” e “Il Contemporaneo”, la pubblicazione di Architettura della città (1966) e di A Scientific Autobiography (1984), oltre al film Ornamento e delitto e alla direzione della sezione internazionale di architettura alla Triennale di Milano (1973) e della sezione architettura della Biennale di Venezia del 1983. Architetto e studioso, nominato Accademico di San Luca nel 1979, insignito del Pritzker Prize 1990 e della 1991 Thomas Jefferson Medal in Architecture.
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