Mark Fell. Against Method

© Sheela Gowda / +91 Foundation / Pirelli HangarBicocca / Ph. Agostino Osio | Sheela Gowda, Darkroom, 2006 (particolare dell’interno). Veduta dell’installazione, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2019

 

Dal 13 Giugno 2019 al 14 Giugno 2019

Milano

Luogo: Pirelli HangarBicocca

Indirizzo: via Chiese 2

Curatori: Pedro Rocha

Costo del biglietto: Ingresso libero fino a esaurimento posti. Per i Member di Pirelli HangarBicocca l’accesso è garantito presentando la propria Membership Card

Sito ufficiale: http://www.hangarbicocca.org



Mercoledì 13 e giovedì 14 giugno Pirelli HangarBicocca presenta Against Method, un progetto di Mark Fell ispirato alla mostra di Sheela Gowda “Remains” e comprende concerti, un’installazione sonora e una conversazione.

Mark Fell vive e lavora a Rotherham (UK); la sua ricerca multidisciplinare attinge alle subculture legate alla musica elettronica, al cinema sperimentale, alla filosofia contemporanea e al pensiero politico radicale. L’interesse di Fell per la musica classica indiana nasce dalla constatazione che da un punto di vista strutturale tale musica, anziché basarsi su una partitura in senso stretto, si presenta piuttosto come un processo di dispiegamento e ripiegamento degli elementi che la costituiscono. Negli ultimi anni, due viaggi di ricerca e numerosi progetti artistici in India hanno consentito a Fell di comprendere più a fondo non solo la struttura della musica classica indiana, ma anche il suo funzionamento nell’ambito del contesto culturale in cui si è sviluppata, in particolare per quanto riguarda le tematiche di casta, genere e prassi di inclusione/esclusione.
 
Il titolo Against Method è tratto dall’omonimo libro del filosofo della scienza austriaco Paul Feyerabend (1975), che propone un anarchico resoconto dello sviluppo del pensiero scientifico. Il testo suggerisce che le scoperte scientifiche possono assumere forme diverse e ci chiede di rifiutare il ‘monismo metodologico’. La complessità delle opere di Gowda, la sua attenzione per la disposizione e la materialità degli oggetti, il rapporto da lei creato tra gli oggetti e la loro configurazione fisica – forma, texture e scala – hanno contribuito a determinare la struttura di Against Method e il suo dipanarsi dentro e intorno allo spazio espositivo nel corso delle due giornate.
 
Durante la prima serata vengono riuniti artisti appartenenti alla tradizione Carnatica della musica classica indiana e artisti la cui opera esplora le implicazioni di tale tradizione: il focus è sull’interazione tra sistemi diversi e sul loro ruolo nei contesti musicali extra-indiani. Gli interpreti saranno la violinista Nandini Muthuswamy; i Drumming – Grupo de Percussão, che eseguiranno Intra, una composizione di Fell stesso; il musicista elettronico e compositore Nakul Krishnamurthy; il musicista elettronico Rian Treanor in collaborazione con il ricercatore e compositore Jan Hendrickse ai fiati.
 
La seconda serata propone un approccio differente, presentando una nuova composizione di Fell: per l’occasione, un collage di suoni e musica verrà disseminato dentro e intorno alle opere di Sheela Gowda. All’esecuzione parteciperanno Jan Hendrickse, il violoncellista Sandro Mussida e il percussionista iraniano Mohammad Reza Mortazavi; la conclusione della performance sarà affidata a una solista: la vocalist sperimentale Sofia Jernberg.
 
PROGRAMMA

13 e 14 giugno 2019


Mark Fell, Against Method part 1, for Disklavier

Giovedì 13 giugno 2019
ore 20 – Nandini Muthuswamy – Meditazione, introduzione e concerto
ore 21 – Nakul Krishnamurthy feat. Nandini Muthuswamy
ore 22 – Rian Treanor feat. Jan Hendrickse
ore 23 – Mark Fell, Intra; eseguito da Drumming – Grupo de Percussão

Venerdì 14 giugno 2019
ore 19 – Conversazione con Mark Fell, Jan Hendrickse, Nakul Krishnamurthy e Nandini Muthuswamy
ore 21 – Mark Fell, Against Method part 2, for distributed performers and electronics con Mohammad Reza Mortazavi, Sandro Mussida, Jan Hendrickse e Sofia Jernberg

Mark Fell
Mark Fell è un artista multidisciplinare che vive a Rotherham (UK). La sua ricerca attinge alle subculture legate alla musica elettronica, al cinema sperimentale, alla filosofia contemporanea e al pensiero politico radicale. Sviluppatasi nel corso di un trentennio, la sua produzione costituisce ormai un corpus significativo che spazia dai primi lavori sulle sonorità elettroniche, dal vivo e registrate, a installazioni, testi di critica, progetti di curatela e coreografie. Fell affronta questioni quali la percezione del tempo, la tecnologia e i processi collaborativi. Fell ha curato nel 2017 un’importante esposizione sulla sound art alla VAC Foundation di Mosca; è stato a capo di un progetto di ricerca del British Council per studiare la composizione musicale carnatica e la musica elettronica emergente; ha presentato diverse nuove commissioni e un’importante mostra personale alla Fondazione Serralves di Porto. Nel 2018 ha realizzato l’installazione “Protomusic#1”, commissionata del Sage Gateshed (UK) nell’ambito del festival “Great Exhibition of the North”.
La varietà e l’importanza della ricerca di Fell è confermata dal livello e dalle dimensioni delle istituzioni internazionali che hanno presentato le sue opere: Hong Kong National Film Archive, The Baltic (Gateshead), Museu d’Art Contemporani de Barcelona, VAC Foundation (Venice/Moscow), La Casa Encendida (Madrid), The Institute of Contemporary Art (London), Royal Festival Hall (London), The Serpentine (London), The Australian Centre For Moving Image (Melbourne), Artists Space (NYC), Issue Project Room (NYC), Lampo/Graham Foundation for Advanced Studies in the Fine Arts (Chicago), Zentrum für Kunst und Medientechnologie (Karlsruhe), Pirelli HangarBicocca (Milano) e altre. Mark Fell ha lavorato con numerosi  artisti, tra cui Yasunao Tone, Keith Fullerton Whitman, Okkyung Lee, Laurie Spiegel, Luke Fowler, Peter Gidal, Terre Thaemlitz, John Chowning, Ernest Edmonds, Peter Rehberg, Oren Ambarchi, Carl Michael Von Hausswolff e Mat Steel (insieme operano come SND).

Drumming – Grupo de Percussão
Fondato a Porto nel 1999 e da sempre diretto da Miguel Bernat, l’ensemble lavora sull’evoluzione delle percussioni “colte” nella cultura occidentale. Se l’interesse principale è la musica contemporanea, la ricerca si muove anche nell’ambito degli instabili confini tra jazz, rock e musica tradizionale. Il gruppo ha commissionato nuovi brani a compositori che esplorano forme diverse e insolite analizzando l’espressione musicale attraverso le percussioni. Drumming – Grupo de Percussão si è affermato come forza seminale nella musica portoghese, suonando regolarmente nelle principali istituzioni del paese e acquisendo allo stesso tempo notorietà a livello internazionale.

Jan Hendrickse
Jan Hendrickse è un compositore, improvvisatore, sound artist e studioso. La sua ricerca verte sull’esplorazione dell’impatto del suono sugli stati fisiologici e psicologici. Come interprete, utilizza diversi strumenti a fiato. Instancabile viaggiatore, nel suo lavoro indaga sulle tecniche musicali di tutto il mondo e crea o adatta strumenti in forme e formati non convenzionali.

Sofia Jernberg
Cantante, compositrice, improvvisatrice e interprete sperimentale, Sofia Jernberg è cresciuta in Etiopia, Vietnam e Svezia. Come cantante, tra i suoi principali interessi vi sono lo sviluppo delle possibilità della voce come “strumento” e la sperimentazione sul suo ruolo all’interno di un ensemble. Grazie alle sue esplorazioni in ambiti quali lo split toning, il canto atonale e il canto distorto, il lessico di Sofia comprende suoni e tecniche spesso in contrasto con uno stile di canto naturale. Oltre a comporre per i suoi ensemble, figura spesso come improvvisatrice in altre compagini.

Nakul Krishnamurthy
Compositore e artista indiano, vive a Leeds (UK). Nel suo lavoro esplora i fondamenti strutturali della musica Carnatica e li riconfigura, esplorandone i confini e generando nuove interpretazioni di tale forma d’arte. Con oltre 12 anni di studio intensivo della musica Carnatica, uniti a un’approfondita conoscenza della musica classica contemporanea occidentale e di quella indostana, nel suo lavoro intreccia musica classica indiana e processi compositivi e sperimentazioni derivanti dalle diverse sensibilità nella musica d’arte occidentale contemporanea. Negli ultimi tre anni, ha presentato il suo lavoro sui palcoscenici di tutta Europa e dell’India.

Mohammad Reza Mortazavi
A soli vent’anni, il percussionista iraniano Mohammad Reza Mortazavi era già considerato uno dei migliori suonatori di tonbak del mondo. Nel corso della sua carriera ha sviluppato più di trenta nuove tecniche di percussione e di uso delle dita e ha rivoluzionato il modo tradizionale di suonare lo strumento.

Sandro Mussida
Sandro Mussida, italiano residente a Londra, è un violoncellista e compositore di musica elettronica e acustica; la sua opera esplora le relazioni fra tradizione e innovazione in musica, con un interesse particolare per l’ascolto attivo e per il lessico e le convenzioni musicali. Nei suoi lavori più recenti ha impiegato sistemi di accordatura storici, diversi dal temperamento equabile, che costituiscono una sfida per lo standardizzato orecchio occidentale.

Nandini Muthuswamy
Nandini Muthuswamy, eccezionale violinista, è cresciuta in un’illustre famiglia di musicisti indiani. Dopo gli studi di musica classica dell’India meridionale, il suo talento prodigioso ha ottenuto un riconoscimento precoce. Con la sorella Dr. M. Lalitha, forma il duo ‘The Violin Sisters’, che ha sedotto le platee di tutto il mondo. In una carriera ormai più che ventennale, Muthuswamy è acclamata sia per il suo virtuosismo, sia per lo stile originale e inventivo con cui suona il violino.

Rian Treanor
Rian Treanor si sta affermando come voce nuova al tempo stesso radicale ed essenziale della club music underground britannica. Nel suo lavoro reinventa le aree di intersezione tra club culture, arte sperimentale e computer music e propone un intenso, affascinante mondo musicale fatto di elementi spezzati e interdipendenti. Il suo primo album “ATAXIA” è stato pubblicato quest’anno dall’etichetta Planet Mu.

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