Venti
Fedinando Vassallo, Pannello ceramico murale
Fedinando Vassallo, Pannello ceramico murale, Galleria Lia Rumma, Milano
Dal 18 April 2012 al 24 April 2012
Milano
Luogo: Galleria Lia Rumma
Indirizzo: via Stilicone 19
Orari: da martedì a sabato 11-13.30/14.30-19
Curatori: Nunzio Vitale
Telefono per informazioni: +39 02 29000101
E-Mail info: info@liarumma.it
Sito ufficiale: http://www.liarumma.it
In occasione del Salone del Mobile 2012 e per tutta la sua durata, Lia Rumma e Nunzio Vitalepresentano una mostra di ceramiche di Nando Vassallo nello spazio di Via Solferino 44, ex sede della Galleria Lia Rumma.
Il termine ceramica, dal greco Keramos=argilla, si riferisce anzitutto alla materia plasmabile impiegata fin dalle origini dell'umanità da quest'arte. L'arte del vasaio ha in origine una funzione evidentemente pratica. Ma fin dall'antichità contenitori ceramici - urne - vengono impiegati per conservare le ceneri del defunto, e con altre forme (Hidrie, Crateri) lo accompagnano nel suo viaggio senza ritorno ricordandogli momenti salienti della sua vita, o scene di culto. Trascendendo il proprio uso, ma recandone memoria attraverso la forma, i vasi diventano simbolicontenitori di fede, e quindi oggetti d'arte.
Le ceramiche presentate in Via Solferino erano state esposte nel 2004 nella mostra Venti, nei GIARDINI DELLA MINERVA a Salerno. I VENTI di Ferdinando Vassallo 'ciò che c'è di meno chiuso e catturabile' - afferma Rubina Giorgi - 'a giudicare dai titoli delle opere (vento mio, vento tuo, vento metropolitano, vento della periferia - ma anche vento di terra, o vento fermo della notte, vento di Venere) non sono propriamente venti meteorologici - anche se spirano sia dalla terra che dal mare - quanto piuttosto venti della mente e dell'anima'. 'Non credo di sbagliare - prosegue la Giorgi - se dico che i venti di questi vasi vengono dalla Baia degli Infreschi (Marina di Camerota), dalle cui acque e libere arie Ferdinando attinge da anni esaltazione marina, ispirazione ed anche la creta, la sostanza dei suoi vasi, una creta chiara, fine, quasi setosa'.
FERDINANDO VASSALLO nasce a Montecorvino Rovella (SA) dove tuttora vive e lavora. Alla fine degli anni sessanta, dopo aver frequentato la sezione Ceramica dell'Istituto Statale d'Arte di Salerno, inizia la sua attività di ceramista. Nel '78 è tra i fondatori del Laboratorio TERRAVIVA e nel 2002 della Fornace CHIAROSCURO. Attualmente Vassallo prosegue la sua attività autonomamente. E' del 1986 la sua prima performance artistica con la creazione del MIO PRIMO VASO ASSENTE; seguono FREE FIRE, CARTON FIRE e CRAVON FIRE tra l'87 e il '95 con la cottura estemporanea, o aerea di vasi in presenza di forte ossidazione, in occasione di eventi pubblici e in spazi museali (Museo Nazionale di Belgrado, 2003). Con il progetto 12 URNE CINERARIE PER IL PROSSIMO MILLENNIO (1995) inaugura il genere "ironico": urne cinerarie realizzate in fogge e con metodologie preistoriche contengono al posto delle ceneri umane oggetti che l'uomo avrebbe evitato di portare nel ventunesimo secolo. Tra le sue recenti esposizioni in spazi pubblici ricordiamo nel 2004 nei GIARDINI DELLA MINERVA a Salerno; il MUSEO DELLA CERAMICA DELLA TUSCIA DI VITERBO e CASIMIRO MARCANTONI di Civita Castellana (entrambe del 2008); la mostra SEMI (2009) e PIETRE GALLEGGIANTI del 2010 nel parco urbano Ex Salid sul Lungo Irno a Salerno.
Il termine ceramica, dal greco Keramos=argilla, si riferisce anzitutto alla materia plasmabile impiegata fin dalle origini dell'umanità da quest'arte. L'arte del vasaio ha in origine una funzione evidentemente pratica. Ma fin dall'antichità contenitori ceramici - urne - vengono impiegati per conservare le ceneri del defunto, e con altre forme (Hidrie, Crateri) lo accompagnano nel suo viaggio senza ritorno ricordandogli momenti salienti della sua vita, o scene di culto. Trascendendo il proprio uso, ma recandone memoria attraverso la forma, i vasi diventano simbolicontenitori di fede, e quindi oggetti d'arte.
Le ceramiche presentate in Via Solferino erano state esposte nel 2004 nella mostra Venti, nei GIARDINI DELLA MINERVA a Salerno. I VENTI di Ferdinando Vassallo 'ciò che c'è di meno chiuso e catturabile' - afferma Rubina Giorgi - 'a giudicare dai titoli delle opere (vento mio, vento tuo, vento metropolitano, vento della periferia - ma anche vento di terra, o vento fermo della notte, vento di Venere) non sono propriamente venti meteorologici - anche se spirano sia dalla terra che dal mare - quanto piuttosto venti della mente e dell'anima'. 'Non credo di sbagliare - prosegue la Giorgi - se dico che i venti di questi vasi vengono dalla Baia degli Infreschi (Marina di Camerota), dalle cui acque e libere arie Ferdinando attinge da anni esaltazione marina, ispirazione ed anche la creta, la sostanza dei suoi vasi, una creta chiara, fine, quasi setosa'.
FERDINANDO VASSALLO nasce a Montecorvino Rovella (SA) dove tuttora vive e lavora. Alla fine degli anni sessanta, dopo aver frequentato la sezione Ceramica dell'Istituto Statale d'Arte di Salerno, inizia la sua attività di ceramista. Nel '78 è tra i fondatori del Laboratorio TERRAVIVA e nel 2002 della Fornace CHIAROSCURO. Attualmente Vassallo prosegue la sua attività autonomamente. E' del 1986 la sua prima performance artistica con la creazione del MIO PRIMO VASO ASSENTE; seguono FREE FIRE, CARTON FIRE e CRAVON FIRE tra l'87 e il '95 con la cottura estemporanea, o aerea di vasi in presenza di forte ossidazione, in occasione di eventi pubblici e in spazi museali (Museo Nazionale di Belgrado, 2003). Con il progetto 12 URNE CINERARIE PER IL PROSSIMO MILLENNIO (1995) inaugura il genere "ironico": urne cinerarie realizzate in fogge e con metodologie preistoriche contengono al posto delle ceneri umane oggetti che l'uomo avrebbe evitato di portare nel ventunesimo secolo. Tra le sue recenti esposizioni in spazi pubblici ricordiamo nel 2004 nei GIARDINI DELLA MINERVA a Salerno; il MUSEO DELLA CERAMICA DELLA TUSCIA DI VITERBO e CASIMIRO MARCANTONI di Civita Castellana (entrambe del 2008); la mostra SEMI (2009) e PIETRE GALLEGGIANTI del 2010 nel parco urbano Ex Salid sul Lungo Irno a Salerno.
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