Renato Guttuso
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Renato Guttuso, figura distesa, 1961
Renato Guttuso, figura distesa, 1961, china e acquarello su cartoncino intelato, cm. 72x100
Dal 26 Maggio 2012 al 14 Luglio 2012
Reggio nell'Emilia | Reggio Emilia
Luogo: Galleria de’ Bonis
Indirizzo: viale dei Mille 44/B
Orari: da martedì a sabato 10-13/ 16-19; giovedì 10-13; oppure su appuntamento
Telefono per informazioni: +39 0522 580605
E-Mail info: info@galleriadebonis.com
Sito ufficiale: http://www.galleriadebonis.com/
Sabato 26 maggio inaugura a Reggio Emilia il nuovo spazio espositivo della Galleria de' Bonis che, dalla vecchia sede di via Emilia San Pietro, si trasferisce in un nuovo locale che si affaccia su viale dei Mille, al numero 44/B (occupato in precedenza dalla storica Galleria Zamboni) oggetto, nelle ultime settimane, di una pubblicità enigmatica. Per primo è comparso un punto interrogativo su una vetrina oscurata, poi alcune cornici vuote, poi una firma: indizi che, svelati uno per volta, hanno creato a Reggio una certa curiosità intorno alla location.
La nuova Galleria de' Bonis sarà più visibile, più accessibile, più luminosa e rispecchierà le nuove esigenze del mercato.
Il modo di proporre - e vendere - arte è cambiato: si aprono dinamiche più flessibili e sempre più spostate nell'ambito del web. Lo spazio-galleria dunque cambia e si rinnova di conseguenza. Pur mantenendo la sua formula di sala mostra e punto di incontro per collezionisti, appassionati e operatori del mondo della cultura, riduce la formula del negozio per potenziare quella di "Art-Agency". Maggior spazio sul web con un sito aggiornato e dinamico, la presenza su tutti i maggiori social-network (Facebook, Twitter, Pinterest, Instagram, Youtube) e su prestigiosi portali d'arte come l'internazionale Artprice.
Più piccola negli spazi, più grande, dinamica e moderna nei contenuti.
La Galleria de' Bonis sceglie di iniziare questa nuova avventura con un grande classico: una mostra di Renato Guttuso, nel centenario della sua nascita, che precorre le grandi celebrazioni nazionali del prossimo autunno e sottolinea il forte legame che, nonostante tutto, la galleria manterrà con la tradizione.
In mostra, dal 26 maggio al 14 luglio, venti pezzi unici ed undici litografie, che illustrano il percorso dell'artista spaziando fra diverse tecniche - dalle classiche chine, alle gouaches all'olio - e diversi soggetti a lui cari: i contadini e la gente del popolo, le sensualissime donne - prima fra tutte la sua musa, Marta Marzotto -, le splendide nature morte.
Una rassegna ampia e completa che aiuta a tratteggiare il complesso profilo di uno degli artisti più intensi del ‘900 italiano.
La nuova Galleria de' Bonis sarà più visibile, più accessibile, più luminosa e rispecchierà le nuove esigenze del mercato.
Il modo di proporre - e vendere - arte è cambiato: si aprono dinamiche più flessibili e sempre più spostate nell'ambito del web. Lo spazio-galleria dunque cambia e si rinnova di conseguenza. Pur mantenendo la sua formula di sala mostra e punto di incontro per collezionisti, appassionati e operatori del mondo della cultura, riduce la formula del negozio per potenziare quella di "Art-Agency". Maggior spazio sul web con un sito aggiornato e dinamico, la presenza su tutti i maggiori social-network (Facebook, Twitter, Pinterest, Instagram, Youtube) e su prestigiosi portali d'arte come l'internazionale Artprice.
Più piccola negli spazi, più grande, dinamica e moderna nei contenuti.
La Galleria de' Bonis sceglie di iniziare questa nuova avventura con un grande classico: una mostra di Renato Guttuso, nel centenario della sua nascita, che precorre le grandi celebrazioni nazionali del prossimo autunno e sottolinea il forte legame che, nonostante tutto, la galleria manterrà con la tradizione.
In mostra, dal 26 maggio al 14 luglio, venti pezzi unici ed undici litografie, che illustrano il percorso dell'artista spaziando fra diverse tecniche - dalle classiche chine, alle gouaches all'olio - e diversi soggetti a lui cari: i contadini e la gente del popolo, le sensualissime donne - prima fra tutte la sua musa, Marta Marzotto -, le splendide nature morte.
Una rassegna ampia e completa che aiuta a tratteggiare il complesso profilo di uno degli artisti più intensi del ‘900 italiano.
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