Sic transit gloria mundi
Logo MACRO Via Nizza, Roma
Dal 16 Marzo 2012 al 06 Maggio 2012
Roma
Luogo: MACRO
Indirizzo: via Nizza 138
Orari: da martedì a domenica 11-19; sabato 11-22; lunedì chiuso
Costo del biglietto: intero € 8,50; ridotto € 6,50; residenti a Roma € 7,50/5,50
Telefono per informazioni: 06 06 08
E-Mail info: macro@comune.roma
Sito ufficiale: http://www.macro.roma.museum.it
Mircea Cantor è uno dei protagonisti del panorama artistico internazionale degli ultimi dieci anni. Con un lavoro che comprende installazioni, video, fotografie, e che si serve spesso di tecniche della tradizione popolare, l’artista rumeno elabora immagini potenti e originali che interrogano la cultura, la politica, la società attuali in modi sottili e altamente personali. Dai conflitti alle differenze culturali, etniche, religiose, dalla storia alla politica, la sua sensibilità rivela e al tempo stesso trasforma in senso poetico i nodi più controversi della cultura contemporanea.
La mostra presenta opere appositamente concepite per lo spazio del MACRO. Il suo titolo, il motto latino Sic transit gloria mundi, fornisce un indizio sui temi esplorati dall’artista – la bellezza, il tempo, la vita e la morte – e sul carattere dei lavori presentati, in cui si mescolano, come in un’antica rappresentazione allegorica, sacro e profano, serietà e ironia.
Nel grande spazio bianco del museo si incontra così una scultura realizzata con spille da balia dorate, in cui la forma a “doppia elica” del DNA, la molecola base della vita, viene trasposta a scala monumentale; la fronteggia una grande struttura in legno, costruita con la perizia dell’artigianato rumeno tradizionale, che riproduce i profili della basilica di San Pietro a Roma. A mettere in relazione le due polarità—fisica e metafisica, si potrebbe dire—una videoproiezione in cui si assiste a un oscuro cerimoniale: figure di mendicanti inginocchiati, sulle cui mani una bambina depone una miccia accesa che si consuma lentamente. Come sempre nel lavoro di Mircea Cantor sono possibili letture divergenti e complementari: si tratta di un invito a meditare sulle illusioni del mondo? O piuttosto a respingere le facili illusioni, le favole consolatorie? Tra materie preziose, forme e immagini suggestive, l’artista lascia lo spettatore libero di trovare la sua risposta.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo bilingue italiano-inglese che ripercorre le tappe
salienti dell’itinerario creativo dell'artista e costituisce il primo studio monografico della sua
opera. Il volume fa parte della nuova serie di pubblicazioni MACRO-Quodlibet.
Biografia:
Mircea Cantor è nato ad Oradea (Romania) nel 1977; vive e lavora a Parigi e Cluj. Numerose istituzioni
internazionali e gallerie private hanno celebrato il suo lavoro dedicandogli esposizioni personali: il Crédac
di Ivry-sur-Seine (2011), la Kunsthalle di Norimberga (2010), il Museo Rodin di Parigi (2010), la
Kunsthaus di Zurigo (2009), la Galerie Yvon Lambert di Parigi (2009), il Magazzino d’Arte Moderna di
Roma (2007), il Philadelphia Museum of Art (2006), il Centre Pompidou di Parigi (2005). Tra le collettive
spiccano le mostre alla Tate Modern di Londra (2011), al MADRE di Napoli (2010), al Grand Palais di
Parigi (2009 e 2007), alla Biennale di San Paolo (2008) e alla Biennale di Venezia (2001 e 2003).
Vincitore in Francia nel 2011 del prestigioso premio Marcel Duchamp, ha in programma una mostra al
Centre Pompidou a settembre 2012, mentre Restless: Films and Other Works by Mircea Cantor è in corso
fino al 6 maggio 2012 al Museum of the Moving Image di New York.
La mostra presenta opere appositamente concepite per lo spazio del MACRO. Il suo titolo, il motto latino Sic transit gloria mundi, fornisce un indizio sui temi esplorati dall’artista – la bellezza, il tempo, la vita e la morte – e sul carattere dei lavori presentati, in cui si mescolano, come in un’antica rappresentazione allegorica, sacro e profano, serietà e ironia.
Nel grande spazio bianco del museo si incontra così una scultura realizzata con spille da balia dorate, in cui la forma a “doppia elica” del DNA, la molecola base della vita, viene trasposta a scala monumentale; la fronteggia una grande struttura in legno, costruita con la perizia dell’artigianato rumeno tradizionale, che riproduce i profili della basilica di San Pietro a Roma. A mettere in relazione le due polarità—fisica e metafisica, si potrebbe dire—una videoproiezione in cui si assiste a un oscuro cerimoniale: figure di mendicanti inginocchiati, sulle cui mani una bambina depone una miccia accesa che si consuma lentamente. Come sempre nel lavoro di Mircea Cantor sono possibili letture divergenti e complementari: si tratta di un invito a meditare sulle illusioni del mondo? O piuttosto a respingere le facili illusioni, le favole consolatorie? Tra materie preziose, forme e immagini suggestive, l’artista lascia lo spettatore libero di trovare la sua risposta.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo bilingue italiano-inglese che ripercorre le tappe
salienti dell’itinerario creativo dell'artista e costituisce il primo studio monografico della sua
opera. Il volume fa parte della nuova serie di pubblicazioni MACRO-Quodlibet.
Biografia:
Mircea Cantor è nato ad Oradea (Romania) nel 1977; vive e lavora a Parigi e Cluj. Numerose istituzioni
internazionali e gallerie private hanno celebrato il suo lavoro dedicandogli esposizioni personali: il Crédac
di Ivry-sur-Seine (2011), la Kunsthalle di Norimberga (2010), il Museo Rodin di Parigi (2010), la
Kunsthaus di Zurigo (2009), la Galerie Yvon Lambert di Parigi (2009), il Magazzino d’Arte Moderna di
Roma (2007), il Philadelphia Museum of Art (2006), il Centre Pompidou di Parigi (2005). Tra le collettive
spiccano le mostre alla Tate Modern di Londra (2011), al MADRE di Napoli (2010), al Grand Palais di
Parigi (2009 e 2007), alla Biennale di San Paolo (2008) e alla Biennale di Venezia (2001 e 2003).
Vincitore in Francia nel 2011 del prestigioso premio Marcel Duchamp, ha in programma una mostra al
Centre Pompidou a settembre 2012, mentre Restless: Films and Other Works by Mircea Cantor è in corso
fino al 6 maggio 2012 al Museum of the Moving Image di New York.
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