Soulages XXI secolo

Pierre Soulages, Soulages XXI secolo, Accademia di Francia a Roma
Dal 02 Marzo 2013 al 16 Giugno 2013
Roma
Luogo: Accademia di Francia a Roma - Villa Medici
Indirizzo: viale Trinità dei Monti 1
Enti promotori:
- Accademia di Francia a Roma - Villa Medici
- Musée des Beaux-Arts di Lione
Telefono per informazioni: +39 348 7460312/ 335 5380932
E-Mail info: martinotti@lagenziarisorse.it
Sito ufficiale: http://www.villamedici.it/it
L'Accademia di Francia a Roma - Villa Medici presenta dal 2 marzo al 16 giugno 2013 la mostra Soulages XXI secolo. Prima importante retrospettiva in Italia dedicata al più grande pittore francese vivente, mette in mostra un’ampia selezione di dipinti su tela e su carta creati a partire dal 2000.
La mostra dal titolo Soulages XXI secolo, realizzata dall’Accademia di Francia a Roma - Villa Medici con il Musée des Beaux-Arts di Lione, evidenzia come questo maestro, ritenuto il maggior rappresentante dell'astrattismo francese e riconosciuto internazionalmente dalla fine degli anni ’40 in poi, sia oggi un artista pienamente "contemporaneo". A più di 92 anni, infatti, egli continua ad indagare in profondità le possibilità della pittura astratta, esplorandone le nuove vie con una concezione dell'arte meticolosa che lo ha forgiato sin dall'inizio della sua attività.
Dalle pitture a catrame su vetro datate 1948 - una delle quali sarà presente in mostra come riferimento storico - Soulages dimostra che la pittura, ancor più del colore, può essere il modo per valorizzare luce e spazio.
Non a caso negli anni '50 ha mantenuto un dialogo fecondo e amichevole con artisti come Mark Rothko e Lucio Fontana. A partire dal periodo degli outrenoirs iniziato nel 1979 (oltreneri, ovvero l'idea di utilizzare il nero per rivelare e organizzare la luce), Soulages presenta ogni sfumatura di colore e tutta la luce attraverso le sole risorse del nero, diffuse su tutta la tela, ma diversificate dagli effetti della superficie. Tra il 1999 e il 2000, dopo alcuni anni di interruzione, riprende a dipingere su tela, adottando una nuova tecnica caratterizzata dall’apertura alle sperimentazioni più svariate. Nella volontà di affermare quello che fino allora esisteva solo marginalmente, crea una serie di opere su cui lavorerà per dieci anni: dipinti con presenze di bianco, sovrapposizioni di superfici lisce e in rilievo, dipinti con segni isolati e moltiplicati, pitture con collage, pitture basate sulle diverse tonalità di nero. L'opera di Soulages è presente nelle mostre e nelle collezioni dei più importanti musei del mondo e il suo lavoro lo ha consacrato come il più grande artista francese contemporaneo. È del 2009 l'importante retrospettiva che gli ha dedicato il Centre Pompidou di Parigi esposta poi al Museo Ciudad de Mexico e al Martin Gropius Bau di Berlino (2010).
La mostra Soulages XXI secolo, in programma a Villa Medici dal 2 marzo al 16 giugno 2013, si concentra sugli sviluppi più recenti del suo lavoro presentando una grande raccolta di opere selezionate, insieme all'artista, dai due commissari Éric de Chassey, direttore dell’Accademia di Francia a Roma - Villa Medici e Sylvie Ramond, conservatrice responsabile del patrimonio artistico, e direttore del Musée des Beaux-Arts di Lione.
La mostra dal titolo Soulages XXI secolo, realizzata dall’Accademia di Francia a Roma - Villa Medici con il Musée des Beaux-Arts di Lione, evidenzia come questo maestro, ritenuto il maggior rappresentante dell'astrattismo francese e riconosciuto internazionalmente dalla fine degli anni ’40 in poi, sia oggi un artista pienamente "contemporaneo". A più di 92 anni, infatti, egli continua ad indagare in profondità le possibilità della pittura astratta, esplorandone le nuove vie con una concezione dell'arte meticolosa che lo ha forgiato sin dall'inizio della sua attività.
Dalle pitture a catrame su vetro datate 1948 - una delle quali sarà presente in mostra come riferimento storico - Soulages dimostra che la pittura, ancor più del colore, può essere il modo per valorizzare luce e spazio.
Non a caso negli anni '50 ha mantenuto un dialogo fecondo e amichevole con artisti come Mark Rothko e Lucio Fontana. A partire dal periodo degli outrenoirs iniziato nel 1979 (oltreneri, ovvero l'idea di utilizzare il nero per rivelare e organizzare la luce), Soulages presenta ogni sfumatura di colore e tutta la luce attraverso le sole risorse del nero, diffuse su tutta la tela, ma diversificate dagli effetti della superficie. Tra il 1999 e il 2000, dopo alcuni anni di interruzione, riprende a dipingere su tela, adottando una nuova tecnica caratterizzata dall’apertura alle sperimentazioni più svariate. Nella volontà di affermare quello che fino allora esisteva solo marginalmente, crea una serie di opere su cui lavorerà per dieci anni: dipinti con presenze di bianco, sovrapposizioni di superfici lisce e in rilievo, dipinti con segni isolati e moltiplicati, pitture con collage, pitture basate sulle diverse tonalità di nero. L'opera di Soulages è presente nelle mostre e nelle collezioni dei più importanti musei del mondo e il suo lavoro lo ha consacrato come il più grande artista francese contemporaneo. È del 2009 l'importante retrospettiva che gli ha dedicato il Centre Pompidou di Parigi esposta poi al Museo Ciudad de Mexico e al Martin Gropius Bau di Berlino (2010).
La mostra Soulages XXI secolo, in programma a Villa Medici dal 2 marzo al 16 giugno 2013, si concentra sugli sviluppi più recenti del suo lavoro presentando una grande raccolta di opere selezionate, insieme all'artista, dai due commissari Éric de Chassey, direttore dell’Accademia di Francia a Roma - Villa Medici e Sylvie Ramond, conservatrice responsabile del patrimonio artistico, e direttore del Musée des Beaux-Arts di Lione.
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