SUBURBIA, KIGURUMI, HIKIKOMORI. Il punto di vista poetico di Inbe Kawori
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SUBURBIA, KIGURUMI, HIKIKOMORI. Il punto di vista poetico di Inbe Kawori
Dal 09 Novembre 2012 al 31 Marzo 2013
Olgiate Olona | Varese
Luogo: Art Gallery MO.OM Hotel
Indirizzo: via San Francesco 15
Telefono per informazioni: +39 02 45470850
E-Mail info: s.resnati@ottoidee.it
Sito ufficiale: http://www.moomhotel.com
Essere giovani a Tokyo. Oggi.
La fotografia di Inbe Kawori rivela nella sua prima mostra personale in realtà urbane e suburbane, tendenze e alienazioni ai confini della psicosi proprie di una megalopoli come Tokyo.
Giovedì 8 novembre l’art Gallery MO.OM inaugura SUBURBIA, KIGURUMI, HIKIKOMORI - il punto di vista poetico di Inbe Kawori, la prima mostra personale in Europa della fotografa giapponese già diventata CULT, alla sua giovane età, per le community della rete e dei social media locali e internazionali che seguono le ultime tendenze urbane e pop.
La mostra è in programma fino al 31 marzo 2013 nell’originale spazio culturale del MO.OM hotel (Via San Francesco d’Assisi Olgiate Olona, a 15 km da Milano – uscita Busto Arsizio).
“In SUBURBIA, KIGURUMI, HIKIKOMORI Inbe Kawori, giapponese, nata a Tokyo nel 1980, ritrae realtà urbane e suburbane, tendenze e alienazioni ai confini della psicosi, proprie di una megalopoli come Tokyo, con i suoi 30 milioni di abitanti” spiega Christian Gancitano, curatore della mostra. “L’artista lo fa attraverso ritratti di ragazze reali - non modelle ma persone che amano farsi fotografare da Inbe. Contattate in rete o attraverso i social media, le protagoniste dell’opera di Kawori amano apparire diversamente, evadere, cercano uno stacco dalla monotonia della quotidianità attraverso, ad esempio, il "Kigurumi" letteralmente "pigiama" o travestendosi. Altro soggetto privilegiato della poetica di Inbe è il mondo degli HIKIKOMORI. L’artista cattura in modo discreto ma diretto, dall'interno, un fenomeno ritenuto patologico delle società ultra tecnologiche: ragazzi e ragazze giovani chiusi in casa, collegati al mondo soltanto via internet, per lunghi mesi, a volte anni, nelle loro (piccole) abitazioni della megalopoli. Una realtà molto particolare che sta toccando anche le società "occidentali" che guardano in modo molto attento e preoccupato questo fenomeno oramai dilagante anche negli stati Uniti e in Europa. Lo sguardo di Inbe ci rivela questo mondo, sommerso da fumetti, gadget e rifiuti di prodotti di consumo di massa” conclude Gancitano.
In sintesi, come nella lezione del grande "maestro" della fotografia del Sol Levante NOBUYOSHI ARAKI, INBE KAWORI riesce a "raccontare storie di vita vissuta" anche attraverso realtà estreme che fanno però trasparire poesia, valore estetico, emozioni reali e a volte un erotismo suggerito, mai diretto, così come vuole la tradizione giapponese, dalle stampe SHUNGA fino alle ultime tendenze del cinema e del fumetto HENTAI.
La personale di Inbe Kawori è il secondo appuntamento di un ciclo di tre mostre dal titolo MICROPOP ultime tendenze artistiche dal Giappone visionario, a cura di Christian Gancitano e promosso dall’Associazione culturale AsXPO in collaborazione con MO.OM Gallery. Il ciclo MICROPOP si chiude a maggio 2013 con la collettiva Nipposuggestionàti dedicata all’arte POP SURREALISTA influenzata da Manga, anime e culture pop giapponesi.
La fotografia di Inbe Kawori rivela nella sua prima mostra personale in realtà urbane e suburbane, tendenze e alienazioni ai confini della psicosi proprie di una megalopoli come Tokyo.
Giovedì 8 novembre l’art Gallery MO.OM inaugura SUBURBIA, KIGURUMI, HIKIKOMORI - il punto di vista poetico di Inbe Kawori, la prima mostra personale in Europa della fotografa giapponese già diventata CULT, alla sua giovane età, per le community della rete e dei social media locali e internazionali che seguono le ultime tendenze urbane e pop.
La mostra è in programma fino al 31 marzo 2013 nell’originale spazio culturale del MO.OM hotel (Via San Francesco d’Assisi Olgiate Olona, a 15 km da Milano – uscita Busto Arsizio).
“In SUBURBIA, KIGURUMI, HIKIKOMORI Inbe Kawori, giapponese, nata a Tokyo nel 1980, ritrae realtà urbane e suburbane, tendenze e alienazioni ai confini della psicosi, proprie di una megalopoli come Tokyo, con i suoi 30 milioni di abitanti” spiega Christian Gancitano, curatore della mostra. “L’artista lo fa attraverso ritratti di ragazze reali - non modelle ma persone che amano farsi fotografare da Inbe. Contattate in rete o attraverso i social media, le protagoniste dell’opera di Kawori amano apparire diversamente, evadere, cercano uno stacco dalla monotonia della quotidianità attraverso, ad esempio, il "Kigurumi" letteralmente "pigiama" o travestendosi. Altro soggetto privilegiato della poetica di Inbe è il mondo degli HIKIKOMORI. L’artista cattura in modo discreto ma diretto, dall'interno, un fenomeno ritenuto patologico delle società ultra tecnologiche: ragazzi e ragazze giovani chiusi in casa, collegati al mondo soltanto via internet, per lunghi mesi, a volte anni, nelle loro (piccole) abitazioni della megalopoli. Una realtà molto particolare che sta toccando anche le società "occidentali" che guardano in modo molto attento e preoccupato questo fenomeno oramai dilagante anche negli stati Uniti e in Europa. Lo sguardo di Inbe ci rivela questo mondo, sommerso da fumetti, gadget e rifiuti di prodotti di consumo di massa” conclude Gancitano.
In sintesi, come nella lezione del grande "maestro" della fotografia del Sol Levante NOBUYOSHI ARAKI, INBE KAWORI riesce a "raccontare storie di vita vissuta" anche attraverso realtà estreme che fanno però trasparire poesia, valore estetico, emozioni reali e a volte un erotismo suggerito, mai diretto, così come vuole la tradizione giapponese, dalle stampe SHUNGA fino alle ultime tendenze del cinema e del fumetto HENTAI.
La personale di Inbe Kawori è il secondo appuntamento di un ciclo di tre mostre dal titolo MICROPOP ultime tendenze artistiche dal Giappone visionario, a cura di Christian Gancitano e promosso dall’Associazione culturale AsXPO in collaborazione con MO.OM Gallery. Il ciclo MICROPOP si chiude a maggio 2013 con la collettiva Nipposuggestionàti dedicata all’arte POP SURREALISTA influenzata da Manga, anime e culture pop giapponesi.
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