Dal 2 giugno al via la grande mostra alle Scuderie del Quirinale
Raffaello: pronti a riaprire
Jean Auguste Dominique Ingres, Copia di autoritratto di Raffaello, 1820-1824 circa, Olio su tela, 34 x 43 cm, Musée Ingres Montauban
Samantha De Martin
12/05/2020
L'attesa è finalmente finita. Da Roma alle Marche fino ad arrivare all’Umbria, la festa dedicata a Raffaello, nell'anno che celebra il cinquecentenario della morte, proseguirà tra mostre e appuntamenti, dopo la lunga pausa imposta dall'emergenza coronavirus.
Iniziamo dall'atteso appuntamento “Raffaello 1520 – 1483” alle Scuderie del Quirinale che ripartirà dal 2 giugno per protrarsi fino al 30 agosto, grazie alla disponibilità e alla solidarietà delle istituzioni museali e dei collezionisti che hanno prestato le opere.
“Ricominciamo - ha dichiarato Mario De Simoni, presidente e A.D. Ales - Scuderie del Quirinale. Riapriamo le porte delle Scuderie del Quirinale pronti ad accogliere i visitatori nelle più scrupolose condizioni di sicurezza, offrendo allo stesso tempo l'opportunità di fruire di tanta bellezza e ritrovare in essa la forza per ripartire. Siamo grati alle Gallerie degli Uffizi, al suo direttore Eike Schmidt e a tutti i prestatori che hanno concesso con generosità l'opportunità di prolungare le date di un'esposizione così importante per il nostro Paese”.
Era davvero tanta l'attesa per questa mostra straordinaria - realizzata insieme alle Gallerie degli Uffizi e curata da Marzia Faietti e da Matteo Lafranconi, direttore di Scuderie del Quirinale - e che, con le sue oltre 200 opere, costituisce la più grande rassegna mai tentata in precedenza, con capolavori provenienti dalle più importanti collezioni e realtà museali italiane e internazionali.
RAPHAEL REVEALED - In anteprima i primi minuti del film di Phil Grabsky girato in esclusiva alle Scuderie del Quirinale per la mostra "Raffaello: 1520 -1483"
Restiamo a Roma, dove è ancora da stabilire la nuova data della mostra Raffaello e la Domus Aurea. L’invenzione delle Grottesche, che avrebbe dovuto inaugurare il 24 marzo al Parco archeologico del Colosseo.
A Villa Farnesina resta al momento confermata la data del 6 ottobre per l’apertura della mostra Raffaello in Villa Farnesina: Galatea e Psiche in occasione della quale saranno svelati i disegni sull’intonaco, scoperti negli anni Settanta, al di sotto del Polifemo di Sebastiano del Piombo e del Trionfo di Galatea di Raffaello, finora mai esposti al pubblico.
Slitta invece al 25 marzo 2021 il percorso espositivo Raffaello e l'Antico nella Villa di Agostino Chigi a cura di Alessandro Zuccari e dalla storica dell’arte Costanza Barbieri che riallestirà, almeno in parte, la collezione del Chigi nel suo luogo originario.
A Urbino, il telefono della Casa Natale di Raffaello squilla, una voce risponde, ma il giorno dell’apertura non c’è.
Tuttavia la mostra Baldassare Castiglione e Raffaello. Volti e momenti della vita di corte (Sale del Castellare, in Palazzo Ducale), prenderà il via il 16 luglio per protrarsi fino al primo novembre.
Alla Galleria Nazionale delle Marche Raphael Ware. I colori del Rinascimento, terminata il 13 aprile in fase di lockdown, non sarà ulterormente prolungata.
Coppa, San Girolamo e il Leone, Urbino, 1524
Slitta a settembre e in autunno l’omaggio di Perugia a Raffaello
Anche Palazzo Baldeschi al Corso, a Perugia, rinvia a settembre il proprio omaggio all’Urbinate. Per la mostra Raffaello in Umbria e la sua eredità in Accademia organizzata dalla Fondazione CariPerugia Arte in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci, che avrebbe dovuto inaugurare ad aprile, si ipotizza un’apertura a settembre. Con la possibilità di poter anticipare qualora le condizioni organizzative e di sicurezza lo permettano.
Grazie alla collaborazione con l’Accademia è stato progettato un percorso espositivo che si preannuncia originale, coniugando una parte multimediale, ricca di immagini immersive, ad una sezione prettamente espositiva.
Pinturicchio, Madonna con il Bambino e San Giovannino, Tempera su tavola, 44 x 59 cm
L’universo pittorico di Raffaello sarà ricostruito nella sezione multimediale della mostra, illustrata dal curatore Francesco Federico Mancini, e sarà animato grazie ad immagini, mentre nelle sale del palazzo riecheggeranno effetti e visioni di opere prestigiose che appartengono all’attività dell’artista in Umbria, tra il 1500 e il 1504-1505. Non mancheranno materiali d’archivio dedicati a Raffaello e al suo rapporto con questa regione, grazie alla collaborazione con la Soprintendenza Archivistica dell’Umbria e delle Marche e dell’Archivio di Stato di Perugia.
La seconda sezione della mostra, dal titolo L’Accademia di Belle Arti di Perugia e Raffaello: da Minardi e Wicar al Novecento, organizzata dalla Fondazione Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” pone in luce come Perugia, insieme a Roma, grazie alla presenza di Tommaso Minardi che dell’Accademia fu direttore, abbia rappresentato un "vivaio di talentuosi pittori che interpretano la lezione degli antichi Maestri, Perugino e Raffaello prima di tutti, attualizzandone modelli e stile”.
A seguire, in autunno aprirà, sempre a Perugia, presso il Museo civico di Palazzo della Penna, la mostra Fortuna e mito di Raffaello in Umbria promossa dal Comune di Perugia e curata da Francesco Federico Mancini. Sarà un’occasione per ripercorrere la fortuna e il mito dell’Urbinate attraverso tele, incisioni, disegni, ceramiche e vetri dipinti, dal Cinquecento al Novecento.
Raffaello Sanzio, Deposizione Borghese, 1507, Scomparto principale della Pala Baglioni, Olio su tavola, 184 x 176 cm, Roma, Galleria Borghese
Resta invece fissata al 3 ottobre, come da programma, la mostra intitolata La fortuna della Deposizione Baglioni di Raffaello nelle copie perugine, alla Galleria Nazionale dell'Umbria.
Nella città nella quale il Maestro lasciò numerosi capolavori come la Pala Ansidei, oggi alla National Gallery di Londra e la Madonna Conestabile, adesso all’Ermitage di San Pietroburgo, saranno esposte sette copie perugine della Deposizione Baglioni, dipinta nel 1507 per l’altare di famiglia nella Chiesa di San Francesco al Prato e fatta rubare da Scipione Borghese nel 1608.
A Gubbio Raffaello e la nuova maiolica
Bisognerà attendere settembre per la mostra, organizzata dalla Fondazione CariPerugia Arte in programma alle Logge dei Tiratori della Lana di Gubbio, dal titolo Dal lustro all’istoriato: Raffaello e la nuova maiolica.
A Jesi slitta a marzo 2021 la mostra su Raffaello e Colocci
Tutto confermato per la mostra dedicata a Raffaello e Angelo Colocci, segretario di papa Leone X. L'esposizione sarà tuttavia, "per un migliore successo" sarà rinviata a marzo 2021.
Leggi anche:
• A tu per tu con le storie di Amore e Psiche: la Loggia di Raffaello a Villa Farnesina in versione digitale
• Raffaello 500, la mostra impossibile
• Raffaello e i tesori di Roma antica, l'attualità di una lettera di 500 anni fa
Iniziamo dall'atteso appuntamento “Raffaello 1520 – 1483” alle Scuderie del Quirinale che ripartirà dal 2 giugno per protrarsi fino al 30 agosto, grazie alla disponibilità e alla solidarietà delle istituzioni museali e dei collezionisti che hanno prestato le opere.
“Ricominciamo - ha dichiarato Mario De Simoni, presidente e A.D. Ales - Scuderie del Quirinale. Riapriamo le porte delle Scuderie del Quirinale pronti ad accogliere i visitatori nelle più scrupolose condizioni di sicurezza, offrendo allo stesso tempo l'opportunità di fruire di tanta bellezza e ritrovare in essa la forza per ripartire. Siamo grati alle Gallerie degli Uffizi, al suo direttore Eike Schmidt e a tutti i prestatori che hanno concesso con generosità l'opportunità di prolungare le date di un'esposizione così importante per il nostro Paese”.
Era davvero tanta l'attesa per questa mostra straordinaria - realizzata insieme alle Gallerie degli Uffizi e curata da Marzia Faietti e da Matteo Lafranconi, direttore di Scuderie del Quirinale - e che, con le sue oltre 200 opere, costituisce la più grande rassegna mai tentata in precedenza, con capolavori provenienti dalle più importanti collezioni e realtà museali italiane e internazionali.
RAPHAEL REVEALED - In anteprima i primi minuti del film di Phil Grabsky girato in esclusiva alle Scuderie del Quirinale per la mostra "Raffaello: 1520 -1483"
Restiamo a Roma, dove è ancora da stabilire la nuova data della mostra Raffaello e la Domus Aurea. L’invenzione delle Grottesche, che avrebbe dovuto inaugurare il 24 marzo al Parco archeologico del Colosseo.
A Villa Farnesina resta al momento confermata la data del 6 ottobre per l’apertura della mostra Raffaello in Villa Farnesina: Galatea e Psiche in occasione della quale saranno svelati i disegni sull’intonaco, scoperti negli anni Settanta, al di sotto del Polifemo di Sebastiano del Piombo e del Trionfo di Galatea di Raffaello, finora mai esposti al pubblico.
Slitta invece al 25 marzo 2021 il percorso espositivo Raffaello e l'Antico nella Villa di Agostino Chigi a cura di Alessandro Zuccari e dalla storica dell’arte Costanza Barbieri che riallestirà, almeno in parte, la collezione del Chigi nel suo luogo originario.
A Urbino, il telefono della Casa Natale di Raffaello squilla, una voce risponde, ma il giorno dell’apertura non c’è.
Tuttavia la mostra Baldassare Castiglione e Raffaello. Volti e momenti della vita di corte (Sale del Castellare, in Palazzo Ducale), prenderà il via il 16 luglio per protrarsi fino al primo novembre.
Alla Galleria Nazionale delle Marche Raphael Ware. I colori del Rinascimento, terminata il 13 aprile in fase di lockdown, non sarà ulterormente prolungata.
Coppa, San Girolamo e il Leone, Urbino, 1524
Slitta a settembre e in autunno l’omaggio di Perugia a Raffaello
Anche Palazzo Baldeschi al Corso, a Perugia, rinvia a settembre il proprio omaggio all’Urbinate. Per la mostra Raffaello in Umbria e la sua eredità in Accademia organizzata dalla Fondazione CariPerugia Arte in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci, che avrebbe dovuto inaugurare ad aprile, si ipotizza un’apertura a settembre. Con la possibilità di poter anticipare qualora le condizioni organizzative e di sicurezza lo permettano.
Grazie alla collaborazione con l’Accademia è stato progettato un percorso espositivo che si preannuncia originale, coniugando una parte multimediale, ricca di immagini immersive, ad una sezione prettamente espositiva.
Pinturicchio, Madonna con il Bambino e San Giovannino, Tempera su tavola, 44 x 59 cm
L’universo pittorico di Raffaello sarà ricostruito nella sezione multimediale della mostra, illustrata dal curatore Francesco Federico Mancini, e sarà animato grazie ad immagini, mentre nelle sale del palazzo riecheggeranno effetti e visioni di opere prestigiose che appartengono all’attività dell’artista in Umbria, tra il 1500 e il 1504-1505. Non mancheranno materiali d’archivio dedicati a Raffaello e al suo rapporto con questa regione, grazie alla collaborazione con la Soprintendenza Archivistica dell’Umbria e delle Marche e dell’Archivio di Stato di Perugia.
La seconda sezione della mostra, dal titolo L’Accademia di Belle Arti di Perugia e Raffaello: da Minardi e Wicar al Novecento, organizzata dalla Fondazione Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” pone in luce come Perugia, insieme a Roma, grazie alla presenza di Tommaso Minardi che dell’Accademia fu direttore, abbia rappresentato un "vivaio di talentuosi pittori che interpretano la lezione degli antichi Maestri, Perugino e Raffaello prima di tutti, attualizzandone modelli e stile”.
A seguire, in autunno aprirà, sempre a Perugia, presso il Museo civico di Palazzo della Penna, la mostra Fortuna e mito di Raffaello in Umbria promossa dal Comune di Perugia e curata da Francesco Federico Mancini. Sarà un’occasione per ripercorrere la fortuna e il mito dell’Urbinate attraverso tele, incisioni, disegni, ceramiche e vetri dipinti, dal Cinquecento al Novecento.
Raffaello Sanzio, Deposizione Borghese, 1507, Scomparto principale della Pala Baglioni, Olio su tavola, 184 x 176 cm, Roma, Galleria Borghese
Resta invece fissata al 3 ottobre, come da programma, la mostra intitolata La fortuna della Deposizione Baglioni di Raffaello nelle copie perugine, alla Galleria Nazionale dell'Umbria.
Nella città nella quale il Maestro lasciò numerosi capolavori come la Pala Ansidei, oggi alla National Gallery di Londra e la Madonna Conestabile, adesso all’Ermitage di San Pietroburgo, saranno esposte sette copie perugine della Deposizione Baglioni, dipinta nel 1507 per l’altare di famiglia nella Chiesa di San Francesco al Prato e fatta rubare da Scipione Borghese nel 1608.
A Gubbio Raffaello e la nuova maiolica
Bisognerà attendere settembre per la mostra, organizzata dalla Fondazione CariPerugia Arte in programma alle Logge dei Tiratori della Lana di Gubbio, dal titolo Dal lustro all’istoriato: Raffaello e la nuova maiolica.
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