Frequentò la bottega del pittore Francesco Solimena a Napoli e nel 1689 decise di indossare l’abito di chierico divenendo poi canonico della Cattedrale di Cerreto Sannita. Da allora la sua attività di religioso e quella di artista divennero strettamente correlate. A partire dal primo decennio del XVIII secolo produsse infatti numerose opere destinate alle chiese della locale diocesi cerretese. La prima di queste fu il Miracolo di Soriano (1710), nella chiesa Cattedrale, espressione di uno stile fortemente influenzato dalla lezione del Solimena. Opere successive come la Madonna con Bambino tra Santi, nella Collegiata di San Martino, Cristo con le Anime Purganti e la Madonna con Bambino e Santi, nella chiesa di Santa Maria al Monte dei Morti di Cerreto, documentano invece l’inizio di una nuova fase nella produzione dell’artista, sensibile a quel classicismo di matrice marattesca di cui Paolo de Matteis si faceva portavoce in quegli anni nelle opere eseguite per Guardia Sanfamondi.
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