In-generazioni

In-generazioni, Museo d'Arte Contemporanea Sannio - ARCOS, Benevento
Dal 22 December 2012 al 20 January 2013
Benevento
Luogo: Museo d'Arte Contemporanea Sannio - ARCOS
Indirizzo: corso Giuseppe Garibaldi 1
Orari: da martedì a domenica 9-13/ 17-20
Curatori: Ferdinando Creta
Enti promotori:
- Provincia di Benevento
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0824 29919
E-Mail info: museoarcos@artsanniocampania.it
Sito ufficiale: http://www.provincia.benevento.it
Il 21 dicembre inaugura alle 17,30, con la conferenza ed apertura alla stampa alle 11, la mostra ‘In-generazioni’ che resterà aperta al pubblico fino al 20 gennaio prossimo. La mostra, curata da Ferdinando Creta, rappresenta un’iniziativa importante realizzata senza alcun onere economico a carico della Provincia di Benevento che l’ha voluta; oltre ad essere un omaggio a Salvatore Paladino, artista napoletano per nascita e sannita per scelta, dove è presente con opere-ambiente come ‘Memoria’ dedicata alle vittime dell’Olocausto ed esposta nei Giardini della Rocca dei Rettori, propone un inedito incontro tra la pittura del grande maestro e la scultura dell’allievo - maestro Francesco Alessio; un incontro impregnato della carica emotiva e delle contrapposizioni che sempre si celano nella dicotomia maestro - discepolo.
Come afferma Dario Giugliano,’non c’è solo amicizia tra Paladino e Alessio, ma un rapporto per sua stessa natura più complesso’; e così l’incontro - scontro tra maestro e discepolo, al tempo stesso edificante e devastante, rispecchia l’eterna dialettica tra epoche, artisti e stili distinti, ma destinati a sfumare gli uni negli altri. Ed è proprio l’energia mai placata di questo rapporto che i due artisti hanno deciso di rivelare al pubblico di Arcos.
Da un lato ci saranno, dunque, le opere di Paladino, che recuperando la creatività-gioco del bambino, fa del ludismo uno strumento per scomporre l’immaginario in elementi semplici da riassemblare. Dall’altra parte saranno esposte le sculture di Francesco Alessio con il loro richiamo ad elementi magici, misterici e mitologici che fanno da contrappunto alla luminosità delle opere di Paladino; elementi che sicuramente lo hanno raggiunto anche dalle terre sannite, quelle terre conosciute proprio grazie all’amico - maestro, e nelle quali vive continuamente una sensazione di grande benessere.
Nasce così una mostra che consente non solo di conoscere ed apprezzare due grandi artisti campani ma anche di indagare meglio la profondità di un bellissimo legame quale quello che dura sempre nel tempo tra maestro e discepolo. La mostra, sostenuta da sponsor del territorio particolarmente sensibili all’iniziativa Michelangelo Lombardi Costruzioni, Hotel La Piana Amorosi, Il Laboratorio - le edizioni Nola, Azienda Agricola Marisa Pouchain Taffuri San Lorenzello, Ar. eCa. Società Cooperativa Benevento, è accompagnata da un catalogo, edito da Maria Pia Incutti con impianto grafico a cura di Benedetto Longobardi Ruju, presentazione di Ferdinando Creta e testi di Dario Giugliano e Diana Grasso.
Come afferma Dario Giugliano,’non c’è solo amicizia tra Paladino e Alessio, ma un rapporto per sua stessa natura più complesso’; e così l’incontro - scontro tra maestro e discepolo, al tempo stesso edificante e devastante, rispecchia l’eterna dialettica tra epoche, artisti e stili distinti, ma destinati a sfumare gli uni negli altri. Ed è proprio l’energia mai placata di questo rapporto che i due artisti hanno deciso di rivelare al pubblico di Arcos.
Da un lato ci saranno, dunque, le opere di Paladino, che recuperando la creatività-gioco del bambino, fa del ludismo uno strumento per scomporre l’immaginario in elementi semplici da riassemblare. Dall’altra parte saranno esposte le sculture di Francesco Alessio con il loro richiamo ad elementi magici, misterici e mitologici che fanno da contrappunto alla luminosità delle opere di Paladino; elementi che sicuramente lo hanno raggiunto anche dalle terre sannite, quelle terre conosciute proprio grazie all’amico - maestro, e nelle quali vive continuamente una sensazione di grande benessere.
Nasce così una mostra che consente non solo di conoscere ed apprezzare due grandi artisti campani ma anche di indagare meglio la profondità di un bellissimo legame quale quello che dura sempre nel tempo tra maestro e discepolo. La mostra, sostenuta da sponsor del territorio particolarmente sensibili all’iniziativa Michelangelo Lombardi Costruzioni, Hotel La Piana Amorosi, Il Laboratorio - le edizioni Nola, Azienda Agricola Marisa Pouchain Taffuri San Lorenzello, Ar. eCa. Società Cooperativa Benevento, è accompagnata da un catalogo, edito da Maria Pia Incutti con impianto grafico a cura di Benedetto Longobardi Ruju, presentazione di Ferdinando Creta e testi di Dario Giugliano e Diana Grasso.
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