Lucio Fontana. Figura, disegno, scultura
Collezione Paolo VI, Concesio (BR)
Dal 29 May 2014 al 29 May 2014
Concesio | Brescia
Luogo: Collezione Paolo VI
Indirizzo: via Guglielmo Marconi 15
Orari: h 18
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 030 2180817
E-Mail info: info@collezionepaolovi.it
Sito ufficiale: http://www.collezionepaolovi.it
La Collezione Paolo VI di Concesio conserva ed espone, tra i molti suoi capolavori, una straordinaria scultura in ceramica di Lucio Fontana, una “Crocifissione” probabilmente risalente al 1955 ed esposta nella mostra che quell’anno l’artista tenne, nei mesi di novembre e dicembre, nella Galleria San Fedele di Milano. La presenza di quest’opera rara e preziosa all’interno del museo che testimonia il rapporto di Papa Montini con l’arte contemporanea offre l’occasione e lo spunto di partenza per una conferenza di Luca Massimo Barbero (curatore associato della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia e direttore dell’Istituto di Storia dell’arte della Fondazione Giorgio Cini, nonché autore del “Catalogo ragionato dell’opera su carta” di Lucio Fontana recentemente pubblicato dall’editore Skira) dedicata al tema del rapporto tra figura, disegno e scultura nella produzione del grande artista che fondò lo Spazialismo.
La carta, per Lucio Fontana, fu il materiale attraverso cui concretizzare il proprio pensiero, materializzare il suo quotidiano, e al contempo sperimentare e indagare la propria fantasia. Lo studio delle oltre seimila opere su carta presenti nel “Catalogo ragionato”, al cui interno, oltre al testo di Luca Massimo Barbero, è presente un’importante prefazione di Enrico Crispolti, ha permesso di analizzare e creare una vera e propria mappa diagrammatica del pensiero di Fontana, che, attraverso un lavoro di catalogazione, ricostruzione e prima associazione tematico-cronologica, presenta la pratica continua e irrefrenabile del disegnare e del segnare la carta. Ed è proprio attraverso il disegno che si testimonia il sincretismo costante tra l’astrattismo e il segno figurativo di Fontana, in un’unità di pensiero e poliformismo tipicamente riconducibile all’artista. In quest’ottica il gesto e il segno di Fontana si associano in modo evidente al suo atto scultoreo, con una particolare attenzione a quella che forse è la sua produzione meno nota ma che invece merita un particolare approfondimento: la scultura ceramica figurativa.
Al termine della conferenza sarà possibile visitare, fino alle ore 20, la Collezione Paolo VI, e l’opera di John Isaacs “The architecture of empathy”.
Luca Massimo Barbero (Torino 1963), studioso e critico d’arte moderna e contemporanea, è curatore associato della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia e direttore dell’Istituto di Storia dell’arte della Fondazione Giorgio Cini. Dal 2009 al 2011 è stato Direttore del MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma – dove, nel dicembre 2010, ha aperto la nuova ala del museo progettata da Odile Decq.
Autore di molteplici monografie dedicate all’arte del Novecento e del secondo dopoguerra, ha lavorato con numerosi tra i maggiori artisti contemporanei, curandone progetti e mostre.
Nel 2010 ha curato il volume “Torino sperimentale 1959-1969. Una storia della cronaca: il sistema delle arti come avanguardia”, che si offre come un ritratto inedito della città, dalla ricezione delle avanguardie alle nuove ricerche. Di recente pubblicazione – autunno 2013 – il “Catalogo ragionato dell’opera su carta” di Lucio Fontana, frutto di oltre cinque anni di lavoro, studio e catalogazione.
È possibile visitare la Collezione Paolo VI dal martedì al venerdì dalle ore 9 alle 12 e dalle 15 alle 17, e il sabato dalle ore 14 alle 19.
La carta, per Lucio Fontana, fu il materiale attraverso cui concretizzare il proprio pensiero, materializzare il suo quotidiano, e al contempo sperimentare e indagare la propria fantasia. Lo studio delle oltre seimila opere su carta presenti nel “Catalogo ragionato”, al cui interno, oltre al testo di Luca Massimo Barbero, è presente un’importante prefazione di Enrico Crispolti, ha permesso di analizzare e creare una vera e propria mappa diagrammatica del pensiero di Fontana, che, attraverso un lavoro di catalogazione, ricostruzione e prima associazione tematico-cronologica, presenta la pratica continua e irrefrenabile del disegnare e del segnare la carta. Ed è proprio attraverso il disegno che si testimonia il sincretismo costante tra l’astrattismo e il segno figurativo di Fontana, in un’unità di pensiero e poliformismo tipicamente riconducibile all’artista. In quest’ottica il gesto e il segno di Fontana si associano in modo evidente al suo atto scultoreo, con una particolare attenzione a quella che forse è la sua produzione meno nota ma che invece merita un particolare approfondimento: la scultura ceramica figurativa.
Al termine della conferenza sarà possibile visitare, fino alle ore 20, la Collezione Paolo VI, e l’opera di John Isaacs “The architecture of empathy”.
Luca Massimo Barbero (Torino 1963), studioso e critico d’arte moderna e contemporanea, è curatore associato della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia e direttore dell’Istituto di Storia dell’arte della Fondazione Giorgio Cini. Dal 2009 al 2011 è stato Direttore del MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma – dove, nel dicembre 2010, ha aperto la nuova ala del museo progettata da Odile Decq.
Autore di molteplici monografie dedicate all’arte del Novecento e del secondo dopoguerra, ha lavorato con numerosi tra i maggiori artisti contemporanei, curandone progetti e mostre.
Nel 2010 ha curato il volume “Torino sperimentale 1959-1969. Una storia della cronaca: il sistema delle arti come avanguardia”, che si offre come un ritratto inedito della città, dalla ricezione delle avanguardie alle nuove ricerche. Di recente pubblicazione – autunno 2013 – il “Catalogo ragionato dell’opera su carta” di Lucio Fontana, frutto di oltre cinque anni di lavoro, studio e catalogazione.
È possibile visitare la Collezione Paolo VI dal martedì al venerdì dalle ore 9 alle 12 e dalle 15 alle 17, e il sabato dalle ore 14 alle 19.
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