L’arte e la croce

© Mimmo Paladino
Dal 14 January 2017 al 19 February 2017
Massa | Massa-Carrara
Luogo: Palazzo Ducale
Indirizzo: piazza Aranci 35
Curatori: Mauro Daniele Lucchesi
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 328 8375423
E-Mail info: mdlucc57@gmail.com
Si intitola “L’arte e la croce” la mostra che sarà ospitata nelle sale del Palazzo Ducale di Massa (Ms), da sabato 14 gennaio - vernissage alle ore 17 - fino al 19 febbraio, ultimo evento espositivo del ciclo “Oltre l’immagine” organizzato dall’Associazione Quattro Coronati in collaborazione con il Comune di Massa. Una rassegna che dallo scorso settembre ha ottenuto nelle precedenti tre mostre un grande successo di pubblico e critica proponendo artisti “ fuori dagli schemi” per la loro originalità sia nell’uso dei materiali che nei temi proposti come Dany Vescovi, il duo Bertozzi & Casoni e Marco Cornini.
L’ultima mostra, curata come le altre da Mauro Daniele Lucchesi, affronta il tema più antico e mai risolto dall’uomo, la spiritualità, il “divino”. In passato il rapporto tra arte e religione viveva di reciproca dipendenza rivelando la condizione rituale, culturale, individuale e collettiva che corrisponde alla primordiale sacralità della vita. In mostra le opere di 22 artisti che interpretano questo tema secondo la loro sensibilità e il proprio linguaggio: pittura, scultura, fotografia e installazioni.
Tra questi nomi consacrati nella storia dell’arte italiana e internazionale come Sandro Chia, Mimmo Paladino, Nicola De Maria, Gian Marco Montesano, Romano Cagnoni, Mario Ceroli, Hermann Nitsch oltre ad altri artisti di indiscussa fama e valore come Nicola Bolla, Arnold Mario Dall’O, Giovanni Manfredini, Piero Mosti, Lorenzo D’Andrea, Federico Guida, Nicola De Maria, Agostino Arrivabene, Michelangelo Galliani, Dany Vescovi, Marco Cingolani, Franco Marrocco, Pino Deodato, Marco Biscardi, Dania Zanotto.
“Nella nostra epoca - spiega il curatore Mauro Daniele Lucchesi - molto spesso l'artista evita di legare la sua espressione alla religione risultandone una figura più meditativa e incerta. Ambiguità, autocritica, ironia si insinuano nell’opera, l’esclusività e l’intimità del rapporto fra chi guarda l’opera che genera stupore, meraviglia, fascinazione (o il contrario), consente di porsi nella condizione di percepire la “spiritualità”, la “sacralità”, il sentimento “religioso”, di avvertirla come “sensazione” senza doverla riconoscere necessariamente nelle forme o nei simboli della tradizione”.
“La mostra propone opere di vari artisti uniti da un tema - aggiunge Michela Simona Eremita, che ha curato il testo critico-, che diventa occasione per una riflessione sulla morte e sulla spiritualità estesa anche al pensiero laico. Questi artisti, infatti, con diversi linguaggi e diverse materie, con più o meno levità, portano nel nostro tempo quello che è un tema che convive con l’uomo nella sua consapevolezza di essere caduco, permettendo, nella varietà, allo spettatore di rinvenire la propria affinità di pensiero e sensibilità”. Il catalogo è edito da CLD libri con testo critico di Michela Simona Eremita.
Orario: dal giovedì alla domenica dalle ore 16.30 alle 19.30
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