Alphatype2022

Lorenzo Marini, Futurtype, 2021, mixed media on canvas, 100x100 cm.
Dal 25 May 2022 al 25 June 2022
Milano
Luogo: Galleria Gracis di Milano
Indirizzo: Piazza Castello 16
Orari: da lunedì a venerdì 10.00-13.00 / 14.00-18.00
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 877 807
E-Mail info: gracis@gracis.com
Dal 25 maggio al 25 giugno 2022, la Galleria Gracis di Milano ospita la mostra Alphatype2022 che propone venti opere di Lorenzo Marini che documentano gli ultimi dieci anni di attività dell’artista milanese.
In occasione del Salone del Mobile, dal 7 al 12 giugno, il percorso espositivo coinvolgerà anche lo spazio Certosa Initiative (via Barnaba Oriani 27) con l’installazione Mirrortype, una stanza di acciaio specchiato dove all’interno sono state sospese sette lettere, anch’esse in acciaio specchiato, in uno spazio che apparirà così senza dimensione. Lorenzo Marini ha immaginato un luogo immersivo dove il visitatore potrà essere parte dell’opera stessa, in un dialogo tra lettere, luci, osservatore e musica, grazie all’accompagnamento musicale di Mariella Nava.
La mostra alla Galleria Gracis raccoglie opere che riveleranno le radici artistiche di Marini e il suo originale modo di affrontare il momento creativo. Marini, infatti, lavora orizzontalmente contaminando pittura, serigrafia, installazione ambientale e fotografia, in un universo che spazia dalla grafica all’industrial design, dai linguaggi pubblicitari ai cartoon, fino ad arrivare alle sperimentazioni delle Avanguardie Storiche.
Nei suoi lavori figurazione, unicità o duplicazione delle figure, astrazione, ricchezza del colore o essenzialità del tratto, convivono sullo stesso piano.
Da qui la creazione di un nuovo contesto visivo che libera il linguaggio portando alla luce esperienze percettive e psichiche realizzate in esperienze segniche, verbali o grafiche.
“In questa personale ricombino in ordine casuale le opere delle singole lettere, come un visual dove non c’è nulla da leggere ma solo da guardare. Si creano così le combinazioni alfabetiche dove la diversità tipografica è un valore assoluto. E l’individualità della nostra società viene ampiamente raccontata. Guardo, dunque sono.” commenta Lorenzo Marini.
Nella galleria di piazza Castello sarà anche allestita l’installazione Raintype: 1200 lettere riprodotte su materiale trasparente e appese a fili che pendono dal soffitto, in un gioco di colori.
Per quest’opera, Lorenzo Marini ha disegnato centinaia di type originali che oscillando casualmente nel vuoto, rivelano accostamenti non sempre immediati come suggerirebbe la logica.
Lorenzo Marini è un artista italiano che vive e lavora fra Milano, Los Angeles e New York. Marini ha frequentato l’Accademia di Belle Arte di Venezia con Emilio Vedova, ma si è laureato in architettura e ha lavorato con successo nel mondo della pubblicità per trent’anni. Nel 2016 Marini ha un’intuizione artistica che lo porta a celebrare la bellezza delle lettere. Nel 2017, forte di questo successo, crea il “Manifesto per la liberazione delle lettere” diventando, di fatto, il caposcuola di una nuova forma d’arte: quella di dedicare ad ogni singola lettera dell’alfabeto un’opera, liberando così le lettere dall’obbligo della funzione, per celebrarne la pura bellezza intrinseca. Le opere pittoriche di Marini possono essere lette come la traduzione in contemporary art di campagne pubblicitarie, con una rigorosa logica degli spazi e degli equilibri, nella sua prima ricerca sui Visual. Così come possono essere lette come un pensiero rivoluzionario sulla bellezza pop dell’alfabeto contemporaneo, in questa seconda fase artistica. Inaugurazione: 25 maggio, ore 18.00
In occasione del Salone del Mobile, dal 7 al 12 giugno, il percorso espositivo coinvolgerà anche lo spazio Certosa Initiative (via Barnaba Oriani 27) con l’installazione Mirrortype, una stanza di acciaio specchiato dove all’interno sono state sospese sette lettere, anch’esse in acciaio specchiato, in uno spazio che apparirà così senza dimensione. Lorenzo Marini ha immaginato un luogo immersivo dove il visitatore potrà essere parte dell’opera stessa, in un dialogo tra lettere, luci, osservatore e musica, grazie all’accompagnamento musicale di Mariella Nava.
La mostra alla Galleria Gracis raccoglie opere che riveleranno le radici artistiche di Marini e il suo originale modo di affrontare il momento creativo. Marini, infatti, lavora orizzontalmente contaminando pittura, serigrafia, installazione ambientale e fotografia, in un universo che spazia dalla grafica all’industrial design, dai linguaggi pubblicitari ai cartoon, fino ad arrivare alle sperimentazioni delle Avanguardie Storiche.
Nei suoi lavori figurazione, unicità o duplicazione delle figure, astrazione, ricchezza del colore o essenzialità del tratto, convivono sullo stesso piano.
Da qui la creazione di un nuovo contesto visivo che libera il linguaggio portando alla luce esperienze percettive e psichiche realizzate in esperienze segniche, verbali o grafiche.
“In questa personale ricombino in ordine casuale le opere delle singole lettere, come un visual dove non c’è nulla da leggere ma solo da guardare. Si creano così le combinazioni alfabetiche dove la diversità tipografica è un valore assoluto. E l’individualità della nostra società viene ampiamente raccontata. Guardo, dunque sono.” commenta Lorenzo Marini.
Nella galleria di piazza Castello sarà anche allestita l’installazione Raintype: 1200 lettere riprodotte su materiale trasparente e appese a fili che pendono dal soffitto, in un gioco di colori.
Per quest’opera, Lorenzo Marini ha disegnato centinaia di type originali che oscillando casualmente nel vuoto, rivelano accostamenti non sempre immediati come suggerirebbe la logica.
Lorenzo Marini è un artista italiano che vive e lavora fra Milano, Los Angeles e New York. Marini ha frequentato l’Accademia di Belle Arte di Venezia con Emilio Vedova, ma si è laureato in architettura e ha lavorato con successo nel mondo della pubblicità per trent’anni. Nel 2016 Marini ha un’intuizione artistica che lo porta a celebrare la bellezza delle lettere. Nel 2017, forte di questo successo, crea il “Manifesto per la liberazione delle lettere” diventando, di fatto, il caposcuola di una nuova forma d’arte: quella di dedicare ad ogni singola lettera dell’alfabeto un’opera, liberando così le lettere dall’obbligo della funzione, per celebrarne la pura bellezza intrinseca. Le opere pittoriche di Marini possono essere lette come la traduzione in contemporary art di campagne pubblicitarie, con una rigorosa logica degli spazi e degli equilibri, nella sua prima ricerca sui Visual. Così come possono essere lette come un pensiero rivoluzionario sulla bellezza pop dell’alfabeto contemporaneo, in questa seconda fase artistica. Inaugurazione: 25 maggio, ore 18.00
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