Gianni Berengo Gardin Venezia. Le grandi navi

© Gianni Berengo Gardin / Fondazione Forma per la Fotografia | Gianni Berengo Gardin, Bacino di San Marco, Punta della Dogana. Venezia, Agosto 2013
Dal 3 November 2015 al 16 November 2015
Milano
Luogo: Biblioteca del Daverio
Indirizzo: piazza Bertarelli 4
Orari: da lunedì a venerdì 10,30-13 / 15-19; sabato 10,30-13
Curatori: Philippe Daverio, Alessandra Mauro
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39.02.91092271
E-Mail info: contrastogalleria@contrasto.it
Dopo il grande successo dell’apertura della mostra nel negozio Olivetti di piazza San Marco a Venezia, Martedì 3 Novembre alle 18.30 inaugura, presso la sede della Biblioteca del Daverio in Piazza Bertarelli 4 a Milano, la mostra Gianni Berengo Gardin Venezia. Le grandi navi. L’artista sarà presente all’inaugurazione.
Contrasto Galleria in collaborazione con la Biblioteca del Daverio e Teseo Arte mette in mostra dal 3 al 16 Novembre 2105 presso la Biblioteca del Daverio trenta fotografie di Gianni Berengo Gardin, realizzate tra 2012 e 2014, che ritraggono il quotidiano passaggio delle Grandi Navi da crociera nella laguna di Venezia.
La mostra, già ospitata dal FAI a Villa Necchi a Milano nel 2014 e curata da Alessandra Mauro (Fondazione Forma), ripropone la ormai celebre serie di fotografie che ha suscitato scalpore e indignazione, travalincando i confini nazionali e suscitando anche l’interesse della stampa internazionale.
Gianni Berengo Gardin ha seguito il percorso di queste grandi navi, ingombranti e voluminose, documentando il loro apparire e scomparire sull’orizzonte della laguna e Venezia e le grandi navi raccoglie questo reportage realizzato nel bianco e nero rigoroso, sincero e perfetto di sempre.
Gianni Berengo Gardin non ha mai voluto essere definito un artista, la sua missione è sempre stata quella di documentare, di essere un testimone del proprio tempo e anche davanti a queste presenze anomale, abnormi ed estranee al panorama veneziano – le Grandi Navi -, il fotografo ha fatto quello che meglio sa fare: comunicare attraverso le sue fotografie. “Ero turbato soprattutto dall’inquinamento visivo. Vedere la mia Venezia distrutta nelle proporzioni e trasformata in un giocattolo, uno di quei suoi cloni in cartapesta come a Las Vegas mi turbava profondamente”.
La mostra è accompagnata da un libro omonimo edito da Contrasto.
Gianni Berengo Gardin è nato a Santa Margherita Ligure nel 1930. Dopo essersi trasferito a Milano si è dedicato principalmente alla fotografia di reportage, all’indagine sociale, alla documentazione di architettura e alla descrizione ambientale. Nel 1979 ha iniziato la collaborazione con Renzo Piano, per il quale documenta le fasi di realizzazione dei progetti architettonici. Nel 1995 ha vinto il Leica Oskar Barnack Award. È molto impegnato nella pubblicazione di libri (oltre 200) e nel settore delle mostre (oltre 200 individuali). Contrasto ha pubblicato di recente Il libro dei libri (2014) che raccoglie tutti i volumi realizzati dal maestro della fotografia (oltre 250) e Manicomi (2015). L’archivio di Gianni Berengo Gardin è gestito da Fondazione Forma per la Fotografia di Milano.
Contrasto Galleria in collaborazione con la Biblioteca del Daverio e Teseo Arte mette in mostra dal 3 al 16 Novembre 2105 presso la Biblioteca del Daverio trenta fotografie di Gianni Berengo Gardin, realizzate tra 2012 e 2014, che ritraggono il quotidiano passaggio delle Grandi Navi da crociera nella laguna di Venezia.
La mostra, già ospitata dal FAI a Villa Necchi a Milano nel 2014 e curata da Alessandra Mauro (Fondazione Forma), ripropone la ormai celebre serie di fotografie che ha suscitato scalpore e indignazione, travalincando i confini nazionali e suscitando anche l’interesse della stampa internazionale.
Gianni Berengo Gardin ha seguito il percorso di queste grandi navi, ingombranti e voluminose, documentando il loro apparire e scomparire sull’orizzonte della laguna e Venezia e le grandi navi raccoglie questo reportage realizzato nel bianco e nero rigoroso, sincero e perfetto di sempre.
Gianni Berengo Gardin non ha mai voluto essere definito un artista, la sua missione è sempre stata quella di documentare, di essere un testimone del proprio tempo e anche davanti a queste presenze anomale, abnormi ed estranee al panorama veneziano – le Grandi Navi -, il fotografo ha fatto quello che meglio sa fare: comunicare attraverso le sue fotografie. “Ero turbato soprattutto dall’inquinamento visivo. Vedere la mia Venezia distrutta nelle proporzioni e trasformata in un giocattolo, uno di quei suoi cloni in cartapesta come a Las Vegas mi turbava profondamente”.
La mostra è accompagnata da un libro omonimo edito da Contrasto.
Gianni Berengo Gardin è nato a Santa Margherita Ligure nel 1930. Dopo essersi trasferito a Milano si è dedicato principalmente alla fotografia di reportage, all’indagine sociale, alla documentazione di architettura e alla descrizione ambientale. Nel 1979 ha iniziato la collaborazione con Renzo Piano, per il quale documenta le fasi di realizzazione dei progetti architettonici. Nel 1995 ha vinto il Leica Oskar Barnack Award. È molto impegnato nella pubblicazione di libri (oltre 200) e nel settore delle mostre (oltre 200 individuali). Contrasto ha pubblicato di recente Il libro dei libri (2014) che raccoglie tutti i volumi realizzati dal maestro della fotografia (oltre 250) e Manicomi (2015). L’archivio di Gianni Berengo Gardin è gestito da Fondazione Forma per la Fotografia di Milano.
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