Maria Cristina Carlini partecipa a “Superdesign Show”

Maria Cristina Carlini, Foresta, 2022
Dal 6 June 2022 al 12 June 2022
Milano
Luogo: Superstudio Più
Indirizzo: Via Tortona 27
Orari: 06-11 Giugno ore 11-21; 12 Giugno ore 11-18 registrazione obbligatoria sul sito
Sito ufficiale: http://superdesignshow
Maria Cristina Carlini torna a esporre negli spazi di Superstudio Più in occasione della Design Week 2022 e della nuova edizione di Superdesign Show dal titolo “Looking Ahead” dal 6 al 12 giugno.
L’artista accoglie la sfida lanciata dagli organizzatori che propongono ad artisti, designer e aziende di “vedere oltre” e tradurre la parola “sostenibilità” in proposte concrete che possano ridisegnare la vita quotidiana, esplorare territori per molte discipline ancora sconosciuti, proporre nuove tendenze e anticipare i bisogni delle persone.
L’opera Foresta di Maria Cristina Carlini apre il percorso espositivo e accoglie i visitatori; sezioni di tronchi spogli e immobili alti oltre 3 metri interrogano sui cambiamenti climatici e sui precari equilibri della natura ma soprattutto vogliono essere sprone per attuare una svolta finalizzata al cambiamento, implementare il verde verso una forestazione urbana che renda più sostenibili le nostre città, che migliori la vita di chi ci vive e salvaguardi la biodiversità.
La scultrice, da sempre sensibile ai temi della natura e della sostenibilità, propone un’installazione in legno di recupero e ferro che esprime un forte legame con l’ambiente e la Terra; attraverso la scelta dei materiali di recupero approfondisce la sua ricerca di origini e memorie comuni, costruisce un paesaggio arcaico che conserva l’impronta ancestrale della vita.
Quest’anno, sotto la direzione creativa di Gisella Borioli e l’art direction di Giulio Cappellini l’esposizione, nelle sue diverse sezioni, punta verso l’internazionalità di aziende e designer inoltre rende sempre più protagonista la creatività femminile: architette, artiste, designer, art-director sono motore di cambiamento e fonte inestinguibile di talento in tutto il mondo.
Cenni biografici. Maria Cristina Carlini inizia il suo percorso artistico con la lavorazione della ceramica negli anni Settanta a Palo Alto in California, in seguito torna a Milano e si dedica esclusivamente alla scultura. Da questo momento, oltre al grès e alla terra entrano a far parte della sua espressività materiali come il ferro, la lamiera, l’acciaio corten e il legno di recupero. I nuovi materiali le permettono di aumentare le dimensioni delle sue opere e, accanto a lavori di piccole e medie dimensioni, propone sculture ambientali che si inseriscono nel paesaggio di numerose città e parchi in tutto il mondo. La carriera di Maria Cristina Carlini è costellata da riconoscimenti, mostre personali e collettive in diverse sedi pubbliche e private, nazionali e internazionali, e le sue sculture monumentali sono presenti in permanenza in Europa, America e Asia. Attualmente vive e lavora a Milano, dove il suo atelier è una fucina attiva in cui l’artista prosegue la sua attività creativa.
Attualmente è in corso una importante mostra personale alla Fondazione Stelline di Milano ricca di opere inedite di piccole e soprattutto di grandi dimensioni che si possono ammirare fino al 30 settembre nel Chiostro.
www.mariacristinacarlini.com
L’artista accoglie la sfida lanciata dagli organizzatori che propongono ad artisti, designer e aziende di “vedere oltre” e tradurre la parola “sostenibilità” in proposte concrete che possano ridisegnare la vita quotidiana, esplorare territori per molte discipline ancora sconosciuti, proporre nuove tendenze e anticipare i bisogni delle persone.
L’opera Foresta di Maria Cristina Carlini apre il percorso espositivo e accoglie i visitatori; sezioni di tronchi spogli e immobili alti oltre 3 metri interrogano sui cambiamenti climatici e sui precari equilibri della natura ma soprattutto vogliono essere sprone per attuare una svolta finalizzata al cambiamento, implementare il verde verso una forestazione urbana che renda più sostenibili le nostre città, che migliori la vita di chi ci vive e salvaguardi la biodiversità.
La scultrice, da sempre sensibile ai temi della natura e della sostenibilità, propone un’installazione in legno di recupero e ferro che esprime un forte legame con l’ambiente e la Terra; attraverso la scelta dei materiali di recupero approfondisce la sua ricerca di origini e memorie comuni, costruisce un paesaggio arcaico che conserva l’impronta ancestrale della vita.
Quest’anno, sotto la direzione creativa di Gisella Borioli e l’art direction di Giulio Cappellini l’esposizione, nelle sue diverse sezioni, punta verso l’internazionalità di aziende e designer inoltre rende sempre più protagonista la creatività femminile: architette, artiste, designer, art-director sono motore di cambiamento e fonte inestinguibile di talento in tutto il mondo.
Cenni biografici. Maria Cristina Carlini inizia il suo percorso artistico con la lavorazione della ceramica negli anni Settanta a Palo Alto in California, in seguito torna a Milano e si dedica esclusivamente alla scultura. Da questo momento, oltre al grès e alla terra entrano a far parte della sua espressività materiali come il ferro, la lamiera, l’acciaio corten e il legno di recupero. I nuovi materiali le permettono di aumentare le dimensioni delle sue opere e, accanto a lavori di piccole e medie dimensioni, propone sculture ambientali che si inseriscono nel paesaggio di numerose città e parchi in tutto il mondo. La carriera di Maria Cristina Carlini è costellata da riconoscimenti, mostre personali e collettive in diverse sedi pubbliche e private, nazionali e internazionali, e le sue sculture monumentali sono presenti in permanenza in Europa, America e Asia. Attualmente vive e lavora a Milano, dove il suo atelier è una fucina attiva in cui l’artista prosegue la sua attività creativa.
Attualmente è in corso una importante mostra personale alla Fondazione Stelline di Milano ricca di opere inedite di piccole e soprattutto di grandi dimensioni che si possono ammirare fino al 30 settembre nel Chiostro.
www.mariacristinacarlini.com
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