Michele De Lucchi. Montagne

© Michele De Lucchi | Michele De Lucchi, Montagna 267, 2012
Dal 27 February 2013 al 30 March 2013
Milano
Luogo: Galleria Antonia Jannone
Indirizzo: corso Garibaldi 125
Orari: da martedì a sabato 15.30-19.30; la mattina su appuntamento
Telefono per informazioni: +39 02 89053149/ 02 29002930
E-Mail info: info@antoniajannone.it
Sito ufficiale: http://www.antoniajannone.it
Michele De Lucchi parla del suo lavoro di scultore in termini di costruzione e non potrebbe essere diversamente,
perché le sue opere, realizzate tramite una tecnica tradizionale come la scultura in legno, raggiungono una loro monumentalità, qualsiasi sia la dimensione: piccole come alcune Casette, piccolissimi come certi suoi Tavolini o un poco più grandi come questa nuova serie di Montagne.
E Montagne si intitola la nuova mostra che prevede circa quindici sculture, realizzate nel 2012 e nei primi giorni del 2013, in legno di noce e di rovere, alcune con tetto rimovibile, alcune pensate per essere appese al muro, alcune composte da pezzi su pezzi.
Anche per questa nuova serie, le opere prendono forma attraverso stratificazioni e propongono una lettura a più livelli: dal segno alla composizione, dalla scultura all’architettura.
“Avevo bisogno di immaginare edifici non architettonici. Le Montagne sono nate da un progetto d’architettura come spesso mi capita”.
All’inizio del suo lavoro come scultore (e all’interno di un mondo di pensiero che si completa da sempre per De Lucchi tra disegno, progettazione, architettura, design),
l’architetto si era concentrato sull’utilizzo della motosega, che ha lasciato posto poi a modi e strumenti meno invasivi,
per arrivare a interpretare il legno come una materia morbida, delicata.
Le Montagne ben rappresentano questo desiderio di morbidezza, nella composizione e nel profilo, così come nella resa tattile.
Completano l’esposizione alcune incisioni, nate da piccoli quanto dettagliati schizzi a china, realizzate in grande scala.
perché le sue opere, realizzate tramite una tecnica tradizionale come la scultura in legno, raggiungono una loro monumentalità, qualsiasi sia la dimensione: piccole come alcune Casette, piccolissimi come certi suoi Tavolini o un poco più grandi come questa nuova serie di Montagne.
E Montagne si intitola la nuova mostra che prevede circa quindici sculture, realizzate nel 2012 e nei primi giorni del 2013, in legno di noce e di rovere, alcune con tetto rimovibile, alcune pensate per essere appese al muro, alcune composte da pezzi su pezzi.
Anche per questa nuova serie, le opere prendono forma attraverso stratificazioni e propongono una lettura a più livelli: dal segno alla composizione, dalla scultura all’architettura.
“Avevo bisogno di immaginare edifici non architettonici. Le Montagne sono nate da un progetto d’architettura come spesso mi capita”.
All’inizio del suo lavoro come scultore (e all’interno di un mondo di pensiero che si completa da sempre per De Lucchi tra disegno, progettazione, architettura, design),
l’architetto si era concentrato sull’utilizzo della motosega, che ha lasciato posto poi a modi e strumenti meno invasivi,
per arrivare a interpretare il legno come una materia morbida, delicata.
Le Montagne ben rappresentano questo desiderio di morbidezza, nella composizione e nel profilo, così come nella resa tattile.
Completano l’esposizione alcune incisioni, nate da piccoli quanto dettagliati schizzi a china, realizzate in grande scala.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI

-
Dal 24 June 2025 al 29 October 2025 Firenze | Museo Novecento
Haley Mellin. Siamo Natura
-
Dal 26 June 2025 al 18 July 2025 Firenze | Palazzo Sacrati Strozzi
Il Novecento di Catarsini. Dalla macchia alla macchina
-
Dal 26 June 2025 al 28 September 2025 Roma | Vittoriano - Sala Zanardelli
Città Aperta 2025. Roma nell’anno del Giubileo
-
Dal 25 June 2025 al 26 October 2025 Bergamo | GAMeC
Maurizio Cattelan. Seasons
-
Dal 17 June 2025 al 6 January 2026 Perugia | Palazzo Baldeschi
EXTRA. Segni antichi/Visioni contemporanee
-
Dal 22 June 2025 al 11 January 2026 Possagno | Museo Gypsotheca Antonio Canova
CARLO SCARPA E LE ARTI ALLA BIENNALE. Opere e vetri dalla Collezione Gemin