Eloisa Gobbo. Pattern Addicted

Eloisa Gobbo. Pattern Addicted, Spazio Tindaci, Padova
Dal 28 November 2012 al 19 January 2013
Padova
Luogo: Spazio Tindaci
Indirizzo: via Dante 17/19
Orari: 9.30-12.30/ 15.40-19.30; chiuso domenica e lunedi mattina
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 049 8751094
E-Mail info: spaziotindaci@tindaci.com
Sito ufficiale: http://www.tindaci.com
SPAZIOTINDACI presenta “Pattern Addicted”, la nuova accattivante personale di Eloisa Gobbo, artista padovana tra i fondatori dell’Italian Newbrow, scenario culturale delineatosi a partire dalla Biennale di Praga del 2009 che usa immagini e tratti distintivi della cultura popolare per creare, attraverso l’ironia, un’arte diretta ed immediata.
L’opera di Eloisa Gobbo racconta storie attraverso dei “pattern” (decorazioni o schemi esornativi) ripetuti e sovrapposti, che si avvalgono di immagini prese dall’architettura, dalla moda, dal design, dal mondo dei tatuaggi o dal web, creando delle trame esteticamente affascinanti. “Pattern Addicted” infatti significa letteralmente “dedito o dipendente all’ornamento”. L’esposizione, oltre ad una selezione di acrilici su tela dai colori intensi ed accesi, propone su una serie di lavori realizzati in bianco e nero ed alcune opere scultoree. L’esigenza del bianco e nero nasce per sottrazione del colore come elemento di disturbo e distrazione rispetto ai rapporti spaziali tra i vari piani del dipinto.
Per quanto riguarda le opere di scultura esposte il processo creativo è del tutto simile a quello dei lavori su tela: l’ipertesto pittorico diventa tridimensionale. Nelle opere “Matrioska” o “Petali di stelle” è come se uno o più pattern si fossero sollevati dalla tela in una metamorfosi tridimensionale e avessero dato vita a degli oggetti veri e propri. L’ipertesto si crea con i pieni e i vuoti, con la luce e le ombre.
Biografia
Eloisa Gobbo è nata a Padova nel 1969 e si è formata all'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Utilizzando media diversi, la pittura, la scultura e l’installazione, nel corso degli anni ha sviluppato una propria personale ricerca artistica, che mira a rivalutare la decorazione come forma espressiva di contenuti personali e sociali. Ha vinto alcuni concorsi per la realizzazione di opere d'arte pubbliche, come quello per il Museo Palafitticolo di Trento o per la scuola materna di Ravina e nel 2009 è stata selezionata per partecipare al prestigioso Premio Fabbri. Ha tenuto numerose mostre personali e collettive in Italia e all'estero, tra le sue mostre pubbliche più importanti vanno segnalate “Italian Newbrow”, Pinacoteca Civica Palazzo Volpi, Como (2012), “Arte italiana 1968-2007 Pittura” a Palazzo Reale a Milano (2007), la “Biennale di Praga 4”, Karlin Hall, Praga (2009). Vive e lavora a Padova.
L’opera di Eloisa Gobbo racconta storie attraverso dei “pattern” (decorazioni o schemi esornativi) ripetuti e sovrapposti, che si avvalgono di immagini prese dall’architettura, dalla moda, dal design, dal mondo dei tatuaggi o dal web, creando delle trame esteticamente affascinanti. “Pattern Addicted” infatti significa letteralmente “dedito o dipendente all’ornamento”. L’esposizione, oltre ad una selezione di acrilici su tela dai colori intensi ed accesi, propone su una serie di lavori realizzati in bianco e nero ed alcune opere scultoree. L’esigenza del bianco e nero nasce per sottrazione del colore come elemento di disturbo e distrazione rispetto ai rapporti spaziali tra i vari piani del dipinto.
Per quanto riguarda le opere di scultura esposte il processo creativo è del tutto simile a quello dei lavori su tela: l’ipertesto pittorico diventa tridimensionale. Nelle opere “Matrioska” o “Petali di stelle” è come se uno o più pattern si fossero sollevati dalla tela in una metamorfosi tridimensionale e avessero dato vita a degli oggetti veri e propri. L’ipertesto si crea con i pieni e i vuoti, con la luce e le ombre.
Biografia
Eloisa Gobbo è nata a Padova nel 1969 e si è formata all'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Utilizzando media diversi, la pittura, la scultura e l’installazione, nel corso degli anni ha sviluppato una propria personale ricerca artistica, che mira a rivalutare la decorazione come forma espressiva di contenuti personali e sociali. Ha vinto alcuni concorsi per la realizzazione di opere d'arte pubbliche, come quello per il Museo Palafitticolo di Trento o per la scuola materna di Ravina e nel 2009 è stata selezionata per partecipare al prestigioso Premio Fabbri. Ha tenuto numerose mostre personali e collettive in Italia e all'estero, tra le sue mostre pubbliche più importanti vanno segnalate “Italian Newbrow”, Pinacoteca Civica Palazzo Volpi, Como (2012), “Arte italiana 1968-2007 Pittura” a Palazzo Reale a Milano (2007), la “Biennale di Praga 4”, Karlin Hall, Praga (2009). Vive e lavora a Padova.
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