La villa perfecta: premesse e parabola. Dal vino di Catone al ‘vin dolce e ardente’ di D’Annunzio

Calamaio, alabastro con decorazione a rilievo, civiltà bactriana, III-II secolo a. C.
Dal 30 July 2022 al 31 August 2022
Torgiano | Perugia
Luogo: MUVIT - Museo del Vino di Torgiano
Indirizzo: Corso V. Emanuele 31
Curatori: Fondazione Lungarotti
Telefono per informazioni: +39 075 9880200
E-Mail info: prenotazionimusei@lungarotti.it
Sito ufficiale: http://www.muvit.it
Sabato 30 luglio, al Museo del Vino di Torgiano, si inaugura una piccola quanto raffinata mostra su “La villa perfecta”, fondamentale unità produttiva nell’economia agricola romana e simbolo di rappresentanza e potere. Si tratta di un gustoso approfondimento, il primo di una serie, che prende avvio da pezzi di particolare interesse – tra cui un Askos di rara fattura - presenti al Museo. Attraverso la villa e le sue trasformazioni nei secoli, la mostra propone un’insolita chiave di lettura della storia economica – con particolare richiamo alla vitivinicoltura –, sociale e politica dall’antichità a tempi più recenti. Filo conduttore sarà la parabola della villa perfecta, sintesi assoluta tra produzione e otium, evidenziandone i molteplici aspetti che, a diverse latitudini e in epoche lontane tra loro, si legano all’immancabile presenza del vino, dalla produzione al convivio.
L’esposizione parte da un elegante Askos in bronzo (vaso vinario la cui forma richiama gli otri da vino in pelle di animale - nella foto) risalente al I secolo d.C., oggetto di recenti interventi di restauro conservativo, che nella sua ricchezza di decoro è indicativo della funzione di alta rappresentanza attribuita al vasellame da vino. Il manufatto, così come altri oggetti di uso quotidiano provenienti dai depositi del MUVIT, rivela il livello di vita raggiunto nelle villae d’otium partenopee prima della grande eruzione del 79 d.C. ed apre a considerazioni sulla vita in villa intesa quale occasione d’incontro tra uomini di cultura che nell’ambiente agreste trovano il clima propizio per quello che Cicerone definisce otium litteratum.
Continui i richiami all’ideale della villa perfetta attraverso curiosi oggetti archeologici, come un Calamaio in alabastro con decorazione a rilievo del III-II secolo a. C. o lo Stilo Scrittorio in bronzo d’età romana, e preziose edizioni antiquarie del Decameron di Boccaccio o delle Laudi del cielo del mare della terra e degli eroi di Gabriele D’Annunzio.
Curata dalla Fondazione Lungarotti, e realizzata anche grazie alla collaborazione della Biblioteca Augusta di Perugia, con il contributo della Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali, la mostra si propone di valorizzare alcuni manufatti di particolare interesse presenti al Museo e provenienti dai depositi, sempre legati alla civiltà della vite e del vino, sviluppando al contempo considerazioni socio-economiche attinenti.
L’esposizione parte da un elegante Askos in bronzo (vaso vinario la cui forma richiama gli otri da vino in pelle di animale - nella foto) risalente al I secolo d.C., oggetto di recenti interventi di restauro conservativo, che nella sua ricchezza di decoro è indicativo della funzione di alta rappresentanza attribuita al vasellame da vino. Il manufatto, così come altri oggetti di uso quotidiano provenienti dai depositi del MUVIT, rivela il livello di vita raggiunto nelle villae d’otium partenopee prima della grande eruzione del 79 d.C. ed apre a considerazioni sulla vita in villa intesa quale occasione d’incontro tra uomini di cultura che nell’ambiente agreste trovano il clima propizio per quello che Cicerone definisce otium litteratum.
Continui i richiami all’ideale della villa perfetta attraverso curiosi oggetti archeologici, come un Calamaio in alabastro con decorazione a rilievo del III-II secolo a. C. o lo Stilo Scrittorio in bronzo d’età romana, e preziose edizioni antiquarie del Decameron di Boccaccio o delle Laudi del cielo del mare della terra e degli eroi di Gabriele D’Annunzio.
Curata dalla Fondazione Lungarotti, e realizzata anche grazie alla collaborazione della Biblioteca Augusta di Perugia, con il contributo della Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali, la mostra si propone di valorizzare alcuni manufatti di particolare interesse presenti al Museo e provenienti dai depositi, sempre legati alla civiltà della vite e del vino, sviluppando al contempo considerazioni socio-economiche attinenti.
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