Amedeo Modigliani Et Ses Amis
© Centre Pompidou, MNAM-CCI/ Adam Rzepka / Dist. RMN-GP | Amedeo Modigliani, Testa rossa, 1915 Olio su cartone, cm 54 x 42,5 Centre Pompidou, Parigi
Dal 3 October 2014 al 15 February 2015
Pisa
Luogo: Palazzo Blu
Indirizzo: lungarno Gambacorti 9
Orari: da lunedì a venerdì 10-19; sabato e domenica 10 20
Curatori: Jean Michel Bouhours
Costo del biglietto: intero € 10, ridotto 8.50 / € 7.50, studenti € 4, gratuito fino a 12 anni
Telefono per informazioni: +39 050 2204650
E-Mail info: info@palazzoblu.it
Sito ufficiale: http://www.modiglianipisa.it
Questa esposizione, la cui curatela scientifica è affidata a Jean Michel Bouhours, accreditato studioso di Modigliani e curatore del dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou, intende presentare la produzione artistica di Amedeo Modigliani nel contesto della cosiddetta Scuola di Parigi.
Con il termine Scuola di Parigi, coniato dal critico d'arte André Warnod, si è soliti indicare un manipolo di artisti per lo più di origine ebraica i quali, discriminati nei loro paesi d'origine, si riunirono a Parigi, la «Città aureolata degli audaci» già patria degli Impressionisti e di molti altri movimenti fin de siècle come il Simbolismo.
Reticenti verso l'astrattismo più spregiudicato di molte avanguardie storiche del tempo quali Cubismo, Futurismo, Dada e Surrealismo, gli esponenti della Scuola di Parigi preferirono sperimentare la loro modernità pittorica rimanendo entro parametri figurativi.
La mostra è stata concepita a partire da un corpus di circa 70 opere appartenenti alle collezioni del Centre Pompidou, (Museo nazionale di arte moderna/ Centro di creazione industriale) di Parigi. La prima tela di Modigliani entrò a far parte delle collezioni del Museo Nazionale di Arte Moderna nel 1932, successivamente verso la fine degli anni '40 e l'inizio anni '50, con l'acquisto di due teste in pietra e della straordinaria tempera raffigurante una Cariatide, si costituì una prima significativa raccolta di opere. Seguirono altri acquisti, donazioni e dazioni che contribuirono all'arricchimento del fondo Amedeo Modigliani.
Una quarantina di ulteriori opere di Modigliani sono state prese in prestito da altri musei francesi, italiani o da collezionisti privati. Tra questi vogliamo sottolineare in modo particolare, l'impegno del Museo dell'Orangerie di Parigi che ha accettato di prestare le proprie opere di Amedeo Modigliani, provenienti dalla collezione Jean Walter et Paul Guillaume.
Con il termine Scuola di Parigi, coniato dal critico d'arte André Warnod, si è soliti indicare un manipolo di artisti per lo più di origine ebraica i quali, discriminati nei loro paesi d'origine, si riunirono a Parigi, la «Città aureolata degli audaci» già patria degli Impressionisti e di molti altri movimenti fin de siècle come il Simbolismo.
Reticenti verso l'astrattismo più spregiudicato di molte avanguardie storiche del tempo quali Cubismo, Futurismo, Dada e Surrealismo, gli esponenti della Scuola di Parigi preferirono sperimentare la loro modernità pittorica rimanendo entro parametri figurativi.
La mostra è stata concepita a partire da un corpus di circa 70 opere appartenenti alle collezioni del Centre Pompidou, (Museo nazionale di arte moderna/ Centro di creazione industriale) di Parigi. La prima tela di Modigliani entrò a far parte delle collezioni del Museo Nazionale di Arte Moderna nel 1932, successivamente verso la fine degli anni '40 e l'inizio anni '50, con l'acquisto di due teste in pietra e della straordinaria tempera raffigurante una Cariatide, si costituì una prima significativa raccolta di opere. Seguirono altri acquisti, donazioni e dazioni che contribuirono all'arricchimento del fondo Amedeo Modigliani.
Una quarantina di ulteriori opere di Modigliani sono state prese in prestito da altri musei francesi, italiani o da collezionisti privati. Tra questi vogliamo sottolineare in modo particolare, l'impegno del Museo dell'Orangerie di Parigi che ha accettato di prestare le proprie opere di Amedeo Modigliani, provenienti dalla collezione Jean Walter et Paul Guillaume.
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