P.I.G.S.

P.I.G.S., Auditorium Parco della Musica, Roma
Dal 3 April 2015 al 12 April 2015
Roma
Luogo: Auditorium Parco della Musica
Indirizzo: viale Pietro De Coubertin 34
Orari: dal lunedì al venerdì 17-21; sabato e domenica 11-21
Telefono per informazioni: +39 06 80241281
E-Mail info: info@musicaperroma.it
Sito ufficiale: http://www.auditorium.com
Un progetto internazionale di cittadinanza attiva di Escuela Moderna/Ateneo Libertario in collaborazione con Fondazione Musica per Roma, Auditorium – Parco della Musica, Roma, MAAM – Museo dell’altro e dell’altrove di Metropoliz, Roma, Arts Santa Mònica, Ágora Juan Andrés, Casa de la Solidaritat, Llibreria Veusambveu, Reial Cercle Artístic, La Ravala, Barcellona, A.R.T.H.E.S.I.S. e Nosotros Social Centre, Atene, rivista a Ideia, e Università di Lisbona.
P.I.G.S. è l’acronimo di Portogallo Italia Grecia e Spagna, quattro Paesi dell’area mediterranea indicati da alcuni giornalisti economici e da certa stampa scandalistica nordeuropea come maiali. La crisi economica favorisce la diffusione di un linguaggio crudo nella comunicazione dei mass media, offensivo, cui l’arte risponde con ironia.
Dagli anni ’90 grazie alle analisi di molti artisti ed intellettuali non solo in Europa (basti pensare al lavoro di artisti quali Antoni Muntadas, Vito Acconci e Chris Burden, oppure ad autori come John Holloway, Milton Santos, Zygmund Bauman, Noam Chomsky e Murray Bookchin), avevano previsto un progressivo acuirsi delle relazioni economiche e sociali che avrebbero poi condotto alla crisi attuale; grazie a queste analisi, il panorama artistico europeo si è trasformato per riproporre con rinnovato vigore un senso critico politico e sociale di produzione materiale e concettuale.
Si sono così sviluppate in questi ultimi decenni alcune estetiche e ricerche di arte e architettura estremamente innovative prodotte da più generazioni di artisti e architetti, mutuate da un nuovo approccio antropologico alla vita e alla comunità che mette in relazione i processi di gentrification, rigenerazione e sociologia urbana con l’architettura. Estetiche interdisciplinari che sviluppano gli insegnamenti del Neo Concretismo brasiliano e dell’Internazionale Situazionista, coniugate a pratiche di matrice autonoma e libertaria. Si tratta generalmente di produzioni dal basso antagoniste a produzioni elitarie calate dall’alto. La ricerca non ha passaporto, abbatte gli steccati tra le discipline e costruisce coesistenza in un meticciato culturale.
L’idea di questo progetto è di affrontare il vocabolario della crisi attuale nell’area mediterranea e di condividere queste esperienze mettendole in rete, attraverso una serie di occasioni espositive e un ciclo parallelo di conferenze e lezioni su questi temi (Gentrification, rigenerazione urbana, lotte per i diritti, produzioni di soggettività, economia linguistica, ecologia sociale).
Il progetto nasce dalla collaborazione di realtà locali e internazionali, coinvolgendo contemporaneamente nella primavera 2015 in ogni luogo sia realtà indipendenti e/o occupate che sedi istituzionali: così in Spagna a Barcellona al Reial Circle Artistic, a la UB e nei locali de La Ravala, in Portogallo a Lisbona con la storica rivista “a Ideia” e all’Università, in Grecia ad Atene con A.R.T.H.E.S.I.S. e Nosotros Social Centre a Exarchia.
A Roma la collaborazione è tra il “Metropoliz/MAAM – il museo dell’altro e dell’altrove”, e la Fondazione Musica per Roma – Parco della Musica, Roma, nel cui spazio espositivo AuditoriumArte si presenta una rassegna video, e sarà ospitato inoltre l’archivio temporaneo-opera aperta progettato da Escuela Moderna che contiene centinaia di contributi e documenti e si terranno alcuni incontri su temi puntuali.
Contemporaneamente sparse in città vi saranno alcune azioni urbane e al Metropoliz/MAAM avrà luogo oltre alla proiezione dei video, tavole rotonde e seminari di collettivi, artisti, antropologi, urbanisti.
La rassegna video ospiterà lavori di 23 artisti tra artisti e collettivi cui Santiago Sierra, Mauro Folci, Nicoletta Braga, Nuria Guell, Massimo Mazzone, LaRavala, Particula, BPM/Metropoliz, Antonio Manuèl, Giorgio de Finis, Pedro G. Romero tra gli altri.
Alla fine del percorso sarà pubblicato un volume in quattro lingue free download che documenterà i contenuti emersi in ogni luogo e città.
P.I.G.S. è l’acronimo di Portogallo Italia Grecia e Spagna, quattro Paesi dell’area mediterranea indicati da alcuni giornalisti economici e da certa stampa scandalistica nordeuropea come maiali. La crisi economica favorisce la diffusione di un linguaggio crudo nella comunicazione dei mass media, offensivo, cui l’arte risponde con ironia.
Dagli anni ’90 grazie alle analisi di molti artisti ed intellettuali non solo in Europa (basti pensare al lavoro di artisti quali Antoni Muntadas, Vito Acconci e Chris Burden, oppure ad autori come John Holloway, Milton Santos, Zygmund Bauman, Noam Chomsky e Murray Bookchin), avevano previsto un progressivo acuirsi delle relazioni economiche e sociali che avrebbero poi condotto alla crisi attuale; grazie a queste analisi, il panorama artistico europeo si è trasformato per riproporre con rinnovato vigore un senso critico politico e sociale di produzione materiale e concettuale.
Si sono così sviluppate in questi ultimi decenni alcune estetiche e ricerche di arte e architettura estremamente innovative prodotte da più generazioni di artisti e architetti, mutuate da un nuovo approccio antropologico alla vita e alla comunità che mette in relazione i processi di gentrification, rigenerazione e sociologia urbana con l’architettura. Estetiche interdisciplinari che sviluppano gli insegnamenti del Neo Concretismo brasiliano e dell’Internazionale Situazionista, coniugate a pratiche di matrice autonoma e libertaria. Si tratta generalmente di produzioni dal basso antagoniste a produzioni elitarie calate dall’alto. La ricerca non ha passaporto, abbatte gli steccati tra le discipline e costruisce coesistenza in un meticciato culturale.
L’idea di questo progetto è di affrontare il vocabolario della crisi attuale nell’area mediterranea e di condividere queste esperienze mettendole in rete, attraverso una serie di occasioni espositive e un ciclo parallelo di conferenze e lezioni su questi temi (Gentrification, rigenerazione urbana, lotte per i diritti, produzioni di soggettività, economia linguistica, ecologia sociale).
Il progetto nasce dalla collaborazione di realtà locali e internazionali, coinvolgendo contemporaneamente nella primavera 2015 in ogni luogo sia realtà indipendenti e/o occupate che sedi istituzionali: così in Spagna a Barcellona al Reial Circle Artistic, a la UB e nei locali de La Ravala, in Portogallo a Lisbona con la storica rivista “a Ideia” e all’Università, in Grecia ad Atene con A.R.T.H.E.S.I.S. e Nosotros Social Centre a Exarchia.
A Roma la collaborazione è tra il “Metropoliz/MAAM – il museo dell’altro e dell’altrove”, e la Fondazione Musica per Roma – Parco della Musica, Roma, nel cui spazio espositivo AuditoriumArte si presenta una rassegna video, e sarà ospitato inoltre l’archivio temporaneo-opera aperta progettato da Escuela Moderna che contiene centinaia di contributi e documenti e si terranno alcuni incontri su temi puntuali.
Contemporaneamente sparse in città vi saranno alcune azioni urbane e al Metropoliz/MAAM avrà luogo oltre alla proiezione dei video, tavole rotonde e seminari di collettivi, artisti, antropologi, urbanisti.
La rassegna video ospiterà lavori di 23 artisti tra artisti e collettivi cui Santiago Sierra, Mauro Folci, Nicoletta Braga, Nuria Guell, Massimo Mazzone, LaRavala, Particula, BPM/Metropoliz, Antonio Manuèl, Giorgio de Finis, Pedro G. Romero tra gli altri.
Alla fine del percorso sarà pubblicato un volume in quattro lingue free download che documenterà i contenuti emersi in ogni luogo e città.
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