Trasparenze, quattro forme dell’invisibile. Vetro

Anna Di Prospero, Self-portrait with my sister, 2011
Dal 13 May 2015 al 30 June 2015
Roma
Luogo: Università LUISS Guido Carli
Indirizzo: viale Romania 32
Curatori: Anonima Curatori
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 85225655
E-Mail info: attivitaculturali@luiss.it
Sito ufficiale: http://www.luiss.it/studenti/attivita-culturali/arte/art-under-35/trasparenze-vetro
Mercoledì 13 Maggio alle ore 19.00, nella sede di viale Romania dell’università LUISS Guido Carli di Roma, inaugurazione delle mostra “Vetro”, secondo appuntamento del ciclo “Trasparenze, quattro forme dell’invisibile” promosso dalle Attività Culturali LUISS. La mostra, curata dai ragazzi del gruppo Anonima Curatori, vedrà coinvolte due giovani artiste: Alexandra Mureșan ed Anna Di Prospero, legate dall’uso del vetro come materia della loro ricerca artistica.
Questa mostra rappresenta un’interessante evoluzione per antitesi del discorso sulla trasparenza rispetto a quella che l’ha preceduta, “Aria”: l’impercettibilità, la perfetta permeabilità e la sostanziale intangibilità dell’etere si scontrano con la plasticità, l’incompenetrabilità e la solidità del vetro. Due coniugazioni distanti ed apparentemente contrapposte dello stesso accidente aristotelico.
Anna Di Prospero gioca nel suo ciclo di autoritratti fotografici con il concetto di protezione legato al vetro, che è presente in tutti i suoi scatti e si frappone fra lo spettatore e il soggetto della composizione. I racconti della Di Prospero sono diapositive precise di attimi di profonda intimità condivisi con i membri della sua famiglia. In tutti gli scatti una lastra di vetro palesa la sua presenza con un cordiale gioco di riflessi che sembra suggerire allo spettatore di mantenere un certo distacco; quello che sta guardando è un atto privato che va osservato con il silenzio e la riverenza che si devono ai momenti solenni.
Nel lavoro di Alexandra Mureșan, artista rumena di IAGA International Art Gallery Angels, invece, il vetro è usato come pura materia e diviene strumento per creare delle sculture che ricordano le città invisibili descritte da Calvino. Così come il Dottor Manhattan costruisce, nella celebre graphic novel di Alan Moore, la sua città ideale plasmando le sabbie del suolo marziano, così la Muresan usa il vetro per dar forma alla sua esperienza: in questo modo nascono sculture che sono al contempo piccoli, fragili bastioni a difesa della memoria dell’artista e monumenti maestosi pronti ad ispirare suggestioni negli spettatori.
I lavori delle due artiste, si alterneranno fino al 30 giugno nella navata sinistra della suggestiva Aula Chiesa di Viale Romania in una mostra tutta al femminile. La mostra sarà aperta al pubblico su prenotazione nei giorni 16, 17, 24, 30 e 31 maggio e 7, 13, 20 e 27 giugno dalle ore 10 alle ore 20.
Questa mostra rappresenta un’interessante evoluzione per antitesi del discorso sulla trasparenza rispetto a quella che l’ha preceduta, “Aria”: l’impercettibilità, la perfetta permeabilità e la sostanziale intangibilità dell’etere si scontrano con la plasticità, l’incompenetrabilità e la solidità del vetro. Due coniugazioni distanti ed apparentemente contrapposte dello stesso accidente aristotelico.
Anna Di Prospero gioca nel suo ciclo di autoritratti fotografici con il concetto di protezione legato al vetro, che è presente in tutti i suoi scatti e si frappone fra lo spettatore e il soggetto della composizione. I racconti della Di Prospero sono diapositive precise di attimi di profonda intimità condivisi con i membri della sua famiglia. In tutti gli scatti una lastra di vetro palesa la sua presenza con un cordiale gioco di riflessi che sembra suggerire allo spettatore di mantenere un certo distacco; quello che sta guardando è un atto privato che va osservato con il silenzio e la riverenza che si devono ai momenti solenni.
Nel lavoro di Alexandra Mureșan, artista rumena di IAGA International Art Gallery Angels, invece, il vetro è usato come pura materia e diviene strumento per creare delle sculture che ricordano le città invisibili descritte da Calvino. Così come il Dottor Manhattan costruisce, nella celebre graphic novel di Alan Moore, la sua città ideale plasmando le sabbie del suolo marziano, così la Muresan usa il vetro per dar forma alla sua esperienza: in questo modo nascono sculture che sono al contempo piccoli, fragili bastioni a difesa della memoria dell’artista e monumenti maestosi pronti ad ispirare suggestioni negli spettatori.
I lavori delle due artiste, si alterneranno fino al 30 giugno nella navata sinistra della suggestiva Aula Chiesa di Viale Romania in una mostra tutta al femminile. La mostra sarà aperta al pubblico su prenotazione nei giorni 16, 17, 24, 30 e 31 maggio e 7, 13, 20 e 27 giugno dalle ore 10 alle ore 20.
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