Alle origini del tennis: racchette e giochi di corte
Dal 8 November 2025 al 18 November 2025
Torino
Luogo: Musei Reali | Galleria Sabauda
Indirizzo: Piazzetta Reale 1
Orari: 9-19 (la biglietteria chiude alle ore 18) Chiuso il mercoledì
Costo del biglietto: Ingresso alla Galleria Sabauda compreso nel biglietto dei Musei Reali Intero € 15,00; Ridotto: € 2,00 (ragazzi di età dai 18 ai 25 anni). I possessori del biglietto delle partite Nitto ATP Finals potranno accedere ai Musei Reali di Torino con tariffa scontata a 10 euro, a fronte dell’acquisto di un biglietto intero di accesso al museo per l’accompagnatore (formula 1 intero + 1 ridotto)
Sito ufficiale: http://museireali.beniculturali.it
La piccola ma preziosa esposizione, allestita da sabato 8 a martedì 18 novembre 2025 al secondo piano della Galleria Sabauda, propone tre opere legate alla storia e alla cultura della corte, che documentano come il gioco del tennis – o il suo antenato, il “jeu de paume” o “pallacorda” – appartenesse alla vita di corte e venisse praticato con entusiasmo anche dai duchi di Savoia.
“Gioco dei re e re dei giochi”, il tennis conosce una grande fortuna in Francia e nelle principali corti del Rinascimento italiano (Firenze, Milano, Ferrara, Mantova), tanto che già nel 1555 il filosofo Antonio Scaino scrive il primo Trattato del giuoco della palla con precisi riferimenti al “gioco della racchetta”.
Per questo motivo, il tennis rientra nell’educazione e negli svaghi dei principini sabaudi, come testimonia il disegno presente nel prezioso manoscritto cartaceo in prestito dall'Archivio di Stato contenente i ritratti dei conti e dei duchi di Savoia con le rispettive consorti, alternati agli avvenimenti più rilevanti della storia sabauda e accompagnati dai commenti poetici dello storiografo Filiberto Pingone (1525 – 1582). Su una delle pagine esposte, il giovane principe Carlo Giovanni Amedeo (1488 -1496), all’età di sei anni, stringe un uccellino legato con un laccio, mentre accanto a lui sono raffigurate una racchetta e una pallina, chiaro riferimento ai passatempi infantili e all’educazione del principe. Nella pagina accanto, da un baule dotato di ruote, quasi una moderna cesta dei giochi, spuntano una fionda, un cavalluccio, una trottola, un corno, un tamburello e una girandola, pronti per accompagnare il divertimento dei giovani rampolli della corte.
Allo stesso tema fa riferimento il doppio ritratto della Galleria Sabauda in cui i due figli maggiori di Vittorio Amedeo I e Cristina di Francia sono effigiati con i loro giochi preferiti: il piccolo Carlo Emanuele, futuro duca, di due anni, trattiene tra le dita un piccolo volatile legato con un sottile cordino mentre il maggiore, Francesco Giacinto di quattro anni, guarda lo spettatore tenendo in mano una palla e una racchetta.
Di fronte a questa tela è esposto un raffinato dipinto di soggetto allegorico della Galleria Sabauda, eseguito dal pittore fiammingo Jan Brueghel il Giovane: attraverso il caotico accumulo di oggetti in primo piano che rimandano alla musica, al gioco, all’arte, alla scienza, alla guerra e ai piaceri dei sensi, il pittore mette in mostra un vero e proprio inventario delle passioni e delle tentazioni umane: al centro della composizione sono rappresentate due racchette e tre palline che contribuiscono, insieme agli altri elementi, a evocare simbolicamente la vanità delle ricchezze terrene.
Per approfondire i temi culturali e storici proposti dall’esposizione, lunedì 10 novembre 2025 dalle ore 15 alle ore 16 a Casa Tennis, in Piazza Castello a Torino, si terrà l’incontro Alle origini del tennis: racchette e giochi di corte.Nel corso dell’appuntamento, parte del programma di Live tennis, Love Torino & Piemonte, Paola D’Agostino, Direttrice dei Musei Reali, Annamaria Bava, Responsabile delle Collezioni d’arte e di archeologia dei Musei Reali, Stefano Benedetto, Direttore dell’Archivio di Stato di Torino e Alessandro Tosi, Direttore del Museo della Grafica e docente di Storia dell’Arte Moderna all’Università di Pisa, accompagneranno gli spettatori in un viaggio nel tempo alla scoperta del tennis di ieri e di oggi, concentrandosi sulle origini di questo sport, nato come elegante passatempo nelle corti europee.
Live tennis, Love Torino & Piemonte propone, inoltre, a Casa Tennis, venerdì 14 novembre 2025, alle ore 17.30, l’incontro Il “divino” Guido Reni nelle collezioni sabaude e sugli altari del Piemonte, per scoprire la modernità del “divino” Guido Reni, maestro della pittura seicentesca amato dalla corte sabauda e protagonista della mostra in corso ai Musei Reali (Galleria Sabauda, secondo piano), visitabile fino al 18 gennaio 2026. Le curatrici Annamaria Bava e Sofia Villano racconteranno la vita e l’arte del pittore emiliano in occasione dei 450 anni dalla sua nascita, attraverso le oltre venti opere esposte tra dipinti, disegni e incisioni. Tra i capolavori, la pala dell’Assunzione della Vergine, riscoperta ad Abbadia Alpina di Pinerolo e restaurata per l’occasione, accanto a tele provenienti da collezioni piemontesi e dal Musée des Augustins di Tolosa. Un viaggio tra devozione e bellezza, classicismo e luce, per riscoprire l’armonia perfetta del “divino Guido” come già era chiamato dai suoi contemporanei.
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