Luisa Elia. Seasons

Luisa Elia. Seasons, Luisa Elia. Seasons, Torino
Dal 26 September 2014 al 25 October 2014
Torino
Luogo: Luisa Elia. Seasons
Indirizzo: via della Rocca 19
Orari: martedì e mercoledì 14-19; giovedì venerdì e sabato 11-19; domenica 10-13
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 011 835357
E-Mail info: info@dechiricogalleriadarte.it
Sito ufficiale: http://www.dechiricogalleriadarte.com
Luisa Elia ritorna a Torino per la sua prima mostra personale nel nuovo spazio della galleria Raffaella De Chirico Contemporary dopo le collettive ‘To be continued’ e ‘Mater’ in Via Vanchiglia. Ed è proprio dopo ‘Mater’ che si sceglie di consolidare il rapporto con l’artista leccese i cui lavori guardano alla materia – sono sculture di sale, terra, sabbia, gomma e carta – e grazie alla materia si formano e rigenerano attraverso la ricerca sul vuoto e sullo spazio.
In un articolo su Domus del 1996, Pierre Restany scrisse che le opere di Luisa Elia sono i re di quadri della sua memoria. Costituiscono addirittura il suo “memoriale”, la storia affettiva e concettuale della coscienza del suo essere. Una sorta di cantiere filosofico in costruzione come il critico francese aveva definito il modo di procedere di un’artista che crea ogni volta un luogo nel quale narrare lo spirito della propria vita. E ancora oggi, a distanza di diciotto anni, Luisa Elia si racconta nel concepimento di ‘Seasons’ e ne emerge un’esistenza edificata giorno per giorno, impegnata nell’esistere, nel lavorare e nel pensare.
“Nell'esposizione ‘Seasons’ presento alcuni cicli di opere, accostandoli più che per tecnica e materiali, per analogia poetica. Ho immaginato lo spazio della galleria come un rettangolo di luce e ombre, con due campi laterali idealmente opposti: da un lato, sculture bianche proposte come momenti di luce, saggezza o tabula rasa; dall'altro, Gomme nere e costruzioni con terra, che vivono d'ombra e appartengono alla parte più noir del mio inconscio. Al centro ho ricercato l'equilibrio delle parti, così come la loro compenetrazione, sospendendo una piccola e magica scultura sferica in ceramica, Vuoto celeste, ed alle sue spalle un' immagine fotografica della stessa, di grandi dimensioni. L'installazione a terra Orme, composta da gomme assemblate, traccia una linea nera come ad indicare una sorta di percorso terreno dell'esistenza con i punti di fuga e di unione; è un lavoro in fieri che considero infinito, perché aggiungo negli anni altri moduli e li accosto in maniera differente, modificandone la composizione. Alle Orme si contrappone un'opera sospesa, Discus: una costruzione bianca concepita dall'aggregazione di micro-sculture circolari e ovoidali, che disegnano il vuoto, proiettandolo sul muro. Le opere d'arte non hanno stagioni ma hanno da sempre accompagnato le stagioni della mia vita.” (Luisa Elia)
L’immagine dell’opera Vuoto Celeste esposta in ‘Seasons’ è dei fotografi Giovanni Ricci e Annalisa Guidetti.
Nei mesi successivi alla mostra seguirà un pubblicazione antologica sul lavoro di Luisa Elia curata da Federico Sardella.
In un articolo su Domus del 1996, Pierre Restany scrisse che le opere di Luisa Elia sono i re di quadri della sua memoria. Costituiscono addirittura il suo “memoriale”, la storia affettiva e concettuale della coscienza del suo essere. Una sorta di cantiere filosofico in costruzione come il critico francese aveva definito il modo di procedere di un’artista che crea ogni volta un luogo nel quale narrare lo spirito della propria vita. E ancora oggi, a distanza di diciotto anni, Luisa Elia si racconta nel concepimento di ‘Seasons’ e ne emerge un’esistenza edificata giorno per giorno, impegnata nell’esistere, nel lavorare e nel pensare.
“Nell'esposizione ‘Seasons’ presento alcuni cicli di opere, accostandoli più che per tecnica e materiali, per analogia poetica. Ho immaginato lo spazio della galleria come un rettangolo di luce e ombre, con due campi laterali idealmente opposti: da un lato, sculture bianche proposte come momenti di luce, saggezza o tabula rasa; dall'altro, Gomme nere e costruzioni con terra, che vivono d'ombra e appartengono alla parte più noir del mio inconscio. Al centro ho ricercato l'equilibrio delle parti, così come la loro compenetrazione, sospendendo una piccola e magica scultura sferica in ceramica, Vuoto celeste, ed alle sue spalle un' immagine fotografica della stessa, di grandi dimensioni. L'installazione a terra Orme, composta da gomme assemblate, traccia una linea nera come ad indicare una sorta di percorso terreno dell'esistenza con i punti di fuga e di unione; è un lavoro in fieri che considero infinito, perché aggiungo negli anni altri moduli e li accosto in maniera differente, modificandone la composizione. Alle Orme si contrappone un'opera sospesa, Discus: una costruzione bianca concepita dall'aggregazione di micro-sculture circolari e ovoidali, che disegnano il vuoto, proiettandolo sul muro. Le opere d'arte non hanno stagioni ma hanno da sempre accompagnato le stagioni della mia vita.” (Luisa Elia)
L’immagine dell’opera Vuoto Celeste esposta in ‘Seasons’ è dei fotografi Giovanni Ricci e Annalisa Guidetti.
Nei mesi successivi alla mostra seguirà un pubblicazione antologica sul lavoro di Luisa Elia curata da Federico Sardella.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI

-
Dal 24 June 2025 al 29 October 2025 Firenze | Museo Novecento
Haley Mellin. Siamo Natura
-
Dal 26 June 2025 al 18 July 2025 Firenze | Palazzo Sacrati Strozzi
Il Novecento di Catarsini. Dalla macchia alla macchina
-
Dal 26 June 2025 al 28 September 2025 Roma | Vittoriano - Sala Zanardelli
Città Aperta 2025. Roma nell’anno del Giubileo
-
Dal 25 June 2025 al 26 October 2025 Bergamo | GAMeC
Maurizio Cattelan. Seasons
-
Dal 17 June 2025 al 6 January 2026 Perugia | Palazzo Baldeschi
EXTRA. Segni antichi/Visioni contemporanee
-
Dal 22 June 2025 al 11 January 2026 Possagno | Museo Gypsotheca Antonio Canova
CARLO SCARPA E LE ARTI ALLA BIENNALE. Opere e vetri dalla Collezione Gemin