Focus | Il lascito Mira Forte Caizzi

Roberto Crippa, Spirali, 1951-1952, tecnica mista su tela. Mart, Lascito di Mira Forte Caizzi
Dal 22 April 2023 al 21 May 2023
Rovereto | Trento
Luogo: MartRovereto
Indirizzo: Corso Bettini 43
Orari: mart-dom 10.00-18.00 ven 10.00-21.00 lunedì chiuso
Curatori: Denis Isaia
Costo del biglietto: Intero 15 Euro Ridotto 10 Euro Gratuito fino ai 14 anni e persone con disabilità
Telefono per informazioni: +39 0464 438887
E-Mail info: info@mart.trento.it
Sito ufficiale: http://www.mart.trento.it
Di fronte all’ingresso dell’Archivio del ’900, fino al 21 maggio trova spazio l’approfondimento dedicato al lascito testamentario Mira Forte Caizzi, da un’idea di Vittorio Sgarbi a cura di Denis Isaia.
Il progetto rientra in una delle attività istituzionali del Mart: la valorizzazione di donazioni provenienti da collezioni pubbliche e private. Si tratta di vasti patrimoni che contribuiscono in maniera fondamentale allo sviluppo del ruolo del museo di Rovereto, impegnato in un costante lavoro di conservazione e rilettura storica.
Il focus dedicato al lascito della collezionista Mira Forte Caizzi presenta un nucleo di opere che riflettono l’interesse per i linguaggi e i materiali della modernità. Se il torso dal sapore arcaico di Arnaldo Pomodoro, con i suoi smalti su ottone cromato, è un’opera con rimandi ancora classicheggianti, le composizioni di Emilio Isgrò o le ampie e rapide pennellate di Mario Schifano sulla tela emulsionata sono contraddistinte da tendenze tipicamente moderne come l’espressività astratta delle superfici e il concettualismo.
La piccola Collezione è, dunque, un esempio di come, nel corso degli anni Sessanta e Settanta, vi sia stato un crescente interesse del collezionismo nei confronti di questi nuovi linguaggi.
Il progetto rientra in una delle attività istituzionali del Mart: la valorizzazione di donazioni provenienti da collezioni pubbliche e private. Si tratta di vasti patrimoni che contribuiscono in maniera fondamentale allo sviluppo del ruolo del museo di Rovereto, impegnato in un costante lavoro di conservazione e rilettura storica.
Il focus dedicato al lascito della collezionista Mira Forte Caizzi presenta un nucleo di opere che riflettono l’interesse per i linguaggi e i materiali della modernità. Se il torso dal sapore arcaico di Arnaldo Pomodoro, con i suoi smalti su ottone cromato, è un’opera con rimandi ancora classicheggianti, le composizioni di Emilio Isgrò o le ampie e rapide pennellate di Mario Schifano sulla tela emulsionata sono contraddistinte da tendenze tipicamente moderne come l’espressività astratta delle superfici e il concettualismo.
La piccola Collezione è, dunque, un esempio di come, nel corso degli anni Sessanta e Settanta, vi sia stato un crescente interesse del collezionismo nei confronti di questi nuovi linguaggi.
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