Paesaggi anomali

© Bernd and Hilla Becher
Dal 19 March 2016 al 8 May 2016
Treviso
Luogo: TRA Treviso Ricerca Arte
Indirizzo: via Barberia 25
Orari: mar. ven. 10-13 / 15:30-19:30 dom. 15:30-19:30
Curatori: Dionisio Gavagnin
Enti promotori:
- TRA Treviso Ricerca Arte
Telefono per informazioni: +39 0422 419990
E-Mail info: segreteria@trevisoricercaarte.org
Sito ufficiale: http://www.trevisoricercaarte.org/
La stagione espositiva 2016 di TRA Treviso Ricerca Arte prosegue con una mostra collettiva sul tema del paesaggio, curata dal collezionista Dionisio Gavagnin ed intitolata “Paesaggi anomali”. La mostra aprirà al pubblico con l'inaugurazione di venerdì 18 marzo alle 19.00.
Una trentina di opere, di altrettanti artisti internazionali per investigare la relazione che nel paesaggio c'è fra identità e spazio, tanto individuale quanto collettivo. L’anomalia, in questa relazione, si crea attraverso lo sguardo, ferito e perplesso tanto quanto il territorio che lo circonda, segnato da continue mutazioni dovute sia ai sommovimenti delle sue parti organiche ed eventi naturali, sia alla volontà umana di dominio nei confronti della natura, che porta con sé (fin dalla fondazione delle prime polis) il tentativo di “civilizzarla”. Questa direzione è stata assecondata dalle diverse forme di potere avvicendatesi nei secoli, influendo non poco nell’educare lo sguardo ed i comportamenti del cittadino.
L’affresco Allegoria ed effetti del buono e del cattivo governo di Ambrogio Lorenzetti a Siena, costituisce forse il primo esempio esplicito di utilizzo dell’immagine paesaggistica a scopi di governo. Con la sua netta separazione fra il modello vigente (“buono”) e tutti gli altri (“cattivi”) implicava un messaggio didascalico ed ammonitore che dimostrava la necessità di sottostare alle leggi vigenti.
Bisognerà, però, aspettare molti secoli perché l’arte s’interessi di questi effetti simbolici del potere connaturati al paesaggio; è a partire dagli anni Sessanta, infatti, che, decollati i settori terziari dell’economia ed avviata la “Grande Trasformazione” ad essi correlata, la revisione dei contenuti dell’opera coincide con una riflessione sullo stesso statuto dell’arte e sulla sua missione-funzione. In tale ambito, il territorio diviene uno dei temi cardine della riflessione artistica, tema sul quale gli artisti matureranno esiti differenziati. La mostra è divisa in tre sezioni, in tre modi di leggere e vedere il paesaggio: “Rieducare lo sguardo”, “Interstizi e Non-luoghi” e “Lo sguardo appassionato”.
Artisti in mostra:
Valerio Adami, Vincenzo Agnetti, David Askevold, Lewis Baltz, Bernd and Hilla Becher, Cioni Carpi, Claudio Costa, Fernando De Filippi, Gilbert Fastenaekens, Robert Frank, Hamish Fulton, Alberto Garutti, Dan Graham, Guido Guidi, Matthias Hoch, Roni Horn, Paolo Icaro, Ugo La Pietra, Ketty La Rocca, Richard Long, Piero Manzoni, Franco Mazzucchelli, Joel Meyerowitz, Antoni Muntadas, Mario Nanni, Dennis Oppenheim, Gina Pane, Giulio Paolini, Claudio Parmiggiani, Luca Maria Patella, Eberhard Seeliger, Stephen Shore, Robert Smithson, Sacha Sosno, Maurice Tabard.
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