Antonella Zaggia. Cartemarcíe. Gioelli di carta
Antonella Zaggia. Gioelli di carta, Casa di Carlo Goldoni, Venezia
Dal 18 May 2013 al 17 September 2013
Venezia
Luogo: Casa di Carlo Goldoni
Indirizzo: San Polo 2794
Orari: 10-17, chiuso mercoledì
Curatori: Barbara Poli
Costo del biglietto: intero € 5, ridotto € 3.50
Telefono per informazioni: 848082000
E-Mail info: info@fmcvenezia.it
Sito ufficiale: http://carlogoldoni.visitmuve.it
L’arte applicata di Antonella Zaggia, artista veneziana da anni impegnata in ambito “teatrale”, approda a Casa Goldoni con una sessantina di sue creazioni in papier mâché.
Si tratta di oggetti realizzati utilizzando i materiali più diversi – dal vetro alle perle, dalla rafia ai rametti di legno, dal metallo alla resina e al nylon lavorato a caldo – tutti inseriti in strutture di carta macerata, tecnica da sempre legata al mondo dell’artista e al suo teatro di burattini.
Antonella Zaggia si avvale del papier mâché per creare composizioni di grande suggestione visiva, assemblate in un processo creativo davvero interessante che prevede, a seconda dei casi, l’utilizzo della doratura in foglia d’oro o d’argento o l’unione – contrasto con gli elementi della tradizione artigiana veneziana come l’antica “avventurina” di Murano e le minute “conterie”. Carta recuperata, fibre e lamine, materia sottile e duttile viene dall’artista utilizzata per creare innesti, mescolanze, miscele: vera e propria ingegneria dell’immaginazione, così che la comunissima carta si impreziosisce e diventa “gioiello”. È il caso delle spille da occhiello, dei pendenti che simulano baccelli, dei gusci di noce, delle pietre laviche che “inglobano” preziosi o ancora, dei minuscoli “vulcani” con eruzione di perle su filo sintetico presenti in mostra.
Antonella Zaggia, veneziana; realizza da vari anni attrezzeria teatrale, costruisce burattini, lavora la carta macerata, ha esercitato l’oreficeria, fa l’attrice e dirige spettacoli di teatro di figura.
Si tratta di oggetti realizzati utilizzando i materiali più diversi – dal vetro alle perle, dalla rafia ai rametti di legno, dal metallo alla resina e al nylon lavorato a caldo – tutti inseriti in strutture di carta macerata, tecnica da sempre legata al mondo dell’artista e al suo teatro di burattini.
Antonella Zaggia si avvale del papier mâché per creare composizioni di grande suggestione visiva, assemblate in un processo creativo davvero interessante che prevede, a seconda dei casi, l’utilizzo della doratura in foglia d’oro o d’argento o l’unione – contrasto con gli elementi della tradizione artigiana veneziana come l’antica “avventurina” di Murano e le minute “conterie”. Carta recuperata, fibre e lamine, materia sottile e duttile viene dall’artista utilizzata per creare innesti, mescolanze, miscele: vera e propria ingegneria dell’immaginazione, così che la comunissima carta si impreziosisce e diventa “gioiello”. È il caso delle spille da occhiello, dei pendenti che simulano baccelli, dei gusci di noce, delle pietre laviche che “inglobano” preziosi o ancora, dei minuscoli “vulcani” con eruzione di perle su filo sintetico presenti in mostra.
Antonella Zaggia, veneziana; realizza da vari anni attrezzeria teatrale, costruisce burattini, lavora la carta macerata, ha esercitato l’oreficeria, fa l’attrice e dirige spettacoli di teatro di figura.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 20 December 2025 al 20 April 2026
Caserta | Reggia di Caserta
Regine: trame di cultura e diplomazia tra Napoli e l’Europa
-
Dal 19 December 2025 al 23 March 2026
Torino | Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Antica
Il castello ritrovato. Palazzo Madama dall’età romana al medioevo
-
Dal 17 December 2025 al 19 January 2026
Roma | Palazzo della Cancelleria
De Humana Mensura di Linda Karshan
-
Dal 18 December 2025 al 12 April 2026
Firenze | Gallerie degli Uffizi
Cera una volta. Sculture dalle collezioni medicee
-
Dal 11 December 2025 al 9 April 2026
Firenze | Museo Archeologico Nazionale di Firenze
Icone di Potere e Bellezza
-
Dal 11 December 2025 al 11 January 2026
Roma | Palazzo Esposizioni Roma
Giorgio Morandi nella Collezione Eni. Un viaggio attraverso la storia culturale del cane a sei zampe e l’eredità di Enrico Mattei