Dal 18 settembre al 1 novembre 2014
Arte Povera e Multipli in mostra a Berlino

Giuseppe Penone, Guanto, 1972
L.Sanfelice
22/09/2014
Nel 1970, quando Giorgio Persano inaugurò la galleria Multipli a Torino, si rifletteva sul concetto di arte democratica. Insieme agli artisti con cui si relazionò, Persano produsse un significativo corpus di calchi e lavori a tiratura limitata, ripensando il significato di unicità e irripetibilità dell’opera e contribuendo a diffondere una nuova forma di produzione artistica.
Sul suo lavoro, e più in particolare sugli artisti a lui vicini e legati al movimento dell’Arte Povera, si concentra la rassegna “Arte Povera and Multipli”, in programma allo Sprüth Magers di Berlino, e curata da Elena Re.
Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto e Gilberto Zorio, sono alcuni degli artisti che aderirono all’innovativo modello promosso dalla galleria torinese e insieme contribuirono, ognuno con le proprie tecniche e i propri materiali, a trasformare il concetto di tiratura limitata in un vero e proprio genere.
Sebbene le opera prodotte da Multipli siano state esposte in diverse occasioni all’interno delle mostre dedicate all’Arte Povera, nessuna esposizione prima di questa si era concentrata esclusivamente sul lavoro di Persano.
Sul suo lavoro, e più in particolare sugli artisti a lui vicini e legati al movimento dell’Arte Povera, si concentra la rassegna “Arte Povera and Multipli”, in programma allo Sprüth Magers di Berlino, e curata da Elena Re.
Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto e Gilberto Zorio, sono alcuni degli artisti che aderirono all’innovativo modello promosso dalla galleria torinese e insieme contribuirono, ognuno con le proprie tecniche e i propri materiali, a trasformare il concetto di tiratura limitata in un vero e proprio genere.
Sebbene le opera prodotte da Multipli siano state esposte in diverse occasioni all’interno delle mostre dedicate all’Arte Povera, nessuna esposizione prima di questa si era concentrata esclusivamente sul lavoro di Persano.
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