Immagini dal passato: l'Istituto Luce

Museo del Risorgimento
28/06/2001
Ogni epoca ha avuto strumenti differenti per ritrarsi e consegnare al futuro la sua immagine speculare. Torneranno subito alla mente di ognuno di noi pensando per esempio al Rinascimento italiano i meravigliosi dipinti di Raffaello o Leonardo, per non citarne mille altri ugualmente noti, in cui i personaggi del tempo (sicuramente i più illustri) amavano farsi immortalare.
In quest’ottica, dove l’arte diviene mezzo espressivo di un particolare periodo storico atta a svelarne a volte anche i più reconditi segreti e retroscena, possiamo affermare che la prima metà del Novecento ha trovato nei filmati dell’Istituto Luce il fedele specchio degli eventi e dei costumi della società che ne è stata protagonista.
A Roma proprio nelle sale del Vittoriano, sede del Museo del Risorgimento, grazie alla collaborazione dello stesso Istituto Luce e dei curatori del progetto museale viene offerta la possibilità di immergersi in un grande affresco del nostro passato più prossimo; un affresco che propone ben poche immagini liete e che anzi con ritmo incalzante ci riporta in un lampo nei luoghi e nell’angoscia di volti straziati di chi la Prima Guerra mondiale l’ha vissuta in prima linea.
Come già segnalato in un’altra sede, i filmati prestati dall’Istituto Luce al Museo del Risorgimento sono cronache interessanti per chi vuole toccare con mano e senza distorsioni di sorta le vicende di uomini più o meno illustri che negli anni hanno costruto la storia.
Fra tutti questi preziosissimi “reperti” spicca il film “Gloria” proiettato per tutti i visitatori del museo in una saletta appositamente creata dagli architetti dell’Istituto Luce. Il video è il frutto di tanto impegno profuso da tecnici e studiosi al fine di restituire attraverso tecnologie all’avanguardia immagini di eventi distanti quasi un secolo.
Già nel 1934 l’Istituto Luce realizzò questo film-documento assemblando materiali filmici ripresi da cineoperatori dell’esercito italiano durante gli anni della Prima Guerra Mondiale.
Il film fu suddiviso, se così si può dire, in diversi capitoli i quali narravano le diverse fasi del conflitto, dalla mobilitazione fino alla vittoria conclusiva, arrivando infine alla registrazione del solenne trasporto della salma del Milite Ignoto da Aquileia a Roma avvenuto nel 1921.
Molte sono le innovazioni che hanno permesso di rendere il film interessante agli occhi di un pubblico come quello odierno: il restauro della pellicola ha epurato le immagini da fastidiose imperfezioni e tutto scorre in maniera più fluida e godibile senza quell’effetto di ridicola accelerazione dei movimenti dei personaggi che contraddistingue la visione di vecchi filmati. La colonna sonora, completamente rimasterizzata, sottolinea con vigore gli eventi narrati dal video; emergono così con mirabile forza espressiva gli scenari delle battaglie, dal Carso al Piave, da Gorizia a Trieste, fino alle riprese della trasvolata di D’Annunzio nel cielo di Vienna.
Anche queste sono grandi opere d’arte, mirabili affreschi di un’epoca che aveva appena cominciato a mettere da parte tavolozze e pennelli per far posto alle più “avvenieristiche” pellicole cinematografiche.
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Roma | A Roma dal 10 ottobre al 2 novembre
I corpi ibridi di Keita Miyazaki dialogano con il Ninfeo di Villa Giulia
-
Roma | Dal 6 settembre al 25 gennaio al Museo Storico Nazionale della Fanteria dell’Esercito Italiano
Il Diario di Noa Noa e altre avventure: a Roma arriva Gauguin
-
Parma | Dal 10 ottobre al 1° febbraio al Palazzo del Governatore
Roma-Parma A/R. L’universo di luce di Giacomo Balla in mostra con oltre 60 opere
-
Pavia | A settembre la grande mostra al Castello Visconteo
Pavia 1525, storie d’arti e di battaglia dalla perla del Rinascimento lombardo
-
Cremona | Dal 18 ottobre all’11 gennaio al Museo Civico di Crema e del Cremasco
"Ver Sacrum" e la grafica della Secessione viennese. In arrivo a Crema le illustrazioni dei grandi maestri, da Klimt a Mucha
-
Dal 25 al 31 agosto sul piccolo schermo
La settimana dell'arte in tv, dai grandi musei d'Italia a Vermeer