Nuvolo. Tra caos e ordine

Un'opera di Nuvolo
13/12/2005
A Città di Castello cento opere presentano l’interessante personalità artistica di Nuvolo, al secolo Giorgio Ascani. L’esposizione allestita nella nuova ala della Pinacoteca comunale, in Palazzo Vitelli alla Cannoniera, prosegue il progetto culturale del Comune di Città di Castello e della Regione dell’Umbria, mirato a rivalutare e riscoprire le principali figure artistiche che nella città umbra hanno avuto i natali.
Dopo l’evento Prima di Burri e con Burri e mentre a Roma si celebrano i dieci anni della scomparsa del grande artista con una grande esposizione alle Scuderie del Quirinale, a 80 anni dalla nascita compiutasi a Città di Castello il 12 ottobre 1926 è il turno di Nuvolo, grazie alla mostra Lo spazio pittorico tra caos e ordine, in programma fino al 12 febbraio 2006.
Il percorso espositivo, curato da Bruno Corà, prende il via dalle prime opere dell’inizio degli anni Cinquanta, allorché Alberto Burri, chiamato Nuvolo a Roma, avviava di fatto con lui la collaborazione che si sarebbe rivelata determinante per il giovane tifernate.
Sono esposte le prime Serotipie del 1952, così battezzate dal grande poeta e critico Emilio Villa – sodale sia di Nuvolo che di Burri – e successivamente un’accurata selezione della pittura degli “scacchi” (1953-57), delle serotipie-pittura-collages (1954-59), dei “bianchi” (1957-60), dei “cuciti a macchina” (1958 – 63) e, infine, dei “bianchi-collages” (1958-64).
In quegli anni, nel repertorio delle sperimentazioni di Nuvolo trovano posto anche alcune esperienze compiute con materiali e tecniche diverse dalla serigrafia, come i “diagrammi” (1958-1972), le pelli conciate dei “daini” (1960-62), nonché le “tensioni” (1962-65).
Nella decade 1967-77 si applica con nuove invenzioni della tecnica serigrafica agli “Oigroig” e ai “Modulari” (1969-71), conseguendo risultati stupefacenti, dialogando sia con la scultura di Mirko che con le litografie pittoriche di Cagli.
Negli anni Ottanta realizza i “Nuovi diagrammi e i “Nuovi scacchi”, introducendo nella pittura codici e problematiche, nonché nuovi mezzi come il video, che imprimono una spinta alla sua ricerca; prima con gli Alfa 39 (1987-89), componimenti a base di codici a barre, poi con gli Aftermandelbrot (1989-92), Nuvolo si interessa attivamente ai processi della geometria e del calcolo posteuclideo, nonché alla telematica applicata alla pittura.
Dal 1992 a oggi, con i cicli delle “Genesi”, dei “Circuiti”, dei “Dittici” e “Trittici”, degli “Enantiomorfi”, dei “Omogeni”, delle “Turbolenze”, dei “legni collages”, l'artista estende la sua ricerca confrontandosi con le frontiere più avanzate dell’immagine digitale. La mostra documenta anche l’attività pluriennale dell’atelier di grafica e le più recenti produzioni di esoeditoria, piccoli volumi a tiratura limitata.
Nuvolo
Lo spazio pittorico tra caos e ordine
Città di Castello, Palazzo Vitelli alla Cannoniera
10 dicembre 2005 - 12 febbraio 2006
Orari: 10.00-13.00/15.00-18.00 / lunedì chiuso, escluso i festivi
Biglietti: biglietto mostra €. 5,00; biglietto cumulativo (mostra e Pinacoteca) € 7,00
Con il biglietto mostra o con il biglietto cumulativo sarà possibile usufruire della riduzione negli altri musei della città
Dopo l’evento Prima di Burri e con Burri e mentre a Roma si celebrano i dieci anni della scomparsa del grande artista con una grande esposizione alle Scuderie del Quirinale, a 80 anni dalla nascita compiutasi a Città di Castello il 12 ottobre 1926 è il turno di Nuvolo, grazie alla mostra Lo spazio pittorico tra caos e ordine, in programma fino al 12 febbraio 2006.
Il percorso espositivo, curato da Bruno Corà, prende il via dalle prime opere dell’inizio degli anni Cinquanta, allorché Alberto Burri, chiamato Nuvolo a Roma, avviava di fatto con lui la collaborazione che si sarebbe rivelata determinante per il giovane tifernate.
Sono esposte le prime Serotipie del 1952, così battezzate dal grande poeta e critico Emilio Villa – sodale sia di Nuvolo che di Burri – e successivamente un’accurata selezione della pittura degli “scacchi” (1953-57), delle serotipie-pittura-collages (1954-59), dei “bianchi” (1957-60), dei “cuciti a macchina” (1958 – 63) e, infine, dei “bianchi-collages” (1958-64).
In quegli anni, nel repertorio delle sperimentazioni di Nuvolo trovano posto anche alcune esperienze compiute con materiali e tecniche diverse dalla serigrafia, come i “diagrammi” (1958-1972), le pelli conciate dei “daini” (1960-62), nonché le “tensioni” (1962-65).
Nella decade 1967-77 si applica con nuove invenzioni della tecnica serigrafica agli “Oigroig” e ai “Modulari” (1969-71), conseguendo risultati stupefacenti, dialogando sia con la scultura di Mirko che con le litografie pittoriche di Cagli.
Negli anni Ottanta realizza i “Nuovi diagrammi e i “Nuovi scacchi”, introducendo nella pittura codici e problematiche, nonché nuovi mezzi come il video, che imprimono una spinta alla sua ricerca; prima con gli Alfa 39 (1987-89), componimenti a base di codici a barre, poi con gli Aftermandelbrot (1989-92), Nuvolo si interessa attivamente ai processi della geometria e del calcolo posteuclideo, nonché alla telematica applicata alla pittura.
Dal 1992 a oggi, con i cicli delle “Genesi”, dei “Circuiti”, dei “Dittici” e “Trittici”, degli “Enantiomorfi”, dei “Omogeni”, delle “Turbolenze”, dei “legni collages”, l'artista estende la sua ricerca confrontandosi con le frontiere più avanzate dell’immagine digitale. La mostra documenta anche l’attività pluriennale dell’atelier di grafica e le più recenti produzioni di esoeditoria, piccoli volumi a tiratura limitata.
Nuvolo
Lo spazio pittorico tra caos e ordine
Città di Castello, Palazzo Vitelli alla Cannoniera
10 dicembre 2005 - 12 febbraio 2006
Orari: 10.00-13.00/15.00-18.00 / lunedì chiuso, escluso i festivi
Biglietti: biglietto mostra €. 5,00; biglietto cumulativo (mostra e Pinacoteca) € 7,00
Con il biglietto mostra o con il biglietto cumulativo sarà possibile usufruire della riduzione negli altri musei della città
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