La Galleria Blu di Milano "invita a guardare"
Davide Nido, "Striped 4-12", 2012
05/03/2012
Milano - Dopo aver affrontato il tema della memoria, la Galleria Blu approfondisce con un nuovo ciclo di mostre l’importanza della visione, vale a dire il rapporto che si instaura tra opera e spettatore. Sebbene la prima mostra "Un Invito a guardare" potrebbe essere apparentemente interpretata come una normale esposizione collettiva, in realtà non è casuale che la Galleria Blu abbia recuperato il titolo di una sua mostra del 2000: l’intento è infatti ancora una volta quello di proporre non solo una selezione di artisti di indubbio valore, ma anche opere di grande qualità all’interno di un percorso espositivo che consenta al fruitore di andare oltre l’osservazione dell’oggetto d’arte, intesa come il semplice “vedere”, ma che invece stimoli la sua capacità di apprezzare la bellezza di ogni singolo oggetto d’arte esposto: La fatica di una lettura più approfondita si convertirà così in un autentico godimento e arricchimento interiore. Al visitatore verrà presentata, dal 6 marzo a 4 maggio 2012, una panoramica di opere di grandi maestri del ‘900, dalla pittura alla scultura, che spazia da Bonalumi a Dorazio, da Santomaso ad Afro, da Chadwick a Nevelson, da Mathieu ad Hains, da Fautrier a Picasso, da Burri a Fontana, da Bill a Melotti. E accanto a loro, a dar voce alle ricerche fatte dalla Galleria Blu nell’ambito dell’arte contemporanea, i lavori degli italiani Federico Guida, Davide Nido, Alessandro Verdi e dell’inglese Jason Martin.
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