Il museo in anteprima 

Inaugura a novembre il Grand Egyptian Museum del Cairo

La maschera d'oro di Tutankhamon | Foto: Carsten Frenzl from Obernburg via Wikimedia Creative Commons
 

Francesca Grego

08/08/2025

Mondo - Il momento sembra essere arrivato, o quasi. Dopo ripetuti rinvii, il Grand Egyptian Museum (GEM) sarà inaugurato il prossimo primo novembre al Cairo. Lo ha annunciato il Primo Ministro egiziano Mustafa Madbouly, dopo l’approvazione da parte del Presidente Abdel Fattah Al Sisi. A 23 anni dalla posa della prima pietra e quasi 20 dall’inizio effettivo dei lavori, il più grande museo al mondo dedicato alla civiltà dei faraoni si prepara a svelare, nell’avveniristico edificio progettato dallo studio di architettura irlandese Henegan Peng Architects (Hparc), una collezione composta da oltre 100 mila reperti distribuiti su 500 mila metri quadri di superficie con vista sulle Piramidi di Giza e sulla Sfinge.

Cuore del percorso, il padiglione destinato al tesoro di Tutankhamon, che in autunno lascerà il vecchio Museo Egizio di Piazza Tahrir: 5600 oggetti preziosi trovati intorno al sarcofago del faraone bambino nel 1922, durante la scoperta più clamorosa della storia dell’archeologia. Ancora incerto è, tuttavia, il destino dell’iconica maschera d’oro massiccio, lapislazzuli e pasta di vetro in cui tutto il mondo riconosce il volto di Re Tut, il cui nome significa letteralmente “Immagine del Sole”: secondo l’ex direttore del Museo Egizio del Cairo Tarek El Awadi, infatti, lo straordinario reperto potrebbe rimanere nella sede attuale, perché “inamovibile per vincolo di legge”. Il museo di Piazza Tahrir, infatti, resterà aperto per mostrare una collezione di oggetti dell’Antico Egitto ancora invidiabile, svelando al pubblico per la prima volta oggetti preziosi finora sepolti nei magazzini per mancanza di spazio. 

Dodici gallerie compongono l’itinerario di visita al GEM, alcune delle quali aperte al pubblico in via sperimentale dallo scorso autunno. Ad accogliere i visitatori è una grande statua di Ramesse II, un colosso di 11 metri e 83 tonnellate portato qui dalla piana di Giza, dove era stata trasferito circa vent’anni fa da Ramses Square, suo domicilio dal 1820, ovvero dalla sua scoperta. Dopo la Grand Staircase Gallery, fiancheggiata di statue che ricordano le antiche processioni dei templi, il percorso ricostruisce il cammino della civiltà egizia dalla preistoria al periodo greco-romano attraverso reperti dal valore inestimabili, mentre all’esterno giardini tematici evocano la flora dell’Antico Egitto. 

Il museo comprende anche un’area didattica dedicata ai bambini, il Children’s Museum, con allestimenti interattivi e mostre pensate per i più piccoli, nonché uno dei più grandi centri di restauro del mondo, dove dal 2011 reperti famosi e manufatti mai visti rinascono nelle mani di giovani esperti egiziani, grazie ai fondi derivanti dall’esposizione del tesoro di Tutankhamon all’estero.

L’inaugurazione del GEM, ha sottolineato il Primo Ministro Madbouly, “è stata preparata per essere un evento eccezionale, che si aggiunge a una serie di importanti eventi nazionali legati alla storia moderna dell'Egitto. In Italia sarà anticipata dalla grande mostra Tesori dei Faraoni, che dal 24 ottobre offrirà al pubblico italiano nella cornice delle Scuderie del Quirinale un’immersione nelle meraviglie e nei misteri dell’Antico Egitto, tra preziosi prestiti provenienti dai più importanti musei egiziani.         

Leggi anche:
Tesori dei Faraoni: dall'Egitto alle Scuderie del Quirinale 130 reperti per una mostra senza precedenti