In mostra la Pala dell'Assunta e altri capolavori dell'ultima stagione di attività.
San Gimignano celebra il Pintoricchio
Bernardino di Betto detto il “Pintoricchio” (Perugia 1454-Siena 1513) La Vergine Assunta tra i Santi Gregorio Magno e Benedetto Oro, tempera su tavola San Gimignano, Pinacoteca Civica
L.S.
22/08/2014
Siena - Dal prossimo 6 settembre, la Pinacoteca civica di San Gimignano ospiterà l’esposizione “Pintoricchio. La Pala dell'Assunta di San Gimignano e gli anni senesi”, con cui si avvia un progetto di più ampio respiro che, con cadenza annuale, proporrà un approfondimento critico e storico sui maestri protagonisti delle collezioni civiche che hanno contribuito all’arricchimento del borgo medievale dichiarato dall'UNESCO patrimonio dell'umanità.
La collana di mostre in programma, fortemente sostenuta dall’Amministrazione comunale, oltre a valorizzare e promuovere i musei cittadini, lavora per affermare l’importanza del polo culturale di San Gimignano sia negli orizzonti locali, sia su scala internazionale, anche in vista della candidatura di Siena a Capitale Europea della Cultura 2019.
Il percorso dedicato al Pintoricchio ruoterà intorno alla celebre Pala del 1512 che raffigura la Madonna in gloria, ultima opera dell’artista che morì a Siena nel 1513. Ma a documentare l’ultima stagione di attività dell’artista contribuiranno anche dipinti provenienti dalla Pinacoteca Nazionale di Siena come la “Madonna col Bambino e san Giovannino”, la “Sacra Famiglia e san Giovannino” e la “Natività” attribuita alla sua bottega.
La collana di mostre in programma, fortemente sostenuta dall’Amministrazione comunale, oltre a valorizzare e promuovere i musei cittadini, lavora per affermare l’importanza del polo culturale di San Gimignano sia negli orizzonti locali, sia su scala internazionale, anche in vista della candidatura di Siena a Capitale Europea della Cultura 2019.
Il percorso dedicato al Pintoricchio ruoterà intorno alla celebre Pala del 1512 che raffigura la Madonna in gloria, ultima opera dell’artista che morì a Siena nel 1513. Ma a documentare l’ultima stagione di attività dell’artista contribuiranno anche dipinti provenienti dalla Pinacoteca Nazionale di Siena come la “Madonna col Bambino e san Giovannino”, la “Sacra Famiglia e san Giovannino” e la “Natività” attribuita alla sua bottega.
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