Iscrittosi alla Compagnia di San Luca nel 1448, fu forse allievo di Domenico Veneziano ma subì l’influenza di Beato Angelico. con cui prese parte alla decorazione dell’armadio della Santissima Annunziata; per il chiostro di questa chiesa realizzò, nel 1462, un importante affresco con la Natività in cui sperimentò una tecnica nuova, alla base del degrado attuale. Insieme a Domenico Veneziano, Piero della Francesca e Andrea del Castagno prese parte all’impresa decorativa della chiesa di Sant’Egidio a Firenze, pari per bellezza e importanza a quella della cappella Brancacci di Masolino e Massaccio ma purtroppo perduta. Partecipò anche alla decorazione della cappella del cardinale del Portogallo in San Miniato al Monte; tra i dipinti conservati nei musei si ricordano la Pala di Caffagiolo e l’Annunciazione degli Uffizi. Fu un artista versatile: oltre a fornire i disegni per le vetrate della cappella de’ Pazzi in Santa Croce, nel 1483 restaurò i mosaici del Battistero fiorentino.
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