Figlio di uno scenografo, decoratore del teatro Carolino-Bellini, La formazione di questo artista avvenne tra Bologna, Parigi e Palermo, presso lo studio di Lojacono. Nel 1911 partecipò alla stesura del libro di Ernesto Basile Le sculture e gli stucchi di Giacomo Serpotta. In quegli anni prese parte alla decorazione di diversi edifici in stile liberty di Palermo, come il teatro Politeama Garibaldi (1890-1891), la volta del teatro Massimo e Villa Whitaker (1886-1889) a Malfitano. Fu tra i protagonisti della vita artistica di Palermo, in qualità di direttore e proprietario della rivista mensile La Sicilia Artistica e Archeologica. L'ultima parte della sua vita si svolse a Venezia, dove partecipò a due Biennali, nel 1905 e nel 1922. Tra i suoi soggetti favoriti paesaggi e marine siciliane, ma anche soggetti storici come Lo sbarco di Garibaldi a Marsala e L'Alabardiere, del 1879, o Porto, che si trova oggi nella Galleria d’Arte Moderna di Palermo. E' ricordato anche come direttore dello stabilimento "Ceramica Florio".
Biografia
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Antonio Canal