Artegiro Artist Residency 2016 - Giovanni Gaggia. Omnes ad Unum

© Ph Leonardo Aquilino | Giovanni Gaggia, Konopèion

 

Dal 16 Maggio 2016 al 11 Giugno 2016

Conzano | Alessandria

Luogo: Villa Vidua

Indirizzo: via Don Oddone Francesco 5

Enti promotori:

  • Comune di Conzano

Telefono per informazioni: +39 347 29 72848

E-Mail info: artegiro@artegiro.com

Sito ufficiale: http://www.artegiro.com/



Artegiro ha il piacere di annunciare l’artista in residenza e il suo progetto per l’edizione 2016 dell’Artegiro Artist Residency a Conzano (AL): Giovanni Gaggia con il progetto Omnes ad Unum.
La residenza avrà luogo a Conzano dal 16 maggio all’11 giugno 2016

Accompagnata da un elevato numero di domande provenienti da validi artisti di vari paesi del mondo, la selezione di Giovanni Gaggia ha sottolineato la rilevanza di un progetto di ricerca e pratica artistica specifico al contesto della regione ma soprattutto interessato al rapporto contemporaneo tra artista e realtà

Il titolo che Gaggia ha dato al suo progetto per la residenza è Omnes ad UnumGaggia ha voluto continuare un percorso artistico che analizza attentamente le relazioni con il fruitore, con il luogo, con la storia e con la situazione socio politica attuale, “nella certezza che l’arte oggi possa essere solo relazionaletime specific site specific”. Nel caso del territorio del Monferrato infatti, l’intensa migrazione dalla fine dell'Ottocento, in Sud America e Australia, ha avuto luogo accanto a un’altra realtà di spiazzamento, nella diaspora ebraica di Casale Monferrato, oggi ristretta a una diminuita comunità dopo le persecuzioni nazi-fasciste della seconda guerra mondiale. 

Gaggia parla del suo ruolo di artista come “quello di unire e di raccontare, attraverso l’incontro con l’Altro, memorie che per la maggior parte di noi possono essere sopite e lontane ma ancora vive nell’emozione dei protagonisti o dei sopravvissuti. E' mio interesse raccontare storie di abbandono o di fughe costruendo un dialogo con chi vive il territorio, con chi lo abita, con chi sia in grado di far rivivere, attraverso il mio lavoro, simboli o tradizioni non completamente perdute. La mia è un'azione lunga, nel tempo, si costruisce solo con le persone, si compone di fotografie di dialoghi registrati, di trame tessute”. 

Parte rilevante della ricerca di Gaggia durante la sua residenza sarà anche per questo il ritrovamento delle tradizioni tessili di Conzano e Casale, per poter costruire una narrazione “fatta di ago e filo, una parte in un luogo e una parte nell'altro, entrando e uscendo dalle case, invitandoli a vivere con me il luogo che andrò ad abitare costruendo con le persone una fitta trama”.

La questione pertinente all’interno dell’Artegiro Artist Residency in fatti è ‘esplorazione del crescente coinvolgimento dell’artista nel documentare, invocando la nozione di agenzia artistica dove l’artista oltrepassa continuamente i confini tra realtà e finzione. Mark Nash che ha lavorato intensamente in questo senso con Isaac Julien, e in particolare ancora da Documenta 11 con Okwui Enwezor, pone ripetutamente la pertinente questione che Artegiro raccoglie, di quale tipo di realtà sociale politica e personale viene proposta oggi attraverso l’arte. Il coinvolgimento crescente dell’artista in una sorta di documentazione invoca appunto l’agenzia dell’artista che Artegiro osserva, e che non si ferma a un “border crossing” tra realtà e finzione ma, al contrario, nel racconto di sé crea un altro spazio di articolazione della realtà condivisa. Come propone Gaggia, citando un’affermazione a lui cara, “l’arte non può cambiare il mondo ma le singole persone sì”. 

L’ Artegiro Artist Residency cerca di provare come limitato e incompleto il paradosso che Nash trova nella posizione estetica oggi che potrebbe divenire un surrogato per il suo referente dando luogo a una realtà feticcio che diventa semplicemente un’altra merce di scambio.

Di particolare importanza in questa edizione della residenza artistica Artegiro, grazie all’apertura di Gaggia, è l’attuazione dell’elemento che caratterizza tale residenza: la dimensione collaborativa con altri artisti. Nel corso della residenza infatti Gaggia avrà al suo fianco degli ospiti, artisti e curatori, il primo dei quali sarà l’artista e musicista Roberto Paci Dalò. La proiezione di YE SHANGHAIe di Paci Dalò, l’eccezionale film e opera musicale sulla diaspora ebraica europea a Shanghai durante la seconda guerra mondiale sarà parte necessaria di questo cammino che Gaggia percorrerà attraverso momenti pubblici e in case private. La residenza avrà come sede Villa Vidua a Conzano (AL).

Giovanni Gaggia 
nasce a Pergola (PU) nel 1977 dove attualmente vive e lavora. Nel 2008 fonda Sponge ArteContemporanea assumendone la direzione artistica. L'opera di Giovanni Gaggia è fondamentalmente ricerca d'equilibrio fra azione performativa e disegno. Sono questi i luoghi in cui la sua poetica, sempre e comunque aderente alla fisicità del corpo, è andata definendosi negli anni. In particolare essa si è concentrata sull'immagine del cuore; un cuore anatomico e carnale, protagonista di alcune azioni dal grande impatto emotivo alle quali è seguita una ricerca più delicata, seppur ugualmente potente, evidenziata dalla recente dedizione al ricamo. 

Tra le sue personali si ricordano: 2015 – Inventarium, GALLLERIAPIU', Bolognaintere tempus, a cura di Diego Sileo, lavatoio di Palazzo Lamperini/ galleria Rossmut, Roma. Inventarium, a cura di Serena Ribaudo, Canto217, Palazzi Costantino / Di Napoli, Palermo. 2014 - Centrum Naturae (doppia personale), a cura di Roberto Paci Dalò, Scalone Vanvitelliano / Chiesa della Maddalena, Pesaro. 2014 - Et Curis (doppia personale), a cura di Loretta Di Tuccio, intervento critico Fabrizio Pizzuto, galleria Rossmut, Roma. 2013 - Sic Dulce Est, a cura di Cristina Petrelli, Palazzo di San Clemente / Archispazio, Firenze. 2012 - Where is your brother? (doppia personale) a cura di Davide Quadrio e Studio Rayuela (Flavia Fiocchi e Francesco Sala) SpongePill- Casa Déclic / Guastalla Pilates, Milano. 2011 - I need you a cura di Claudio Composti, Spazio NovaDea, Ascoli Piceno / Corpo fisico, corpo etereo (doppia personale), a cura di Roberta Ridolfi, Factory – Art gallery, Berlino – Germania. 2008 - Aforismi Simpatetici, a cura di Chiara Canali, Museo dei Bronzi Dorati, Pergola (PU) . 2007 - Di spirito e di Carne, testo critico di Roberta Ridolfi, Factory-Art gallery,Trieste.

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