Otello Giuliodori. Per oltre un secolo
Dal 16 Marzo 2013 al 11 Maggio 2013
Ancona
Luogo: Mole Vanvitelliana
Indirizzo: via Banchina da Chio 28
Orari: giovedì e venerdì 16-19; sabato e domenica 10-13/ 16-19
Curatori: Costanza Costanzi, Antonio Luccarini
Enti promotori:
- Comune di Ancona
- Centro sociale IL FARO
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 071 2225037/ 5041
E-Mail info: museodellacitta@comune.ancona.it
Sito ufficiale: http://www.anconacultura.it/
Pittore, restauratore, ex insegnante delle scuole medie Tommaseo e del liceo scientifico Luigi di Savoia, è stato un artista versatile, passato dal manierismo all'espressionismo dopo gli eventi bellici cui ha partecipato dal 1939 al 1945, pur continuando a dipingere e a esporre (Palazzo Barberini a Roma e Triennale di Milano nel 1942).
Fin da giovanissimo Giuliodori dimostra spiccata attitudine per la pittura e riesce ad acquisire discrete capacità tecniche frequentando gli studi di diversi artisti. Frequenta la Scuola d’Arte di Perugia e inizia a partecipare a varie mostre; si trasferisce a Roma e, a 22 anni, è assunto come collaboratore per restauri di pittura e architettura dall’architetto Tornaghi di Milano per i lavori di Palazzo Ferretti. Nel 1932 partecipa, dopo rigorosa selezione, insieme a Carrà, Carena, Mafai, Sironi e altri alla 1ª Nazionale del Parterre di San Gallo a Firenze ed è iscritto all’Archivio storico di Venezia. Nel 1936 è presente alla Quadriennale e continua con successo la partecipazione a mostre regionali e nazionali. Nel 1938 si diploma all'Istituto superiore d'Arte di Urbino e l'anno successivo è richiamato alle armi dove resta fino al 1945 quando torna in Italia dopo essere stato prigioniero in campi di concentramento in Polonia e Germania.
Nel dopoguerra Giuliodori ha ripreso,anzi ha continuato la sua attività di pittore, essendo essa connaturata alla sua personalità .Artista chiuso, lontano da ogni esibizionismo e legato alla sua creatività in modo totale, ci ha lasciato numerose testimonianze pittoriche gelosamente custodite dalla famiglia sempre vicina nella sua lunga esistenza fino al 15 dicembre 2010 quando si è spento alla veneranda età di oltre 102 anni .
A poco più di due anni dalla sua scomparsa, la città di Ancona che festeggia i suoi primi 2400 di storia , si è assunta il doveroso incarico di celebrare uno dei più rappresentativi artisti del ‘900, dedicandogli una Mostra Antologica curata da Costanza Costanzi e Antonio Luccarini. Realizzata con il contributo della Fondazione Cariverona promossa dal Comune di Ancona e dal Centro Sociale il Faro in collaborazione con la Pinacoteca Comunale di Ancona .
Un pregevole catalogo è stato realizzato in collaborazione con la Fondazione Rosellini per la Letteratura Popolare curato da Fabio Massimo Manini contenente testi critici degli stessi curatori e di Terenzio Montesi, inoltre, numerose foto scattate per l’occasione da Andrea Franceschetti . Il Progetto dell’allestimento della Mostra è di Massimo Di Matteo. Al Maestro Otello Giuliodori è stato dedicato un video-documentario inedito di Fabio Manini che verrà presentato al pubblico in data ancora da destinarsi.
La Mostra si svolgerà dal 16 Marzo all’ 11 Maggio presso le prestigiose sale della Mole Vanvitelliana con oltre 80 opere del maestro dipinte in centodue anni della sua lunga vita molte delle quali mai esposte al pubblico e alcune di queste custodite da Enti ed Istituti locali raramente esposte al pubblico. Inoltre, bozzetti , disegni e inedite sculture.
Fin da giovanissimo Giuliodori dimostra spiccata attitudine per la pittura e riesce ad acquisire discrete capacità tecniche frequentando gli studi di diversi artisti. Frequenta la Scuola d’Arte di Perugia e inizia a partecipare a varie mostre; si trasferisce a Roma e, a 22 anni, è assunto come collaboratore per restauri di pittura e architettura dall’architetto Tornaghi di Milano per i lavori di Palazzo Ferretti. Nel 1932 partecipa, dopo rigorosa selezione, insieme a Carrà, Carena, Mafai, Sironi e altri alla 1ª Nazionale del Parterre di San Gallo a Firenze ed è iscritto all’Archivio storico di Venezia. Nel 1936 è presente alla Quadriennale e continua con successo la partecipazione a mostre regionali e nazionali. Nel 1938 si diploma all'Istituto superiore d'Arte di Urbino e l'anno successivo è richiamato alle armi dove resta fino al 1945 quando torna in Italia dopo essere stato prigioniero in campi di concentramento in Polonia e Germania.
Nel dopoguerra Giuliodori ha ripreso,anzi ha continuato la sua attività di pittore, essendo essa connaturata alla sua personalità .Artista chiuso, lontano da ogni esibizionismo e legato alla sua creatività in modo totale, ci ha lasciato numerose testimonianze pittoriche gelosamente custodite dalla famiglia sempre vicina nella sua lunga esistenza fino al 15 dicembre 2010 quando si è spento alla veneranda età di oltre 102 anni .
A poco più di due anni dalla sua scomparsa, la città di Ancona che festeggia i suoi primi 2400 di storia , si è assunta il doveroso incarico di celebrare uno dei più rappresentativi artisti del ‘900, dedicandogli una Mostra Antologica curata da Costanza Costanzi e Antonio Luccarini. Realizzata con il contributo della Fondazione Cariverona promossa dal Comune di Ancona e dal Centro Sociale il Faro in collaborazione con la Pinacoteca Comunale di Ancona .
Un pregevole catalogo è stato realizzato in collaborazione con la Fondazione Rosellini per la Letteratura Popolare curato da Fabio Massimo Manini contenente testi critici degli stessi curatori e di Terenzio Montesi, inoltre, numerose foto scattate per l’occasione da Andrea Franceschetti . Il Progetto dell’allestimento della Mostra è di Massimo Di Matteo. Al Maestro Otello Giuliodori è stato dedicato un video-documentario inedito di Fabio Manini che verrà presentato al pubblico in data ancora da destinarsi.
La Mostra si svolgerà dal 16 Marzo all’ 11 Maggio presso le prestigiose sale della Mole Vanvitelliana con oltre 80 opere del maestro dipinte in centodue anni della sua lunga vita molte delle quali mai esposte al pubblico e alcune di queste custodite da Enti ed Istituti locali raramente esposte al pubblico. Inoltre, bozzetti , disegni e inedite sculture.
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