Controtempi. L’azione politica dell’arte a Napoli
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Controtempi. L’azione politica dell’arte a Napoli, Castello di Cennina, Bucine (AR)
Dal 28 Giugno 2014 al 28 Luglio 2014
Bucine | Arezzo
Luogo: Castello di Cennina
Indirizzo: via del Castello
Curatori: Disturb, Artlante
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Sito ufficiale: http://www.castellodicennina.com
L ’arte è in controtempo quando mette in questione la visione dominante del mondo e agi sce contrariamente alle immagini istituzionali del reale e anche del suo stesso senso. Quando l’arte è la contraddizione in atto del linguaggio come esperienza del mondo, essa è “azione politica”, eccedenza critica nel processo di conciliazione estetica tr a il reale e il “sistema delle immagini”. L’arte è “politica” quando è accadimento della crisi, della vita e di se medesima. Va “verso la vita” non per ancora produrne ancora “rappresentazioni” ma per divenire spazio conflittuale della sua presenza socia le, della sua definizione e dei suoi autori. Fino alle estreme conseguenze di una radicale volontà di opposizione al dispositivo istituzionale dell’arte nella relazione con mercato, cultura, storia , in antagonismo anche con l’origine individualista del ges to artistico . Sommovimenti del linguaggio che sopratutto nelle dimensioni della multimedialità generano rapporti eccedenti, “di contestazione” tra arte e mondo, in un corto circuito sempre aperto tra “ opera ” e spazio sociale. Questa “esposizione evento” p resenta opere/azioni, in forma di video e immagini foto grafiche, di artisti che nel territorio napoletano delle arti si distinguono per l’attivismo delle loro pratiche artistiche sul campo del conflitto politico sociale. A Peppe Pappa, protagonista stori co delle avanguardie napoletane degli anni sessanta settanta che persiste nel presente a fare della sua azione artistica un gesto di opposizione politica, si affiancano i più giovani Ciro Vitale, Salvatore Manzi, Pier Paolo Patti, Rinedda e Rosaria Iazzett a. Artisti che, nelle differenti produzioni dei linguaggi audio visivi e della loro gestione installativa, affrontano le emergenze dei conflitti collettivi attraversandoli con l’attivazione della memoria o con la vitalità relazionale o anche con l’ironia e la de costruzione immaginante. L’evento è curato dal collettivo “Di.St.Urb, distretto di studi e relazioni urbane in tempo di crisi” e da “ARTLANTE, studi e iniziative per l’arte contemporanea".
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